Un ponte ''sanitario'' tra Ancona e Gerusalemme

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vanni-merlin
00martedì 30 ottobre 2007 19:57
Un ponte ''sanitario'' tra Ancona e Gerusalemme





Il Presidente Spacca incontra Shimon Peres. Visita all’ospedale dove sorgerà il centro di ematologia pediatrica finanziato dalla Regione . Un progetto destinato a crescere: tre ospedali in rete tra cui il San Salvatore


“Le Marche sono una grande Regione. Le Regioni non si “misurano” per la loro grandezza, ma sulla base della loro vivacità, economica e culturale. Per la storia, per gli artisti, per la professionalità di chi vi lavora. Anche per i loro medici.” Con queste parole il presidente dello stato d’Israele Shimon Peres, ha accolto Gian Mario Spacca, oggi e domani a Gerusalemme per una missione umanitaria, che prevede la realizzazione del centro di emato-oncologia pediatrica presso l’Augusta Victoria Hospita, struttura ospedaliera che opera nell’area di Gerusalemme est. Per questa struttura, che rientra in un progetto che fa capo al Centro Peres per la Pace, la Regione ha destinato 180 mila euro, attivati attraverso i canali di finanziamento della cooperazione allo sviluppo.

Simbolica anche la localizzazione dell’ospedale, in cima al Monte degli Ulivi, “teatro” della Passione di Gesù Cristo. L’incontro con Peres è stato amichevole e concreto: si è parlato del progetto, ma anche del suo sviluppo.

Spacca ha detto che la Regione si impegna per altri 150 mila euro. “L’idea – sottolinea – è di mettere in rete tre ospedali: l’Hadassah Hospital (struttura all’avanguardia, dove si operano anche trapianti, ndr), il Vittoria Augusta e il San Salvatore di Pesaro per realizzare un progetto avanzato di oncologia pediatrica.”

“Israeliani e Palestinesi già collaborano all’interno di ONLUS, sostenute dalla comunità internazionale, dove operano diversi Paesi. Questo tipo di progetti – ha sottolineato Spacca – sono particolarmente “sentiti”, perché il terreno della salute e della cura è tema che unisce e consente di superare qualunque ideologia, soprattutto quando è in gioco la vita dei bambini. Per questo è un percorso da condividere e far crescere.”

La Regione Marche – sottolinea il presidente, che ha visitato anche l’Ospedale dove sorgerà il centro di Ematologia – è ugualmente interessata a far nascere strutture adeguate “in loco”: ciò consente di evitare faticosi trasferimenti, sia per i bambini che per le loro famiglie, oltre a farsi carico di costi rilevanti. Migliore la strada di formare professionisti che possono, a loro volta, aiutare la creazione di adeguate professionalità. A questo proposito il San Salvatore di Pesaro ha formato 4 medici, 4 biologi, 4 infermieri da impegnare in particolare in Palestina e Marocco.

Il San Salvatore non è nuovo a iniziative di questo tipo: negli anni 2005-2006, sono stati curati 35 pazienti, tra adulti e bambini, di cui 12 palestinesi. Altri 40 palestinesi potrebbero ricevere le cure presso questa stessa struttura. Inoltre Il San Salvatore ha ottenuto circa 770 mila euro per ciascuno degli anni 2007, 2008, 2009, da destinare a questo tipo di progetti.



da: www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/volontariato/grubrica.asp?ID_blog=52&ID_articolo=79&ID_sezione=77&...

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