Nicola Imbraguglio

Ivy7
00venerdì 11 settembre 2009 08:12

Rivolgo un pensiero pieno d'affetto al caro Nicola, che cinque anni fa ci ha lasciati.
Invito, chi volesse, a fare altrettanto.



Buona giornata, Ivana

gasparastampami
00venerdì 11 settembre 2009 09:37
Ivana carissima, cinque anni fa non vi conoscevo, e quindi non ho mai incontrato Nicola; posso dirti solo che se questo forum è un omaggio alla sua persona ed alla sua opera, allora lui non ci ha davvero lasciati.
Ti abbraccio
rosaria
altrodase
00venerdì 11 settembre 2009 19:00
La prima poesia nel forum di Nicola Imbraguglio il 27/01/2004 - h: 11.45



(a continuazione eventuale della poesia di Ivy7 "Donarsi")

Doman

Sono io quel bimbo
che ha paura del buio
oggi più di ieri,
che nella notte tiene
la tua mano.
Sperare ancora mi fa
questo spiffero di luna
e il pensier mio vola
oltre le colline, la macchia
scura del bosco;
il silenzio della notte
assapora.
Domani,amarti e ancora poterti
amare è il mio desiderio.


fonte:link Poesia Creativa

link:Biografia e opere di Nicola Imbraguglio


***

Dal web - Giornale telematico cefalunese - Controcronaca - l'ultimo articolo di Nicola Imbraguglio.

Firmato: Nicola Imbraguglio

Le solitudini

Con queste note dovrò sospendere temporaneamente la mia rubrica. Quando le mie personali vicende lo consentiranno,sarò ben felice di riprendere il dialogo con i lettori.

Prima di aprire questa ''pausa costretta'', permettetemi di ringraziarvi per l'interesse e l'affetto con i quali mi avete seguito e di formulare a voi tutti ed alla nostra Cefalù un augurio, quello di non annegare nel mare della solitudine.

Sono tante le solitudini.
C'è quella che afflige il povero che si rinchiude nella sua povertà e non osa chiedere aiuto.
C'è la solitudine dell'ammalato,che oltre a confrontarsi con il suo male, deve fare i conti con la mancanza di qualcuno che possa o sappia essergli vicino nella sofferenza.
Ne ho visto tanti uomini soli che in silenzio chiedono solidarietà concreta, amore.
Nelle corsie degli ospedali,compreso quella del nostro in cui mi trovo da più di un mese,ho avuto accanto gente sola,desiderosa di richiamare l'attenzione su di sè.In quasi tutti si leggeva sempre chiaramente il desiderio di non trovarsi soli con ''questo male''che comprendeva ogni altra sofferenza.

Le solitudini parlano con gli occhi delle persone,sperduti nel rimpianto e nel desiderio della compagnia,di una testimonianza di affetto,di una parola di condivisione.
Tra le mura di un ospedale, vinte le naturali timidezze,piano ci si apre ed il mondo appare depurato da ogni finzione,vero.

Tutte le solitudini hanno un punto in comune:il bisogno di una mano che si stringa alla tua, che ti trasmetta qualcosa che altro nome non può avere che''amore''.
Ciò che altrove,fuori,tra le strade,nella vita quotidiana,che più appare utopia,la solitudine,qui,nella sofferenza,si mostra come la grande domanda del mondo,una voce che dovrebbe assordare chi è quanti''non ascoltano''per inseguire le soddisfazioni di vacuità che chiamano bisogni e che,sono solo illusioni.

L'uomo si è da sempre confrontato con questa realtà;è stato però cristo che ha squarciato l'ultimo velo di questa struggente verità che caratterizza la nostra vita e che è ragione di tanti altri mali ed ingiustizie.
Certo,questo nostro mondo così assordante ci porta lontano dalla percezione,dalla vera dimensione del nostro vivere.

Anche la nostra''piccola''Cefalù,immersa nel consumismo dilagante,sembra aver perso la bussola del propio cammino,sempre più presa di un egoismo che sta mutando cose ed uomini,falsando ogni problematica,cancellando persino la memoria di questa terra,fatta''a dimensione umana''.
Si sono spalancate le porte delle solitudini.
Ma dovrà pure venire il giorno del riscatto e della verità. Allora ci sentiremo uomini eguali e liberi,degni delle nostre tradizioni migliori e della nostra storia.
Ma per questo,occorrerà lottare,essere capaci di riscattarci,di tornare ad essere liberi.Con questo augurio vi saluto,con il desiderio di potere quanto prima riprendere il nostro colloquio e chiedendovi scusa per la sua non puntualità.

fonte:link Poesia Creativa


***


...poi siamo arrivati tanti di noi.

Nando


***

keryan @
00venerdì 11 settembre 2009 21:50
Sono arrivata tardi


lui non c'era più ma da voi ho imparato il suo nome
e ogni giorno sono qui a perpetuare il suo ricordo
Sal 70
00venerdì 11 settembre 2009 22:52
A distanza di anni ho ancora un ricordo nitido di Nicola, della sua trasparenza del suo essere poeta.

Grazie ivana per aver ricordato la sua figura
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