quadro di famiglia

Ti è scivolato un fazzoletto a terra
mentre ti voltavi per andare via.
Prima, un sorriso, uno sguardo
gentile ed intimo, per lei e noi.

Sei partito solitario
il silenzio davanti a te

Il fumo di una sigaretta da una mano
la voglia di restare nell'altra,
hai fermaro il tempo, dietro te.

Lei, seduta su quella sedia verde,
ha rescisso ogni remora pudore e paura
per non sentirsi sola.

Non le hai lasciato alcuno spiraglio,
solo lacrime pungenti e calde.

I tuoi occhi, chiusi e sorridenti,
sono lontano, troppo lontano,
anche per lei!

Sorridevi, per lei,
per quell'ultima carezza sul volto.

Sei andato via, lei è ancora seduta,
mentr'io cerco i nuovi abiti.

Tanta tenerezza malinconica in quest'ultimo saluto.
Conosco anch'io quello sguardo prima dell'addio.
Grazie !

quanta tristezza e amarezza amico mio, vedo che il tempo non ha migliorato la vita. coraggio

E' una poesia, Folletto caro, che quando l'ho letta mi ha attanagliato il cuore... perché parole così non sono frutto di una fantasia ma spaccato di vita, di sofferenza vera.

E proprio per questo struggimento vorrei, allora, che la poesia vostra mi "distruggesse" di malinconia e nostalgia; se dobbiamo commuoverci sia davvero una condivisione nel dolore ognuno col proprio dolore...

(è per questo che toglierei i puntini di sospensione, i punti esclamativi, quadro di famiglia alla fine, il titolo è già chiaro)


A voi il mio abbraccio,

Anna

Caro Folletto,
l'emozione che ho provato leggendo mi ha stupita!
C'è sempre qualcuno che parte e qualche altro che resta e non solo per i vestiti.
La vita sa sorprenderci e noi possiamo solo seguire il suo corso.
Un abbraccio pieno d'affetto.
Ivana