Giardini
Nelle aiuole qua intorno
sotto gli alberi
corrono i cani.
Poi silenzio, nessuno.
Allora questi tre sedili al sole
e i cespugli pieni di fiori
si lasciano vedere come sono.
Chiari, sono, e diventano
sempre più chiari.
Anche le piante: chiare foglia per foglia.
E le ombre nell’erba esatte,
e nel sentiero i sassi, uno per uno,
fatti così, così,
e sempre più precisi, finché di colpo
non assomigliano a niente:
ci sono, sono qui davvero.
Si sente tutta la salvezza allora,
tutto il pericolo.
E si rimane
lì, dritti, con le mani
in mano. Si sta come in ascensore
con uno, con un signore,
per un paio di piani.
***
Stare
A volte in una via
tranquilla, piena di ombra,
si vede dove stiamo,
cosa ci regge.
È un posteggio, qui,
non un posto
Un magazzino,
una specie di sgombero.
Tutto vicino:
le cose grandi
e le cose da poco
gomito a gomito.
Si sta col cielo, qui,
e con la terra,
come per strada i piatti
col frigo e le piante grasse
per un trasloco.
***
Abitanti
Il sole in alto
e sotto il fumo che sale,
la piazza, i muri in ombra: è l’abitudine.
Dietro l’ultima casa
stamattina sembravano
troppo vicine e nude, le montagne.
Voltato l’angolo,
c’era il peso delle persone
salite al volo sull’autobus.
In mezzo i lampi della fiamma ossidrica
Veniva da sotto l’asfalto
l’odore del fango.
Da sempre noi stiamo qui.
A volte però ci pare
di non abitare ancora
nel solito posto. Un giorno, andando al lavoro,
la terra sotto i piedi
sentire com’è dura, com’è solida,
ci fa paura.
***
Tu mi hai insegnato tutto.
Insegnami a morire, bella vista.
A scomparire,
come tu sei scomparsa.
Fa’ che non sappia più cos’è
chiamarsi:
essere Piera, Gustavo,
nave, mare, muretto.
Insegnami a mancare,
a tornare invisibile, com’era
l’occhio in cui ti ammiravi.
***
E' nato a Sarzana nel 1949. Vive a Milano, dove si è laureato in Filosofia. Negli anni ‘70 ha fatto parte - come cantante ed autore - degli Stormy Six, uno dei gruppi “storici” del rock italiano. In seguito ha collaborato con il compositore Luca Francesconi (il radiodramma In ostaggio, il ciclo Radio-lied per la voce di Moni Ovadia, le opere Scene e Ballata) e con il fotografo Giovanni Chiaramonte. E’ autore di saggi e interventi critici sulla poesia, la canzone e il rock. Scrivere con la voce (2003) raccoglie i suoi scritti di argomento musicale. Ha pubblicato le seguenti raccolte di poesia: Case (S.Marco dei Giustiniani, 1986) e, tutte per Marcos y Marcos, Esempi (1992), Chiarimenti (1995), Parlare al muro ( 1996), Tutti (1998), La bella vista (2002). Numerose sono le traduzioni di suoi testi in varie lingue. Sono state pubblicate due antologie personali, una in inglese (Terminus, Dublino, 1998) e l'altra in serbo (Govoriti zidu, Belgrado, 2001).
barbara