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PIO IX E LA CATTEDRA DI FILOSOFIA DELLA NATURA


Gregorio XVI non fu l’unico Papa a manifestare interesse per l’Omeopatia. Il suo successore, Pio IX, che ereditava dal predecessore il peso di una gravosa eredità sia nella chiesa in generale che nello stato pontificio, sarà un fautore e un sostenitore dell’Omeopatia. Quarto figlio di un conte, Giovanni Maria Mastai Ferretti era nato a Senigallia (Ancona), il 13 maggio 1792 e aveva studiato a Roma e Viterbo. Fu ordinato prete nel 1819 ed ebbe diversi e importanti incarichi; dal 1827 al 1832 fu arcivescovo di Spoleto e dal 1832 al 1840 vescovo di Imola. Nel 1840 era stato nominato cardinale e il 16 giugno 1846, il conclave, durato due giorni, lo elesse Papa.

Pastore infaticabile, Pio IX era considerato, a differenza del suo predecessore, un liberale e un progressista moderato perché sosteneva la necessità di cambiamenti amministrativi nello stato pontificio e simpatizzava con le aspirazioni nazionalistiche italiane.

Infatti, il 16 luglio concesse subito un’amnistia ai condannati politici e mise in atto riforme negli stati pontifici. Nel 1847 istituì consigli di stato e di città, dimostrando di appoggiare il nazionalismo italiano che gli procurò un’esplosione di popolarità. Ma quando, il 29 aprile 1848, rifiutò di aderire alla guerra che mirava all’espulsione degli Austriaci dall’Italia, la sua popolarità subì un contraccolpo e la sua neutralità sembrò un tradimento. Il 15 novembre 1848, il suo primo ministro, il conte Rossi, venne assassinato e lo stesso Pio IX, il 24 novembre fu costretto a fuggire, rifugiandosi a Gaeta. Solo dopo che le truppe francesi ebbero ristabilito il governo pontificio, il Papa, il 12 aprile 1850, poté rientrare a Roma con il loro aiuto. Il conte Cammillo di Cavour, primo ministro del Piemonte dal 1852, sfruttò abilmente la situazione a favore dell’unificazione dell’Italia e così, dopo la sconfitta di Castelfidardo, tutti i domini del Papa, eccetto Roma e il Lazio, furono annessi al regno d’Italia.

Per un decennio Pio IX fu protetto da una guarnigione francese che venne però ritirata quando scoppiò la guerra franco-prussiana. La stessa Roma, il 20 settembre 1870 fu occupata dalle forze italiane e incorporata, con un plebiscito, allo stato italiano. Il governo assicurò al papa l’inviolabilità della sua persona, ma Pio IX rifiutò di accettare qualsiasi compromesso e da allora in poi non uscì più dal Vaticano, considerandosi un prigioniero e vietando ai cattolici (decreto del 29 febbraio 1868 ) di prendere parte alla vita politica del regno italiano. Pio IX (1846-1878 ), nonostante il suo difficile pontificato nomina, nel Marzo del 1848 - per interessamento del Cardinale Orioli, del Gioberti, del Ventura e del Rosmini,- il Prof. Ettore Mengozzi, Medico Omeopatico, alla Cattedra di Filosofia della Natura nell’Università di Roma. Nel 1869 lo stesso Papa affida al Prof. Francesco Ladelci la Cattedra di Botanica nell’Università Pontificia di Macerata.

Il 10 Marzo 1848 venne presentata al Papa Mastai dal Cardinale Orioli, a nome dei Professori dell’Università di Roma, mentre già il sommo Gioberti, il Chiarissimo Ventura, l’Illustre Rosmini al medesimo verbalmente avevano fatta la identica commendatizia, la petizione per la nomina del Prof. Ettore Mengozzi, Medico Omeopatico, alla cattedra di Filosofia della Natura nell’Università di Roma. Per la testimonianza dello stesso Cardinale Orioli il Papa mentre trascorreva con l’occhio la Petizione esclamò: “Oh! Il Prof. Mengozzi è già creato Maestro della Romana Università. Non vede, Eminenza, che sono sette i Maestri che lo desiderano?” – E soggiunse: “Dica al nostro Ministro di Pubblica Istruzione Cardinale Vizzardelli che lo munisca della nostra nomina!”.

La Petizione e la Nomina in originale sono tra gli atti del Notaro Camerale di Roma, Giacomo Gaggiotti; la prima registrata l’anno 1848, Atti Pubblici; la seconda registrata l’anno prima della Repubblica Romana 1849, Atti Privati. – Felice Argenti, Segretario e Cancelliere delle R.C. Apostolica. [Una deliberazione del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione sul Libero Insegnamento della Medicina Omeopatica. Memoria del Prof. MENGOZZI, Roma, 1879, Tipografia Altero e C.].

Papa Pio IX insignì di decorazioni e riconoscimenti Medici Omeopatici italiani e stranieri e qui ricordiamo: la Croce di San Gregorio Magno, conferita, nel 1849, al Dottor Charge di Marsiglia per i servizi resi durante l’epidemia di colera in un ospizio religioso; l’Ordine di San Silvestro conferito, nel 1855, al Conte De Guidi in riconoscimento dei suoi meriti di Medico Omeopatico; un breve Apostolico Speciale inviato nel 1847 al Dottor Perrussel, Medico Omeopatico a Parigi; nel 1862 il Dottor Ozanam di Parigi viene insignito dell’Ordine di San Gregorio e, sempre nello stesso anno, un altro Medico Omeopatico di Parigi, il Dottor Tessier, viene nominato Commendatore dell’Ordine di San Gregorio Magno.




da: www.airesis.net/Therapeutike/therapeutike%201/pitera%20-%20divina_omeop...

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