Cavaliere79
00lunedì 13 giugno 2011 06:47
Può sembrare una sciocca domanda ma dato che ho acquistato 6 galline ovaiole vorrei per favore sapere magari il nome esatto della classica gallina ovaiola dalle penne marroni? Entro quanti mesi cominciano a fare le uova questa razza di galline? Qui sul forum trovo qualcosa a riguardo?
michy92
00lunedì 13 giugno 2011 11:21
solitamente quelle marroni sono le isa warren brown , iniziano a produrre intorno ai 6-7 mesi ... Penso che se fai alcune ricerche sia sul forum che su internet in generale troverai molte discussioni che parlano di loro...
michy92
00lunedì 13 giugno 2011 12:21
grazie Alessio ! È un piacere leggerti ...
wildfowl
00lunedì 13 giugno 2011 19:29
Alessio grazie per i contributi sempre sostanziosi, il tuo apporto formativo è insostituibile per questa community dal mio punto di vista, lo dico soprattutto da studente oltre che da amatore avicolo! Spero se ne rendano conto tante più persone...
![[SM=g7344]](https://im0.freeforumzone.it/up/0/44/2335392.gif)
G.
fabianor
00lunedì 13 giugno 2011 22:45
grazie,
buona a sapersi
Cavaliere79
00martedì 14 giugno 2011 08:41
Grazie a tutti per la vostra disponibilità nel rispondermi ora le mie ovaiole hanno un nome di razza diretto.
Siete grandi ragazzi. :)
wildfowl
00martedì 14 giugno 2011 09:44
Cavaliere come ti ha detto Alessio non si possono chiamare "razza", non si tratta di errori soltanto dal punto di vista formale ma a livello zootecnico e genetico sono concetti nettamente diversi, per cui occorre essere più rigorosi. Un'icrocio non può avere i presupposti di purezza che sono richiesti ad una razza anche se si sono stabilizzati molto dati caratteri, per via della selezione.
G.
Cavaliere79
00martedì 14 giugno 2011 12:25
Bhè sono pur sempre galline, cmq ho postato le foto delle mie pollastre. ^^
Gianandrea61
00martedì 14 giugno 2011 14:20
Re:
wildfowl, 14/06/2011 09.44:
Cavaliere come ti ha detto Alessio non si possono chiamare "razza", non si tratta di errori soltanto dal punto di vista formale ma a livello zootecnico e genetico sono concetti nettamente diversi, per cui occorre essere più rigorosi. Un'icrocio non può avere i presupposti di purezza che sono richiesti ad una razza anche se si sono stabilizzati molto dati caratteri, per via della selezione.
G.
Bravo. A questo mi sento di aggiungere la considerazione che le Isa rientrano in un progetto di monopolizzazione della specie avicola operato da alcune grosse multinazionali (ISA ad esempio non è un nome, ma la sigla del dipartimento di studi dove la stessa viene "creata")
![[SM=g7347]](https://im0.freeforumzone.it/up/0/47/2982882.gif)
. Al giorno d'oggi questi ibridi dei quali poco o nulla conosciamo ma che, coprattutto, non sappiamo e non possiamo riprodurre costituiscono più del 90% della popolaziona mondiale dei polli. Direi che è un motivo più che valido per dedicarsi all'allevamento di una razza... o no?
![[SM=g7349]](https://im0.freeforumzone.it/up/0/49/2645640.gif)
Cavaliere79
00martedì 14 giugno 2011 15:31
Non serve avere una gallina di razza solo per la sua bellezza se poi è per uso famigliare bastano poche galline per fare semplicemente delle uova.
Anch'io avevo intenzione di allevare delle Livorno, ma ci sono stati eventi non difesi da me ma da terze parti ora cmq sono alla ricerca di acquistare nuovamente delle Livorno, ma in Puglia non è facile trovarli. :(
Gianandrea61
00martedì 14 giugno 2011 15:51
D'accordo con te cavaliere, ma avere una razza non significa avere una gallina bella. Ciò che volevo dire è che significa contribuire alla conservazione di una specie che a causa di un monopolio di tipo industriale rischia di indebolirsi oltremodo. La ricchezza infatti di una specie sta nella sua variabilità genetica, nella quantità di ceppi ben definiti e autonomi che ne costituiscono la stessa. Le galline commerciali sono tutte "gemelle", sono prodotti sintetici. Tutte uguali, tutte con le stesse qualità e difetti. Sono milioni di milioni in tutto il mondo ma sono un gigante di argilla, tanto quanto le banane. Arriva un microbino qualsiasi capace di mangiarsene una e se le mangia tutte. Non so se mi sono spiegato.... Non si tratta di avere la puzza sotto al naso e volere "la razza" a tutti i costi, ben vengano quindi anche quei ceppi ormai fissati di galline rurali che trovi nelle masserie attorno a casa tua e che non hanno catalogazione o riconoscimento. Ti auguro che le tue provengano da uno di questi... non si sa mai!
Cavaliere79
00martedì 14 giugno 2011 16:42
Da un vero allevamento di galline ovaiole ok.
wildfowl
00martedì 14 giugno 2011 18:18
Re:
Gianandrea61, 14/06/2011 15.51:
D'accordo con te cavaliere, ma avere una razza non significa avere una gallina bella. Ciò che volevo dire è che significa contribuire alla conservazione di una specie che a causa di un monopolio di tipo industriale rischia di indebolirsi oltremodo. La ricchezza infatti di una specie sta nella sua variabilità genetica, nella quantità di ceppi ben definiti e autonomi che ne costituiscono la stessa. Le galline commerciali sono tutte "gemelle", sono prodotti sintetici. Tutte uguali, tutte con le stesse qualità e difetti. Sono milioni di milioni in tutto il mondo ma sono un gigante di argilla, tanto quanto le banane. Arriva un microbino qualsiasi capace di mangiarsene una e se le mangia tutte. Non so se mi sono spiegato.... Non si tratta di avere la puzza sotto al naso e volere "la razza" a tutti i costi, ben vengano quindi anche quei ceppi ormai fissati di galline rurali che trovi nelle masserie attorno a casa tua e che non hanno catalogazione o riconoscimento. Ti auguro che le tue provengano da uno di questi... non si sa mai!
Condivido pienamente, anch'io molte volte ho promosso ibridi rurali locali, che vedevo sino ad anni fa' più frequentemente intorno a cascine....purtroppo a causa di altri ibridi, quelli commerciali, molti contadini li hanno gradualmente sostituiti, questo è quello che ho osservato io in varie regioni d'Italia, ed è un gran peccato perchè erano robusti, rustici, con carni molto pregiate, con molti colori, inoltre richiedevano un limitato dispendio economico per il mantenimento, per via delle loro capacità di sfruttare l'ambiente.
G.