festività 17 marzo

d.l. 5/2011

Art. 1

1. Limitatamente all'anno 2011, il giorno 17 marzo è considerato giorno festivo ai sensi degli articoli 2 e 4 della legge 27 maggio 1949, n. 260.

2. Al fine di evitare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica e delle imprese private, derivanti da quanto disposto nel comma 1, per il solo anno 2011 gli effetti economici e gli istituti giuridici e contrattuali previsti per la festività soppressa del 4 novembre non si applicano a tale ricorrenza ma, in sostituzione, alla festa nazionale per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia proclamata per il 17 marzo 2011.

3. Dall'attuazione del presente decreto non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.



dalla lettura del d.l. mi sembrava di avere capito che:
- la festività del 17 marzo non è aggiuntiva alle 4 festività soppresse, ma è una delle 4, sostitutiva (solo per il 2011) del 4 novembre.

leggo ora un comunicato della fp cgil che mette in dubbio questa cosa, argomentando:
- che gli isitituti economici validi per il lavoro privato, inerenti le festività soprresse, non valgono per i pubblici dipendenti
- che la festività del 4 novembre non è una delle 4 festività che contrattualmente ci riguardano

quindi, secondo loro, il 17marzo sarebbe una festa in più...
che ne pensate?
(che palle)

Lasciando da parte l'esegesi giuridica puntuale, direi che è abbastanza chiaro che, se non ci devono essere maggiori oneri, non è possibile che sia una festa in più.
Il mancato lavoro di un giorno a fronte del pagamento comporta inevitabilmente un maggiore onere.
Se vogliamo poi indagare "l'intenzione del legislatore" direi che è illuminante la relazione al ddl di conversione del decreto, nel quale si dice chiaramente che è un giorno di "ferie obbligate".
In termini di opportunità, tra l'altro, rivendicare un giorno di vacanza in più, mi sembra proprio che si potesse evitare...
Se per il privato c'è una compensazione non vedo perché non dovrebbe esserci per il pubblico.

ho fatto le stesse considerazioni, proprio a partire dalla dicitura che non devono derivare ulteriori oneri o spese.
ma ormai è normale che su qualsiasi cosa succeda ognuno deve inventarsi qualcosa per scatenare la confusione....

la cosa buffa è che su una cavolata del genere si scateneranno sezioni regionali della corte dei conti (qualche fesso che farà il quesito ci sarà, no??) circolari della funzione pubblica e del mef, magari anche qualche giudice del lavoro...
alla fine costava meno regalare un giorno di ferie in più...

In termini di opportunità, direi che fare un decreto legge così è l'emblema di come siamo finiti; in non sono mai stato un nazionalista, ma se ogni 50 anni si vuole festeggiare la ricorrenza, lo si faccia, senza troppe palle.
Adesso, qui vogliono fare la festa della (fantomatica) Lombardei. Per quella naturalmente le risorse le troveranno (o meglio ignoreranno i costi che comporta), che tristezza.
In termini giuridici, sembra evidente l'intenzione del legislatore e la norma che dovremo applicare, salvi i ricorsi sindacali ed il loro esito.

Michele Dei Cas, 08/03/2011 9.01:

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In termini di opportunità, direi che fare un decreto legge così è l'emblema di come siamo finiti; in non sono mai stato un nazionalista, ma se ogni 50 anni si vuole festeggiare la ricorrenza, lo si faccia, senza troppe palle.

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l'unica cosa che mi consola è che tra 50 anni non sarà più un problema mio.....

lillo1, 08/03/2011 9.36:

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l'unica cosa che mi consola è che tra 50 anni non sarà più un problema mio.....

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Non sarà un problema nostro, ma spero ardentemente di vedere i festeggiamenti del 200° anniversario dell'Unità d'Italia.

Anche io ...per lillo one ho già affittato un barattolone criogenico ,ma prima ho ordinato i pezzi di ricambio ...per alcune cose mi hanno assicurato la clonazione ,una cosa da trenta anni insomma ... 110 anni i sardi li raggiungono già adesso..e poi come non pensare ai garibaldini ai carbonari ai massoni ..ehm..

ferrari.m, 08/03/2011 10.15:

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Non sarà un problema nostro, ma spero ardentemente di vedere i festeggiamenti del 200° anniversario dell'Unità d'Italia.

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tu sei giovane, magari ce la fai.
io penso e spero proprio di no.. son già rimbambita ora, figuriamoci tra 50 anni...