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Centri di Servizio, clima distensivo con le Fondazioni.


di Centri Servizio Volontariato (ufficiostampa@csvnet.it)

02/10/2007




Incoraggiamento da parte di Guzzetti alle attività intraprese durante i lavori del V° seminario annuale di CSV.net.





Intervento chiaro e diretto quello di Giuseppe Guzzetti, presidente di ACRI (Associazione delle Casse di Risparmio e delle Fondazioni Bancarie), che, partecipando alla tavola rotonda conclusiva della prima giornata di lavori dell'assemblea nazionale di CSV.net (Palermo, 28-30 settembre), ha voluto subito sgomberare il campo dagli equivoci riguardo il rapporto tra Fondazioni di origine bancaria e Centri di servizio per il Volontariato.


Nessuna volontà di contestare l'art. 15 della L.266/91 da parte dell'ACRI, ha precisato, e l'assoluto rispetto dell'art. 4 del D.M. 8 Ottobre 1997 (che determina le aree di intervento dei CSV) come condizione imprescindibile per continuare il dialogo e il rapporto tra Acri e Centri di servizio per il Volontariato. E il presidente vede nella riforma della legge quadro uno strumento per sciogliere eventuali nodi sull'uso delle risorse dei Centri, sottolineando comunque come la volontà dell'ACRI sia quella di destinare i fondi esclusivamente al Volontariato: «Sento intorno il tentativo di allargare il cerchio dei destinatari di tali contributi. Contro questo noi saremo molto fermi e durissimi. Non accetteremo che queste risorse vadano a qualcun altro se non al volontariato”.



“Ritengo che l'accordo raggiunto ad oggi tra ACRI e CSV per la Fondazione Sud sia positivo e meriti di essere rafforzato» ha concluso Guzzetti, che ha espresso inoltre il suo apprezzamento per la trasparenza e la chiarezza delle linee guida di sviluppo di CSV.net.



Vito Puccio, vicepresidente della Consulta dei Comitati di gestione (Co.ge) e presidente Co.ge Sicilia, ha sottolineato l'importanza del ruolo rivestito dal Co.ge in quasi 11 anni di attività nel sistema dei fondi speciali per il volontariato. Il sistema dei fondi speciali in questi anni è molto cresciuto, ma il ritardo nell'erogazione causa il rallentamento dei servizi al volontariato. In tal senso, la Consulta Co.ge e il Csv.Net, due strumenti di un'unica struttura, devono ragionare insieme per giungere a una soluzione dei problemi comuni.


«Bisogna, inoltre, prevedere nuovi meccanismi per l'impiego delle risorse» ha continuato Puccio «in modo da ampliare i servizi resi dai CSV. Un obiettivo comune, questo, per il quale i Co.ge non intendono né devono prevaricare sulla funzione di indirizzo e valutazione riconosciuta ai CSV».



Il Presidente del Centro di Servizi per il Volontariato di Palermo (CESVOP), Ferdinando Siringo, ha posto l'accento su quanto il governo dei CSV da parte dei volontari sia un modo di fare politica concretamente orientato alla difesa dei più deboli. Un ruolo fondamentale che evidenzia ancor più come il meccanismo virtuoso della gratuità delle cariche dei CSV debba essere ribadito a gran voce anche nella riforma della L. 266/91.



Mirato a confermare l'appoggio istituzionale alla riforma della legge quadro sul volontariato è stato l'intervento del sottosegretario alla Solidarietà sociale Cecilia Donaggio. Al di là della prossima ratifica del disegno di legge che, a quanto assicura la Donaggio, «avverrà quanto prima», tante sono le novità preannunciate. «Nel corso della Conferenza sul Volontariato di Napoli dello scorso aprile, sono emerse indicazioni precise verso il cambiamento» ha proseguito il sottosegretario. L'invecchiamento attivo (con la proposta del servizio civile per anziani), la valorizzazione del potenziale giovanile (anche sulla base della recente direttiva europea) e la progettazione sociale, restano dunque tra i principali capisaldi del rinnovamento.


Per il futuro, il sottosegretario auspica che l'Osservatorio per il volontariato svolga anche funzione di monitoraggio sull'efficacia dei progetti sperimentali e ne riporti i relativi risultati nel prossimo rapporto: «Sarebbe uno strumento ottimale per testare la bontà di un'idea e di un progetto, in termini di efficienza nell'utilizzo delle risorse».



Concludendo la tavola rotonda, il presidente di CSV.net Marco Granelli ha dichiarato: «Massima disponibilità a collaborare con ACRI, ma riaffermando il principio del rispetto dell'autonomia del volontariato. Da parte dell'ACRI si proceda da subito alla perequazione dei fondi affinché tutto il volontariato italiano sia in grado di far funzionare i Centri di servizio».



da: www.vita.it/comunicati/index.php3?COMID=2523

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