Sì alla fiducia sul decreto liberalizzazioni

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vanni-merlin
00venerdì 30 marzo 2007 22:15
Sì alla fiducia sul decreto liberalizzazioni

di Nicoletta Cottone

Sì alla diciassettesima fiducia al Governo Prodi, ottenuta sul decreto legge liberalizzazioni. Nonostante l'assenza di molti senatori a vita (Andreotti, Ciampi, Cossiga e Pininfarina) il via libera è arrivato con 161 voti a favore e 153 contrari. Hanno votato sì anche un sì é arrivato anche dal senatore Luigi Pallaro, eletto
nei collegi esteri, e Marco Follini. Il provvedimento è giunto al traguardo dopo un iter ad alta tensione, con l'opposizione in rivolta contro «una grave lesione del ruolo costituzionale del Senato», come sottolinea il presidente dei senatori di An Altero Matteoli. «Non é mai successo nella storia del nostro Parlamento - ribadisce Renato Schifani, presidente dei senatori di Forza Italia - che al Senato fossero assegnati solo cinque giorni per discutere e approvare un decreto legge con l'aggravante della fiducia. Ormai il Senato é stato totalmente svuotato di ogni responsabilità e siamo arrivati al monocameralismo imperfetto». Malumore anche fra i senatori della maggioranza. Tempi troppo stretti, che evidenziano un problema nei rapporti fra Camera e Senato, per l'esame di un provvedimento così delicato che è arrivato in aula senza la relazione della commissione Industria del Senato che, avendo esaminato solo una trentina di emendameni sui 240 presentati, non ha dato mandato al relatore di riferire sul provvedimento in aula.


La fiducia è stata annunciata ieri a nome del Governo dal ministro per i rapporti con il Parlamento Vannino Chiti. «Non vogliamo assumerci la responsabilità - ha spiegato Chiti - di fare cadere queste misure, per l'ostruzionismo di fatto dell'opposizione». Il ministro ha anche auspicato un uso misurato e rigoroso dei decreti legge. Sul provvedimento «blindato» dalla fiducia, che scade il 2 aprile, erano stati presentati circa 240 emendamenti alla commissione Industria e 250 in aula. Attraverso le liberalizzazioni, ha spiegato in aula il ministro per lo Sviluppo economico Pierluigi Bersani, si intendono «sollecitare delle novitá, in modo da tenere in tiro l'economica, che deve modernizzarsi». Il ministro, ribadendo che la fiducia si poteva evitare se ci fosse stato un dialogo costruttivo con l'opposizione, ha anche precisato che il Governo ha un disegno complessivo sulle liberalizzazioni e non procede solo con decreti. «Noi abbiamo una serie di riforme in Parlamento - dice Bersani - quindi non andiamo avanti solo con decreti, noi andiamo avanti con un'iniziativa molto larga, affidata prevalentemente alla via del disegno di legge». Il ministro ha anche sottolineato che il cittadino-consumatore non è un suddito. «Noi abbiamo in testa un'idea, che c'è un collegamento tra economia, società e cittadino-consumatore. E se la prendiamo dal lato del cittadino-consumatore noi diamo una mano all'ammodernamento dei nostri soggetti economici».

Intanto sul fronte dei dissidenti nella maggioranza il senatore Franco Turigliatto (ex Prc) ha votato il suo sì alla fiducia. Identica la posizione di Fernando Rossi, ex Pdci. «Questa è la prima fiducia - dice Rossi - che mi sento di dare con convinzione». Non si è presentato in aula, invece, il senatore a vita Giulio Andreotti che aveva annunciato il suo voto positivo.


Ma il pacchetto liberalizzazioni è destinato ad aumentare: alla Camera la commissione Attività produttive inizierà il 2 aprile l'esame del disegno di legge Bersani sulle liberalizzazioni. Lo ha deciso l'Ufficio di presidenza della Commissione. Andrea Lulli (Ulivo), dopo aver ricoperto l'incarico di relatore del decreto legge sulle liberalizzazioni che è in attesa del varo definitivo del Senato, avrà lo stesso compito per il disegno di legge. Lulli conferma che la proposta di legge Capezzone approderà nell'Aula di Montecitorio prima del provvedimento governativo. Da quest'ultimo, con un «lavoro certosino», saranno tolte le misure di semplificazione per le imprese che potranno rientrare nella proposta di legge: in questo modo «verrà premiata - afferma - l'iniziativa parlamentare». Il disegno di legge Bersani dovrebbe arrivare in aula a Montecitorio a maggio.



nicoletta.cottone@ilsole24ore.com


da: www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Norme%20e%20Tributi/2007/03/fiducia-liberalizzazioni.shtml?uuid=26b0cce6-dc93-11db-af08-00000e25108c&DocRulesVie...

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