Pietà 2004 - Matarazzo C5 Livorno 4-6 (2-0 pt)

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HellaSmatto
00sabato 27 marzo 2010 12:47
In uno straordinario match, i livornesi espugnano il campo di Pietà con un secondo tempo da favola e restano al comando.
Matarazzo C5 Livorno: 1 Dello Iacono Emiliano, 2 Dinucci Jacopo, 4 Di Rosa Federico, 5 Scaringi Emanuele, 6 Sangiorgio Emiliano, 7 Vajani Alessio, 8 Voir Matteo, 9 Bonaretti Luca, 10 Audiberti Andrea (C), 11 Guidi Claudio. Allenatore: Alati Dario.

Reti Matarazzo:
(3) Vajani Alessio, (2) Bonaretti Luca, (1) Guidi Claudio.

Un'altra, epica vittoria per la ciurma di mister Alati. Un Matarazzo sempre più corsaro espugna il campo di Pietà, sul quale un'altra formazione soltanto era riuscita a vincere, l'Atletico Apuania, in quel venerdì 30 Ottobre 2009.
Dopo un primo tempo di equilibrio assoluto, con due firme repentine dei locali, proprio nei minuti finali, il Matarazzo è uscito allo scoperto e nella ripresa è montato in cattedra: giocando d'orgoglio e grinta, i gialloblu hanno riacciuffato i lanieri e li hanno superati, sconfiggendoli con trenta minuti di agonismo puro. Vediamo i dettagli.

Il pre-match è un'accoglienza unica dei locali, con il mister del Pietà che fa gli onori di casa, presentando il bellissimo impianto di Maliseti. Un veloce riscaldamento e la battaglia (agonistica, ovviamente) può finalmente iniziare.
Stavolta la fase di studio delle squadre viene mandata a farsi benedire: tutte e due devono vincere. Infatti, i locali, si fanno subito vedere ma Dello Iacono è ottimo su una botta in diagonale e su una rasoiata dalla distanza. Il Matarazzo risponde con un grande taglio di Sangiorgio che, però, non arriva a toccare il pallone su assist perfetto di Audiberti. Gli ospiti alzano un poco la pressione e Vajani, pochi minuti dopo, spreca tutto davanti al portiere. I labronici ci provano ancora con Di Rosa, dalla distanza, ma il portiere rosanero è bravissimo. Un contropiede rapido dei lanieri rischia di essere fatale, ma Vajani sbroglia la situazione spazzando sulla linea di porta. La partita è accesissima ed è bellissima per gli spettatori presenti: Audiberti e Vajani vengono fermati ancora dall'estremo pratese, Dello Iacono si supera su una superiorità numerica locale, innescata da un insolito errore di capitan Audiberti; si prosegue con un altro errore di Vajani, da solo in contropiede, e con Dello Iacono che respinge un'altra botta da centrocampo. A circa sette minuti dal termine della prima frazione, Audiberti sfiora il vantaggio, di nuovo, con un diagonale dall'out di destra, fermato ancora dal portiere; ma Dello Iacono, dal lato opposto, si supera con una parata da distanza ravvicinatissima. A questo punto il Pietà inserisce il portiere di movimento e cambia volto al match: prima azione e proprio l'estremo batte Dello Iacono con un bolide nel sette. 0-1.
Il vantaggio locale scuote gli ospiti: ci prova due volte Voir, dalla tre-quarti, poi Bonaretti e Guidi, ma niente da fare. Ma nel finalissimo il Pietà è tremendo: un'incursione centrale vale lo 0-2.
Il primo tempo finisce, dopo una frazione equilibratissima e stupenda, i locali si portano sul doppio vantaggio.
La ripresa inizia subito con l'asfissiante pressing dei labronici, alla ricerca del pari. Ma i gialloblu sono spregiudicati: il Pietà sfiora la terza rete su azione partita da lancio lungo del portiere. "Gol sbagliato, gol subito": Guidi accorcia le distanze mettendo dentro a porta vuota, su assist di Bonaretti. 1-2.
Il Matarazzo accorcia le distanze e aumenta la stamina: Voir sfiora il pareggio con la solita bomba, deviata pericolosamente da un difensore. Ma è solo il preludio: lo stesso Voir scarta tre uomini, coglie Bonaretti nel cuore dell'area e lo serve per il pareggio, che Lucky Luke non sbaglia. 2-2.
Il pareggio è una libecciata per il Pietà: scombussolati, schiacciati dal pressing livornese e pressati mentalmente. Poco dopo, infatti, Bonaretti sfiora ben due reti davanti al portiere. Ma il numero 9 si fa perdonare: su punizione del solito Voir, stasera straordinario, Bonaretti ci mette il piede e fa carambolare dentro il pallone. 3-2.
Il vantaggio da, forse, troppa fiducia agli ospiti: il Pietà torna col portiere di movimento, i livornesi attendono troppo, e i rosanero trovano l'azione giusta dall'angolo sinistro dell'area e bucano Dello Iacono. 3-3.
La partita si fa sempre più spettacolare: Voir rischia l'espulsione con un fallo tattico da quasi ultimo uomo, scatenando l'ira dei locali; il Pietà, sull'azione seguente, sbaglia da due passi il colpo del vantaggio; ma è il Matarazzo ad aprofittare del caos. Voir, infatti, prende palla dalla propria area, scarta ancora due uomini, serve Audiberti sull'out di destra che, con precisione chirurgica, offre l'assist sul secondo palo a Vajani. 4-3.
Adesso, a dieci minuti dal termine, la battaglia infuria al massimo: il Pietà gioca con cinque uomini di movimento, il Matarazzo pressa incessantemente e difende la propria porta in ogni modo. Proprio su un errore dell'estremo pratese, oltre il centrocampo, il pallone finisce sui piedi di Vajani che segna a porta vuota, dal cerchietto di metà campo. 5-3.
Da qui parte una serie di errori assurdi: i rosanero continuano a sbagliare da due passi, a Dello Iacono quasi battuto; mentre gli ospiti si fanno prendere dalla foga della porta vuota e sbagliano quasi tutte le conclusioni, compreso Dello Iacono che spedisce il drop fuori di poco. Ad un tratto, improvvisamente, il Pietà si riporta in carreggiata con un contropiede sulla sinistra che fulmina lo sbilanciato Di Rosa. 4-5.
Fortunatamente, però, Vajani recupera un altro pallone al rischioso portiere di movimento dei locali e, ancora da centrocampo, mette dentro il 6-4 che chiude le ostilità.
Infatti sono finite le forze delle squadre, il Matarazzo assapora la vittoria e il Pietà ha esaurito il carburante. Da registrare, nel finale, l'espulsione di Sangiorgio dalla panchina, causata da un atteggiamento scontroso con gli ospiti.

Il Matarazzo batte un Pietà che, in casa, non perdeva da Ottobre. E' un risultato fondamentale, giunto da una prestazione degna di altre categorie, per entrambe le squadre. I gialloblu sono riusciti a rispondere allo 0-2 in maniera caparbia, superba e piena di furore agonistico. Onore ai pratesi, ovviamente: formazione dal futsal ottimo, dalla correttezza in campo e dalla cordialità prima e dopo il match. Davvero unici.
Adesso, però, i pirati labronici devono pensare alla prossima, col Suvereto: un'altra vittoria, altri tre punti e il mare della C2 sarà ancora più vicino.

PAGELLE

Dello Iacono: 7.
Sul vascello battente bandiera col faro, c'è bisogno anche di pensare a difendere il bottino fin ora accumulato. Tocca al Puma, al bucaniere più esperto della ciurma. Per tutto il match chiude lo scrigno agli avversari pratesi e permette ai compagni di saccheggiare con tranquillità il campo di Maliseti. Sfiora anche la rete con un drop fuori di poco. Capomastro.

Dinucci: 6.5.
Parte in sordina, irrompendo in un primo tempo assai confuso e pieno di caos. Rischia subito con un passaggio sbagliato, ma sarà l'unico errore del match. Per il resto da una forte mano nelle retrovie, dando sicurezza a tutta la formazione. Ci prova, come al solito, a ferire dalla distanza, ma i suoi tiri sono sempre più lontani dallo specchio. Piccoli Beckenbauer, crescono.

Di Rosa: 6.5. Non un match sulla media del numero 4. Leggermente in debito, vista l'ampiezza del campo e la temperatura del pattinodromo di Maliseti. Gioca, comunque, una partita in cui va a rischiare poco e nella quale dona tutto per il bene comune. Un pò colpevole sul quarto gol ospite, si fa perdonare immolandosi nei minuti finali, dove prende pallonate ovunque pur di difendere il vantaggio. Anti-proiettile.

Scaringi: 6+. Anche lui, il soldato, viene inserito nel momento più difficile della partita: l'avversario che corre, il Matarazzo sotto pressione e il risultato piantato sullo 0-0. Come al solito, però, ci mette dentro tutta la corsa del mondo, tutto l'impegno possibile, pur trovandosi spesso fuori posizione. In una nave di pirati, c'è anche il bimbo sperduto che, in barba alle regole, prova a spazzar via tutto, compagni e avversari. Carambola.

Sangiorgio: 5.5. E' la vigilia del suo compleanno, ma la sera è buia come la notte. Gioca una frazione di primo tempo, sfiorando una rete e facendo pochissimo altro. Un pò impacciato, macchinoso e anestetizzato, viene sostituito dal mister. La permanenza in panchina, però, è abbastanza lunga e questo gli fa perdere la calma, causandogli un'espulsione per comportamento scorretto con gli avversari. Sulla nave gialloblu, se ne va con la scialuppa, cacciato dal DG. Ammutinato.

Vajani: 7+. Una tripletta e qualche occasione sbagliata. Direi che, per stasera, la missione è più che compiuta. Con il coltello tra i denti e la bottiglia di rum in mano, va all'assalto della retroguardia rosanero, sempre più in balia del maremoto labronico. Ferma due volte anche il portiere di movimento e lo infila da centrocampo, ipotecando così la vittoria. All'arrembaggio!

Voir: 7.5. Si aggiudica il titolo di "Man of the match", con una prestazione superlativa ai fini della formazione. Nessuna rete, infatti, per il corsaro numero 8, ma ben tre assist e una fase difensiva priva di sbavature. E' lui che innesca le azioni per Guidi, Bonaretti e Vajani, è lui che stende il numero 10, in volata solitaria, prendendosi l'ammonizione ed è lui che, con la benda all'occhio, digrigna i denti in un "ahr! ahr!" di fine partita. Captain Barbossa.

Bonaretti: 7-. Anche se statico, là davanti, diventa assolutmente devastante per la retroguardia pratese. Gioca da fermo, è vero, ma come gioca! Difficile togliergli il pallone, difficile evitare di essere saltati e difficile negargli la gioia della rete. Non a caso, infatti, ci riesce due volte e su due inviti perfetti di Voir. In questo assalto piratesco, c'era bisogno anche del pistolero amaro. Daisuke Jigen.

Audiberti: 7+. Tutte le navi, da che mondo è mondo, hanno bisogno del loro capitano: eccolo. Senza macchia, senza peccato e senza paura, il numero 10 di casa Matarazzo guida la propria formazione in quest'assalto della pratese. Dietro, davanti, in panchina... Ma la sua efficacia non cambia di una virgola. E' la sicurezza che, dall'alto, svetta sui compagni e regala lucidità e voglia di vincere. Albero maestro.

Guidi: 6.5. I pirati più famosi avevano il pappagallo sulla spalla, chi una scimmietta, chi qualche animaletto intelligente. Sul vascello labronico, invece, c'è la pestilenziale zanzara col numero 11. Silenziosa, invisibile, rapida. Non da tregua, nemmeno un attimo, ai pratesi che tentano in tutti i modi di schiacciarlo. Segna anche la prima rete dei gialloblu, suonando un'autentica carica. Pungente.

Alati: 7. E, in conclusione, qualcuno al timone di questo nave ci doveva essere: mister Alati. Con mano salda e sguardo fiero è riuscito a passare indenne da Maliseti, sconfiggendo il Pietà e mettendo altri tre dobloni nello scrigno. Issata la bandiera col teschio, è ripartito alla volta di casa, dove il Suvereto ci aspetta già. Ma non dobbiamo fermarci, ancora. Spugna.

Marco Voir,
addetto stampa A.S.D. Matarazzo C5 Livorno
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