nell'aldilà

Da «Il Mistero del Purgatorio

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    Jon Konneri
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    00 02/12/2010 18:07
    «Le Anime del Purgatorio sono avviluppate come da un involucro, da una dura corteccia. E la corteccia che le ha racchiuse nella vita terrena: il proprio "io", l'eccessiva preoccupazione di sé, il mondo, il pensiero della propria reputazione e tutte quelle altre cose che erano loro apparse così importanti... Di queste cose è fatto l'involucro e la luce di Dio penetra molto a stento. a) Le anime sicure di sé Sono quelle che non si pongono interrogativi sui desideri di Dio e fanno tutto senza amore e senza timore di Dio. Ottundono così la loro coscienza con l'adempimento dei doveri esteriori. Se uno fa loro osservare le mancanze, esse trovano una giustificazione per tutto. La luce divina penetra il loro involucro molto adagio. b) Le anime ambiziose «Ci sono anime che in vita hanno avuto grande saggezza e hanno fatto anche un gran bene all'umanità; ma poiché ciò avveniva solo per la loro ambizione, giungono all'eternità con la più grande ignoranza di Dio e spesso devono rimanere a lungo nel Purgatorio. Fino a quando cioè non sono liberate dallo stordimento del loro "io"». c) Le anime insincere Soffrono un lungo Purgatorio anche quelle anime che sulla terra furono devote a causa degli uomini. Vollero essere virtuose per amor proprio. Non erano umili e non vollero riconoscere nessun errore. Dio non lo si può ingannare! Queste povere anime sono nel Purgatorio in fiamme profonde. d) Le anime maliziose Ci sono in Purgatorio anime che, sotto la parvenza religiosa, combattevano il bene. Specie quelle che hanno attaccato con malizia la Religione. Laggiù esse sono più torturate dei malvagi. e) Le anime ostinate Sono quelle che si sono salvate a mala pena ed hanno abusato fino alla fine della misericordia di Dio. Esse soffrono gravi tormenti, prive delle divine consolazioni. Si sentono come nel profondo di un abisso eterno. Malizie così indurite hanno bisogno di una energica purificazione.

    Preghiamo per i nostri cari Morti.

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    Discendiamo all'inferno fin che siamo vivi (cioè riflettendo su questa terribile realtà) - diceva Sant'Agostino - per non precipitarvi dopo la morte".
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    00 02/12/2010 18:08
    a) Le anime umili «Vorrei dire quali anime sono meno penate nel Purgatorio, nelle quali l'involucro si dissolve più rapidamente. Ci può essere un disgraziato, un gran peccatore, pieno di debolezze. Solo il Buon Dio sa come egli è stato educato e forse predisposto. E' un povero peccatore e il Redentore ne ha compassione. Perché egli riconosce i propri errori ed i propri peccati e, senza scusarsi, senza discutere, accetta ogni rimprovero. Egli pensa: se potessi diventare migliore!... Quando un povero peccatore così, è incatenato sul letto di morte, quando si presenta alle porte dell'eternità, allora il suo pentimento è così grande, che egli invoca il perdono del suo Dio misericordioso, in un atto di amore, come mai durante la vita. Come è buono allora il Salvatore, come è buono! b) Le anime di buona volontà Giungono più rapidamente in Cielo le anime che non sono ostinatamente avviluppate dalla propria presunzione. Dio non ci giudica secondo le nostre colpe, ma secondo la nostra buona volontà. Un'anima che è sempre pronta a comprendere ed a compiere la sua volontà si trova bene; e così un' anima che non si offende tanto facilmente quando le si fa notare un suo errore e cerca di liberarsene. Il Buon Dio può lavorare bene con queste anime: non hanno in sè tanta resistenza e tanta menzogna, e il Buon Dio le aiuta perché si liberino dalle loro colpe. c) Anime amanti della Parola di Dio Si trovano bene soprattutto le anime che hanno fame e sete della Parola di Dio. Quando un'anima, ad esempio, accoglie la predica ed ogni ammonimento con devozione, come diretta parola di Dio, e la porta con sè nella vita e non la smarrisce mai: quest'anima è sul retto cammino. L'anima a cui la più semplice parola di Dio è preziosa... Oh, come sono belle le anime che accolgono con devozione la Parola di Dio! Queste anime quando giungono nel Purgatorio, il Buon Dio non deve molto lavorare: una sola parola ed esse sono risanate».

    Preghiamo per i nostri cari Morti.

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    Discendiamo all'inferno fin che siamo vivi (cioè riflettendo su questa terribile realtà) - diceva Sant'Agostino - per non precipitarvi dopo la morte".
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    00 02/12/2010 18:09
    Le pene del Purgatorio non sono eterne (come lo sono invece quelle dell'inferno): esse cesseranno definitivamente il giorno del Giudizio universale. «Quanto alle pene temporali dovute al peccato, dice S. Agostino, alcuni le soffrono tutte in questo mondo; altri nell'altro; alcuni ancora ne soffrono parte in questo mondo e parte nell'altro, prima del severissimo Giudizio universale». Poiché la durata del Purgatorio è determinata dall'impurità in cui si trova l'anima nell'incontro personale con Dio alla fine della vita terrena, ci può essere chi appena lo sfiora e chi invece ci rimane per lunghissimi anni. La prassi della Chiesa che non solo permette, ma promuove le Pie Fondazioni e le Messe Perpetue, ci fa appunto pensare alla possibilità di una durata lunghissima di quelle pene. D'altra parte, se noi riflettiamo al modo in cui vive la maggior parte degli uomini, dobbiamo ritenere che la loro purificazione nell'altra vita non potrà essere nè breve, nè leggera. Si vedono infatti commettere senza scrupoli peccati e peccati veniali, ed anche molti peccati mortali. Numerosi sono anche quelli che spavaldamente conducono una vita licenziosa e continuano nei loro disordini fino alla tarda vecchiaia, nella quale poi, sia per la debolezza dell'età, sia per le cattive abitudini inveterate, più non riescono a darsi alla preghiera ed alla penitenza. Arriva così la morte ed essi credono d'aver fatto molto, quando a stento si sono decisi a chiedere perdono a Dio e a confessare le loro colpe. Come si può credere che il pentimento di un'ora possa far santa una lunga vita di peccato?... Di Padre Pio si raccontano molte apparizioni di anime purganti che andavano a chiedere il suffragio della sua S. Messa per poter lasciare il Purgatorio. Un giorno egli celebrò la S. Messa in suffragio del papà di un suo confratello. «Stamattina l'Anima di tuo papà è entrata in Paradiso». Il confratello ne fu felicissimo, e tuttavia disse a Padre Pio: «Ma, Padre, il mio buon papà è morto trentadue anni fa!». «Figlio mio - gli rispose il Padre - davanti a Dio tutto si paga!». Le vite dei Santi abbondano di questi esempi salutari che non si possono rifiutare in blocco, senza gettare il discredito su gli agiografi e sulla Chiesa stessa la quale, canonizzando i Santi, ne ha implicitamente accettato la vita e i fatti. Stando appunto alle loro esperienze, dobbiamo dire che la durata del Purgatorio è ordinariamente assai lunga, anche se sempre proporzionata al numero ed alla gravità delle colpe commesse. Dice infatti S. Agostino: «Colui che invecchiò nel peccato, impiegherà maggior tempo ad attraversare quel fiume di fuoco e, nella misura della sua colpa, la fiamma accrescerà il castigo».

    Preghiamo per i nostri cari Morti.

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