Serie A - Ambro e Ringhio: tackle su Mourinho!

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alisandro91
00venerdì 1 maggio 2009 10:05
I centrocampisti del Milan rispondono per le rime al tecnico portoghese dell'Inter: "Ambrosini insultava 10 milioni di interisti, sono passati tanti anni e non l'ho visto chiedere scusa". La risposta: "Non accetto lezioni di moralità: ho chiesto scusa due giorni dopo l'episodio dello striscione"
Per fortuna che il derby sul campo si è già giocato. Le parole di Josè Mourinho non lasciano spazio a interpretazioni: "Hanno avuto quasi un rigore a partita (riferito ovviamente al Milan, ndr). Devono dire anche quanti punti hanno preso con rigori non regolari. Devono dire che quel derby poteva anche finire 3 o 4 a 0 se il Milan avesse finito la partita in dieci. Devono dire che vinsero il primo derby con un gol in fuorigioco". Parole pesanti. Che testimoniamo come la stracittadina a distanza sembra non voler finire mai.

Dopo le scaramucce tra dirigenti, ora la battaglia verbale prosegue tra allenatori e giocatori. Ovviamente in mezzo non può non esserci il carismatico e talvolta fuori luogo, Josè Mourinho: a combattere contro di lui dall'altra parte del Naviglio c'è Massimo Ambrosini. Il centrocampista rossonero solo ieri aveva rilasciato le seguenti dichiarazioni in merito all'espressione 'zero tituli', usata dal tecnico portoghese: "Mi piace pensare che, tra qualche settimana, Mourinho si possa pentire di aver parlato degli zero titoli del Milan, anche se a suo tempo era difficile che potessimo ambire allo scudetto".

La risposta dello "Special One" non è tardata ad arrivare: "Se sbaglio e se il Milan arriva alla fine del campionato con un titolo chiederò scusa. Ma io ricordo molto bene Ambrosini che insultava 10 milioni di interisti, sono passati tanti anni e non l'ho visto chiedere scusa". Il numero 23 rossonero sfilò per la festa Champions del 2007 mostrando dal pullman scoperto uno striscione offensivo che gli costò anche il deferimento alla Disciplinare. Ma poi chiese scusa con una lettera aperta.

Forse Mourinho questo non lo sa, non lo ricorda o non lo vuole ricordare. E continua nel suo affondo: "È un giocatore carismatico e non l'ho mai visto chiedere scusa. Resta nella mia memoria quando lo fece Eto'o e si scusò con i tifosi del Real, fu uomo. Ambrosini vive a Milano e non l'ha mai fatto. Non ha grande autorità morale per parlare così. Ma se il Milan vince il campionato, sarò il primo a fare i complimenti ai miei avversari. L'ho fatto quando ho perso in Inghilterra, quando vinse il Manchester United".

Immediata, dopo qualche ora, la replica di Ambrosini, tramite il sito ufficiale del Milan: "Sono stupito e amareggiato di come l'uomo Mourinho, solitamente preciso nella comunicazione verbale, abbia potuto con così tanta superficialità commentare le mie dichiarazioni di ieri, che nei toni e nei contenuti non volevano in nessun modo essere polemiche nè provocatorie".

Il futuro capitano del Milan prosegue ricordando il suo gesto nel passato e il pronto pentimento: "Non accetto assolutamente da parte dello stesso uomo lezioni di moralità quando, due giorni dopo l'episodio dello striscione, chiesi scusa ai calciatori e ai tifosi interisti. Dimostrando quei valori morali che lui, con poca attenzione e scarsa conoscenza dei fatti, mette in dubbio".

"Mourinho è un grande manager ma a volte le sue dichiarazioni mi sorprendono". Lo ha detto invece Rino Gattuso. "Se i rigori ci sono perché non darli. I 13 dati al Milan secondo me c'erano. Poi si parla sempre di avere fiducia nella classe arbitrale".

Gattuso ha quindi difeso Ambrosini dalle accuse di Mourinho di non aver chiesto scusa ai tifosi interisti per alcune frasi volgari dette dopo che l'Inter aveva vinto lo scudetto: "Ricordo che Ambrosini ha chiesto scusa ai tifosi. Mourinho quell'anno non c'era e se qualcuno gli ha riportato qualche cosa lo ha fatto male. Capisco che quando uno offende i tifosi anche se chiede scusa poi magari loro non l'accettano. Tra l'altro siamo in Italia e ci piace fare casino".

Gattuso si è inoltre detto dispiaciuto se Carlo Ancelotti dovesse lasciare il Milan e si è augurato che possa raggiungere il record di partite disputate come allenatore che tutt'ora detiene Nereo Rocco. "Se ne va Ancelotti? Mi dispiace - ha detto Gattuso - perché è un grande allenatore. So però che gli piacerebbe continuare ad allenare il Milan perché è ad un passo dal record di partite di Rocco".

Gattuso, che ha sottolineato di non stare ancora benissimo ("ci vuole tempo, il ginocchio ha ancora qualche problema") ha infine investito del ruolo di capitano del Milan proprio Ambrosini. "Io ho più partite, ma Ambrosini è più anziano, per cui mi sembra la scelta giusta anche perché è equilibrato. A me, invece, quando scatta l'ignoranza..."..

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