figli d'un tempo minore

ed il vuoto succhia linfa vitale accumulata in millenni di sogni benedetti dagli dei,così il sonno diviene abisso di fuga e oblio d'assenza. contemplare immoti uno scorrere di fiume senza foce, guardare raggi che si disperdono ad illuminare stelle morte di cui solo l'ombra testimonia il perso fulgore e l'antica grazia. guardare, vedere, scrutare decine d'orizzonti che si perdono in lontane nubi senza che mai vi apppaia sole o luna, vita o morte: questo è dunque il destino dei figli d'un tempo minore? accetto il fato, ma non mi si chieda d'esser felice per assegni post datati all'eternità: non sono un cristiano.