White Man

album: a day at the races
canzone n° 7 fatta da mr may
riprodotta anche nei live
il testo parla dei pelle rossa e della loro terra attaccata dai bianchi
il testo e' abbastanza bello come gli assoli di chitarra e i cori.
la canzone inizia con un piccolo rif di chitarra che poi si protrarra' x tutto il brano.
la prima parte e' calma ma all'inizio del primo minuto inizia il casino che si protrae fino al 4.35 minuto poi la calma e le battute finali dopo ancora un silenzio di 5 secondi e la canzone finisce con un colpo di gran cassa.
segnalate il vostro parere xme e' una canzone abbastanza buona anche per i live dove non sfigura .
Where you gonna hide
From the hell you've made?


PS non c'entra nulla mi inviate un e-mail dove mi spiegate come si scaricano i file da download audio e video di questo sito? questo e' l'indirizzo: Dodge_viper@hotmail.it

Bella canzone, potente e con un buon testo...non la mia preferita di A day at the races

uno dei testi migliori dei Queen....
musicalmente è cmq un bel brano....che dal vivo però non mi piace particolarmente...
un 7 abbondante nella versione album cmq se lo merita...

Bella canzone dal testo davvero significativo, mette in risalto, secondo me, la vena "hard" della band con una chitarra distorta che la fa da padrona ed uno strepitoso Freddie impegnato a narrarci lo sfruttamento degli indiani d’ America ad opera dell'uomo bianco.

Ottimo pezzo... un rock-blues potente e con un testo molto significativo.

Bella canzone la prima dei Queen che affronta un tema sociale quello del razzismo

Una delle canzoni più esaltanti scritte da Brian per potenza. La cosa che mi ha sempre impressionato di questo brano è la batteria, che ti trascina davvero con la sua energia. L'ho sempre considerata, dal punto di vista dell'impianto sonoro, molto in linea con The Prophet's Song, sebbbene sia più lineare del pezzo di ANATO. Inoltre è il primo esempio di denuncia sociale presente in un disco dei Queen e il testo è davvero tagliente se lo si legge con attenzione. Brian è stato spesso miracoloso nelle sue idee e White Man ne è un chiarissimo esempio...

lasthorizon, 11/06/2008 9.17:

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Una delle canzoni più esaltanti scritte da Brian per potenza. La cosa che mi ha sempre impressionato di questo brano è la batteria, che ti trascina davvero con la sua energia. L'ho sempre considerata, dal punto di vista dell'impianto sonoro, molto in linea con The Prophet's Song, sebbbene sia più lineare del pezzo di ANATO. Inoltre è il primo esempio di denuncia sociale presente in un disco dei Queen e il testo è davvero tagliente se lo si legge con attenzione. Brian è stato spesso miracoloso nelle sue idee e White Man ne è un chiarissimo esempio...

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Sono con te...

In White Man adoro la batteria, Roger in questo pezzo si è davvero superato.

grande pezzo soprattutto nella batteria e nel riff chitarroso

una volta non mi piaceva, ora la stao rivalutando nettamente, un blues rock grezzo ma efficace e cattivo, tra i primi testi "sociali" dei queen, ottimi i versi del brian may!