VERSOLIBERO
00giovedì 6 ottobre 2005 22:50
Tanto tempo fa, una bambina teneva un diario, e annotava in quelle pagine tutto ciò che di bello o di brutto le accadeva.
Alla fine dell'anno, conto le une e le altre pagine, e noto' che le pagine con le cose belle erano tante; ma allora perché quella morsa allo stomaco, quell'ansia, quell'insoddisfazione?
....Presto spiegato:
la bimba prese una bilancia, e mise sui due piatti le due cose: le tante gioie da una parte, e dall'altra i pochi dolori.
Ma, stranamente, si accorse che la bilancia pendeva dalla parte del dolore.
Capì che gli episodi che erano in minor numero, in realtà avevano maggior peso.
Ad esempio, si accorse che lei aveva ricevuto molti regali, molte lettere, molte parole di consolazione e di partecipazione. Molti inviti a cena, molti consigli, molti scudi di protezione.
Ma quel che pesava, era il vuoto di una lettera che non giunse mai. Era la mancanza di una carezza, e poco importa se fosse carezza paterna, o di amante, o di amico, o fraterna, ma una carezza sincera.
In realtàlabambina,di carezze sincere, ne ricevette molte, e tutte in quel momento sincere.
Ma erano attimi, attimi che si dissolvono, come si dissolvono le figure, dietro i loro problemi, le loro ansie, la loro sete d'amore.
La bambina,per qualche tempo, smise di pensare.
Non sentì neanche il bruciore degli schiaffi del destino.
Si toccava la guancia, incredibilmente liscia e fresca, come se il tempo non fosse mai trascorso, e gli episodi non fossero mai avvenuti.
Ma il bruciore, il dolore, le si era spostato nel cuore. Temeva dimorire, eppure non c'era una ragione.
Trann e una:
La sua impotenza! L'impossibilità di fermare il male. L'incapacità di fermare l'invidia, la gelosia, l'odio, il rancore.
Riunì nel suo giardino tante anime ferite, e aognuno svelo' il suo segreto, ma nessuno l'ascoltava.
Tutti che parlavano del bruciore sulla loro guancia, forte, indimenticabile.
Inutilmente la bambina svelava loro il suo segreto.
Finì che questa bambina fece suoi tutti i cuori feriti, ma nulla potè fare per risollevarli.
Oggi, è questo il suo eterno dolore. Quando porta la mano alla sua guancia, brucia, ma brucia NON dello schiaffo che LEI ha ricevuto, ma del bruciore delle altrui guance, delle offese che i suoi cari hanno ricevuto, e dal quale, Essi, NON SANNO O NON VOGLIONO GUARIRE.
Rosanna
P. S.:
Vi lascio questo mio pensiero per tutto il giorno, che tra qualche ora sta per arrivare.
Un bacio a tutti! (Sulla guancia, con tutto il mio amore)
Rosanna