Timec C5 – DLF Firenze 3-0
Timec (maglia bianca): 1) Martino Gianluca; 2) Miedico Daniele; 3) D'Angelo Lorenzo; 5) Atzori Andrea; 6) Cresti Roberto; 7) Guido Alessandro; 8) Lombardi Francesco (cap); 9) Mariotti Luca; 10) Nesi Marco; 11) Caciolli Alessandro; 14) Vannuci Alessio. Dir: Del Pino Francesco.
DLF Firenze (maglia rosso-nocciola): 1) Cristina David; 2) Palma Damiano; 3) Colzi Andrea; 5) Leoni Massimo; 6) Pinzani Sandro; 7) Colzi Paolo (cap); 8) Chiavini Stefano; 9) Borgheresi Simone; 10) Mazzoni Marcello; 11) Guidi Francesco. All: Mongatti Alessandro. Dir: Mongatti Sauro.
Marcatori: Mariotti (Timec); Nesi (Timec); Mariotti (Timec).
(Visto dal DLF)
Il DLF scende in campo col quintetto Cristina, Pinzani, Colzi Andrea, Leoni, Borgheresi, ma si vede subito che non è serata: l'approccio alla partita è morbido, quasi compassato, e mentre i fiorentini faticano ad abituarsi alle dimensioni e alla superficie del terreno di gioco e non riescono a mettere insieme più di due passaggi consecutivi, la Timec parte all'attacco e pressa gli avversari nella loro metà campo. La tattica dei locali paga, e al 3' Mariotti può già festeggiare l'1-0. Passa un minuto, e ancora Mariotti triangola con Nesi e calcia a lato di poco. Al 7' Nesi ruba palla a Pinzani ma non trova lo specchio della porta, per poi però rifarsi all'8' quando sigla il 2-0 in contropiede. Sarà stato perché la partita cominciava ad un orario insolito, le 22.20, e magari il DLF si aspettava un più canonico 22.30, ma è solo dopo 10 minuti che gli ospiti cominciano a giocare. All'11', Andrea Colzi tira una punizione potentissima, che sbatte contro il palo. Al 12', Guidi sfiora la rete. Al 15', Chiavini dribbla Martino, che lo falcia in area: rigore. Paolo Colzi si prende la responsabilità di calciare, ma il tiro è debole e centrale e il risultato non muta. Al 20', Cristina intercetta un bel tiro di Nesi, mentre al 22' la Timec non riesce a concretizzare un contropiede. Al 23', Martino vola a parare un tiro di Chiavini. Al 25', Mazzoni calcia un tiro libero: Martino è insuperabile. Al 26', palo di Chiavini. Al 29', sempre Chiavini calcia, benissimo, un tiro libero all'angolino basso, ma Martino fa appello a tutta la sua classe e devia in angolo. Al 31' Chiavini finalmente batte il fortissimo portiere avversario, ma la palla sbatte nuovamente contro il palo.
Inizia il secondo tempo, e gli ospiti chiudono la Timec a lungo nella sua metà campo. Al 2', punizione a lato di Andrea Colzi. Al 3', il solito Martino frustra il tentativo di Leoni. Al 6', Leoni si libera bene, ma di sinistro colpisce la base del palo. Passa un minuto e lo stesso Leoni viene strattonato in area. È il secondo rigore della serata per il DLF: Leoni finta il tiro alla propria destra, Martino si butta da quella parte e Leoni lo spiazza indirizzando il pallone verso sinistra, ma angola troppo e, tanto per cambiare, prende il palo. Da lì in poi, col passare dei minuti, i tentativi dei fiorentini si fanno progressivamente meno convinti, aumenta lo sconforto e il peso dell'inanità di ogni sforzo. Così, dopo il 20', la Timec si riaffaccia dalle parti di Cristina, col cinismo e la concretezza di chi si sente in serata: al 24' Nesi coglie il palo e al 27' Mariotti firma in contropiede la sua doppietta (3-0). Al 28' Martino, non pago della superba prestazione, cerca il goal su tiro libero, ma Cristina non si lascia superare dal collega.
Al 31', finalmente, termina l'incubo per i fiorentini, che si accomodano mesti negli spogliatoi. Come altre volte, il DLF ha lasciato agli avversari i primi 10 minuti della partita, ma senza riuscire, come quasi sempre in precedenza, a recuperare poi lo svantaggio e ribaltare il risultato. Come altre volte, il DLF ha dimostrato di trovarsi in imbarazzo su terreni che non siano l'amata erba sintetica, ma questo è difetto da superare al più presto. Come all'andata, Martino si è dimostrato portiere di enorme classe, sicuramente, per chi vi scrive, la più bella rivelazione di tutto il campionato. Certo è che quando al 7' del secondo tempo, sei sì sotto di 2 reti, ma hai sbagliato 2 tiri liberi (e ci può stare), sprecato due (2!) rigori (e ti mordi le mani), e preso 5 legni (no, dico, cinque! Ovvero 8 in 6 giorni dopo quelli di Agliana), che vuoi fare? A parte prenotare una gita societaria a qualche santuario miracoloso, o gettare il sale sul campo come il primo Oronzo Canà, forse è il caso di andare avanti tranquillamente, sicuri che una serata del genere non ricapiterà. E lo scrive chi non ha dormito quasi tutta la notte, continuamente svegliato dal fragore di mille palloni che sbattevano contro altrettanti pali.
Alessandro Mongatti