Curiositas curiositatum, ho da poco comprato un libretto con 3 racconti natalizi, pagine dorate, illustrazioni tratte dalle edizioni originali, mignon, davvero bellino:
ed ho iniziato a leggiucchiarlo proprio oggi. Ahimé, il vasto vocabolario dickensiano e soprattutto le sue digressioni descrittive mi hanno per ora respinto: ci devo riprovare piu' sotto le feste, o optare per la traduzione.
Di Oliver Twist, letto quando avevo dodici anni nell'edizione BUR, serbavo un bel ricordo, cosi' come ovviamente di Scrooge. Mi piacque assai meno David Copperfield, ma di sicuro quella che lessi era, purtroppo, una riduzione scolastica.
Nel
Dickens mood, pero', mi ci ha spinto a capofitto la recente lettura di
Drood di Dan Simmons:
terminato il quale avevo una voglia pazzesca di leggere qualsiasi cosa di Dickens e del suo amicone Wilkie Collins, romanzieri in Londra, 1865.
Un libro formidabile, che non posso non consigliare a chi si interessi anche solo di striscio a Dickens, qui co-protagonista e oggetto/soggetto di una biografia fittizia degli ultimi cinque e misteriosi anni di vita, quelli dopo l'incidente ferroviario cui scampo' per miracolo, scritta da Collins in un suo diario pubblicato postumo.
800 pagine fitte e documentate, un'immersione totale nel mondo vero e letterario di meta' Ottocento che, lungi dall'essere soporifera, rivela (tenta di rivelare) l'uomo dietro il mito, non risparmiando i dettagli meno agiografici; ma soprattutto, un riuscito esempio di
narratore dichiaratamente inaffidabile, strada difficilissima da seguire senza mandare tutto a catafascio. E' un horror thriller, ma non lo e'; e' un'avventura fatta di sotterranei londinesi infestati da un culto maligno, ma e' la cronaca di come funzionava la stesura e pubblicazione di un libro a meta' '800. E' vestito da best seller, ma e' uno dei meno commerciali che abbia mai letto. E' vero, ma e' finto. Scritto da un americano in un inglese che ricalca costrutti vittoriani, ma e' anche palesemente moderno e dunque irrealistico - la giusta lingua per un elaborato gioco letterario sul mondo degli scrittori e sulle loro ossessioni e paturnie e terribili, concretissime gelosie.
Sash