Anhelikax
00martedì 17 aprile 2007 11:40
Faticosamente, ma lievemente si sale ...gli scalini di ferro intrappolati nella roccia sembrano gettarmi direttamente fra le braccia degli angeli.
D'improvviso s'arriva alle trincee,nel cuore freddo della montagna.La guerra è quella mondiale del 15-18,e l'odore della morte mi raggiunge ovunque,per quelle vie arse di antichi volti ormai dimenticati

Li ho sentiti nel ghiaccio
pressati,bara trasparente
di cristallo pura e intonsa
dove conservano intatto
il colore dei loro occhi
sbarrati.

I cunicoli,budello senza pace, s'addentrano in labirinti oscuri e l'aria comincia a mancare. La luce fioca della pila riverbera ombre vacillanti.Ho paura di perdere la cognizione del tempo e delle distanze.Ogni tanto una zaffata d'aria gelida entra da squarci di luce aperti nella roccia e la superba visione delle cime e l'orrido degli strapiombi coglie impreparati ,blocca lo scorrere del sangue.

Ta-pum...
la voce del cannone ,tuona
Ta-pum...
bianchi gli alpini nella
neve bianca -già fantasmi-
cadono come fiori
a grappoli violacei
guarniscono i sentieri
di sangue.

Ascolto occhi penetranti nel buio.Vedo fiamme.Mi sento sulle braccia e sulle gambe l'assurdo della guerra .( di tutte le guerre)Da una cima all'altra,da una bandiera all'altra,giovani vite in incomprensibile obbligo cruento scontano errori imposti.

Nelle spire scheggiate
del vento, passeggiano
voci, stinte nel loro sudario
eterno.
Ta-pum...

....e i pescatori sognano le capriole d'oro dei delfini nell'azzurro...
i campi ondeggianti di messi e il ventre gravido della terra inseminata, i contadini...
canti e risa sui prati in curva a valle ,i montanari,ad ammucchiare il fieno nelle gerle..
Volti oscurati in invisibile preghiera, si uniscono sul filo delle lacrime.

Che le tue mani di rovo,
o Dio,quelle tue mani
senza forma e destino,
possano farli tornare
nei luoghi dove hanno sognato
i loro giovani cuori.
Nel tempo senza tempo
e senza suono, della tua
infinita luce.
O Dio.


Mi sono sentita le spalle dure e pesanti nella discesa a valle ,ed i bei cori di montagna intonati allegramente dai miei compagni,per me avevano solo un eco...
Ta-pum...ta -pum...




Rifugio al ghiacciaio di Punta Penia,Marmolada,agosto 2006
altrodase
00mercoledì 18 aprile 2007 22:46

...ancora una volta...ta-pum...

e brividi nella schiena.


Li ho sentiti nel ghiaccio
pressati,bara trasparente
di cristallo pura e intonsa
dove conservano intatto
il colore dei loro occhi
sbarrati.


...ancora una volta...ta-pum...

e brividi nella schiena...

...chi sa dove erano scritte queste parole.


***


mr.si
00giovedì 19 aprile 2007 12:28
un racconto poesia bellissimo Lù, ombre penetrate nella tua gola che rivivono grazie alla tua voce che, delinea nuova luce e nuova vita - forse una speranza escatologica - la speranza che ci sia qualcosa oltre quelle montagne, oltre quei fantasmi


complimenti [SM=g27811]
Anhelikax
00venerdì 20 aprile 2007 12:35


[SM=g27822] per Nando


...quelle parole erano scritte sulla neve, sul ghiaccio, rigate da ramponi,strappate da lembi di nubi,assolate nell'azzurro da dolori ormai lontani ma riemersi vivi , anche se sconosciuti, nel mio sentire


grazie


[SM=g27822] Per Stefano


oltre quelle montagne si sono sucedute molte generazioni,e lo spirito della vita le conduce quassù per sentire e respirare la più grande volontà dell'uomo
l'infinità volontà del sognare nel vivere,sognare un mondo di armonia e pace.( solo utopie, sì ,ma libere )

grazie
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