Streghe...

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00sabato 10 gennaio 2009 18:09


Ti racconterò una storia, quasi una fiaba.
In Grecia c’è un lago, chiamato il lago della strega. Tante persone passano e così anche i nomi per quel lago, nomi per dimenticare, per non pensare, perché dietro una leggenda stanno verità molto grandi.
Un tempo, ma quando non posso dirtelo, viveva nei pressi di quel lago una strega, il suo nome era Sibille. E come tutte le streghe non poteva amare.
Perché?
Perché un Dio crudele aveva deciso che l’amore di una strega non sarebbe durato che l’arco di una notte, così gli amori passano e venivano, passavano veloci come il vento.
Un giorno... Ti amo.... Non ti dimenticherò...
Poi arrivava il mattino e con esso gli amori si dimenticavano tutto e fuggivano, lontani, mai due volte lo stesso uomo, mai due volte lo stesso cuore.
Era scritto, inciso a fuoco nelle radici della quercia più vecchio questa legge di Dio, insieme ad un’altra, più subdola, crudele, spaventosa. Nessuna strega avrebbe mai pianto.
Sì, perché un essere tanto abietto come la strega, capace di sfidare Dio e le sue leggi di natura con gli incantesimi, non poteva piangere perché il suo cuore sarebbe stato duro come la pietra più nero di un lago.
E fu così che per colpa di strani giochi del destino, Sibille si innamorò. E mentre cedeva a baci sempre più caldi, a carezze mai così infuocate pensò:Io sono diversa, io riuscirò a tenere questo amore. E fu così che venne la notte e poi il giorno.
Al mattino lei si svegliò sola e corse, corse a cercare quello che sognava, quello che il suo cuore voleva, il suo amore.
E andò di villaggio in villaggio, di città in città. Invano. Lei arrivava sempre quando lui era già partito. Un minuto, un secondo, un ora, forse persino un tempo così piccolo da non potere essere contato li separava. Una barriera così grande da non potere essere spezzata e
fu così che Sibille tornò al lago e decise di morire.
E mentre l’acqua le entrava nella gola si accorse di piangere.
Forse lei era davvero diversa dalle altre streghe o forse soltanto l’amore può arrivare a battere leggi incise in pietre così dure, può arrivare persino a superare un Dio senza volto e senza onore.
E ancora oggi in quel lago la gente ha paura, di strani rumori, quasi lamenti. Dicono sia il vento. O forse solo il pianto di una donna.



Cristina

GocciaDiParadiso
00giovedì 16 luglio 2009 03:21

MOLTO BELLA CRISSS [SM=x820358]



[SM=g28002] davvero particolare [SM=g28002] ..... E' una favola.... l'amore vince quasiiiii sempre [SM=g28003]
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