Quando tutti dormono e tace tutto attorno, ci si raccoglie,
ci si ripiega in sè...
s' immagina il cielo ricamato o vuoto di stelle, col sorriso o il broncio della luna e si pensa al giorno andato, a quelli andati, nostri...degli altri.
Vanno e vengono volti, ti sfiorano sorrisi, echeggiano parole.
E ti lasci cullare in questo viaggio, percorri tappe conosciute, altre immaginarie, fatte di sè..di ma...!
Poi una Notte, come questa, ti fermi a una frontiera!!
Ti pare che il mondo incominci proprio da lì, e ti senti impreparata .
Il viaggio già concluso non ti basta , lo senti una cavità buia, quasi un lutto di pezzi di te e di altri, ormai morti e dimenticati.
Ti pesa il silenzio del passato e avverti forte quello del futuro, lo avverti come il nulla di una prossima assenza.
E' il momento in cui la nostalgia più amara bussa alla tua mente, al cuore, ti fa sentire più greve il vuoto che hai attorno e che vorresti colmare con gesti e parole...
per tuffarti di nuovo in quel mondo ritrovato e poi perduto
o per armarti di qualche virtù che tu ignori,
quella virtù che ti faccia affrontare il flusso di banalità quotidiane che ti copre il mondo di polvere, che veste ogni cosa a te familiare, di estraneità...
e pensi con timore a quando di lì a qualche ora ti affaccerai di nuovo in una realtà in cui non vorresti entrare...
in cui non vorresti andare ed essere....niente!
Eppure devi...dobbiamo!
abbracciatemi un po'...