Segesta come Mount Rushmore: “parco mistico” per turisti religiosi

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vanni-merlin
00giovedì 4 maggio 2006 00:17
Segesta come Mount Rushmore: “parco mistico” per turisti religiosi



TRAPANI – La collina di Segesta come Mount Rushmore. Con una piccola differenza: invece dei quattro presidenti degli Stati Uniti scolpiti nella roccia si vedranno i volti giganteschi di padre Pio, madre Teresa di Calcutta e Giovanni Paolo II. Un beato da poco giunto agli onori degli altari, una suora in odore di santità e un pontefice che ha cambiato la storia del Novecento. È tutto per loro il “parco mistico” che si vorrebbe creare, con il dichiarato proposito di indicare una nuova meta al turismo religioso, a ridosso di una delle aree archeologiche più note e più belle della Sicilia. Il progetto che sta raccogliendo più proteste che consensi è del Comune di Calatafimi. E nasce da una fervente idea del sindaco Nicola Cristaldi, ex presidente dell’Assemblea regionale siciliana e ora deputato di An. Il progetto è insieme semplice e grandioso. Le tre sculture monumentali, realizzate in resina e alte una ventina di metri ciascuna, dovrebbero essere collocate a est di Segesta, sul monte Barbaro. La spesa dovrebbe aggirarsi sui 5 milioni di euro: per metà fondi pubblici e per metà privati. Il profitto spirituale che si conta di ricavarne ha però una forte motivazione materiale. L’onorevole sindaco Cristaldi la spiega così: “C’è la possibilità di incrementare le presenze turistiche con un’offerta differenziata: oltre all’attrattiva archeologica, anche quella religiosa”. E dunque si pensa a un “indotto” fatto di strutture alberghiere, locali di ristorazione, negozi di souvenir. E l’impatto ambientale? “Nessun vincolo sarà violato”, assicura Cristaldi. “Non sarà necessaria alcuna variante al piano regolatore perché sarà mantenuta la destinazione dell’area. Per accedere al costone, dove le statue saranno collocate su alcuni tubi in acciaio adeguatamente coperti, sarà utilizzata una vecchia trazzera”. Il progetto non è ancora arrivato alla Sovrintendenza di Trapani. Ma le prime reazioni sono molto tiepide, se non proprio negative (…) E contrario è un nutrito gruppo di cittadini - professionisti, uomini di cultura, perfino alcuni cattolici - rappresentato dall’avvocato Paolo Mollica, delegato regionale dell’Assoutenti. Per Mollica le tre grandi sculture possono essere collocate ovunque, ma non a Segesta, “un posto qualificato per altro”. E poi, avverte, “qui la religione non c’entra nulla: è un’operazione puramente commerciale”.



da: www.maciste.it/pagine/dettaglio.php?idfile=50284

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