Per Ka-Zar, Eccezionale Governatore di Lubecca.
Battista, ti ringrazio per tutti i commenti e suggerimenti che sono stati utilissimi.
Prego, sono sinceramente felice che ti siano serviti!
Per quanto mi riguarda ho deciso che la cosa migliore, data anche la posizione centrale di Lubeck, fosse di cercare di rifornire tutte le città della lega. In pratica c'è una nave o un convoglio battezzato con il nome della città che deve servire, carica quanto richiesto a Lubeck e lo scarica a destinazione, dove ovviamente carica quanto nella città viene prodotto. In questo modo la rotta automatica risulta veramente semplice anche da manutenere al crescere delle città. In questo modo devo tenere sotto controllo solo i livelli delle mercanzie a Lubeck. In appoggio ho tre flotte di caravelle da 4000 barili ciascuna per spostare grosse quantità di merci (mattoni, cereali, legno ecc.) o per andare a recuperare le eccedenze nelle varie città e riportarle a Lubeck.
Siamo arrivati alla stessa conclusione! Può voler dire che questa, forse, è la soluzione migliore.
Nel mio primo tentativo di organizzare i trasporti ai centri commerciali delle città della Lega con le rotte automatiche, avevo creato due flotte da 10mila barili. Queste facevano andata e ritorno da Lubecca, toccando tutte le città del Baltico (una flotta) e del mare del Nord (l’altra) due volte per ogni giro. In questa maniera riuscivo effettivamente a ridistribuire nei due bacini produttivi le merci prodotte, caricando a Lubecca solo vino (arrivato da ovest per portarlo verso est).
Di fatto, però, questa strategia era molto macchinosa e poco flessibile. Inoltre, le flotte ritornavano a Lubecca dopo ben due mesi di navigazione. Così ho resettato queste rotte, sciolto i mega-convogli ed impostato le rotte con Lubecca al centro del mondo anseatico. Esattamente come hai fatto tu. Ovviamente in città ho dovuto costruire 20 magazzini per evitare di pagare in spese d’affitto i lucrosi guadagni!
Solo nella mia città madre possiedo 168 edifici tra case e fabbriche. Non ricordo di aver letto una tua opinione in merito, ma personalmente preferisco tenermi tutto quello che costruisco, e anche gli affitti delle abitazioni una volta portate a un rendimento normale sono in attivo, anche se di poco. Ho rinunciato a cercare di produrre quello che posso comprare nel mediterraneo, anche se a volte a prezzi più alti (comunque di molto inferiori ai prezzi ai quali li vendo). Ci pensato 4 flotte formate da Galeoni iperarmati + Galeoni ad alta capacità di carico e addio alla preoccupazione di produrre vino, ceramiche e, più di tutto, stoffe.
Anch’io tendo a tenere tutto ciò che ho costruito. Vendo, mettendo all’asta l’edificio, solo in un caso. Quando cioè non riesco a produrre al 100% perché continua a mancare, nella città, la manodopera sufficiente. Lascio all’acquirente dell’azienda l’incarico di produrre ai prezzi migliori. Lo sviluppo della città ha comunque le strutture necessarie: non manca il lavoro, non faccio mancare le case (costruendole ovviamente solo sopra il 90% di utilizzo di quelle già presenti), non faccio mancare le merci richieste. Questo ragionamento non vale però per la mia città. Lì voglio mantenere una posizione di monopolio del lavoro e delle abitazioni per avere la garanzia della rielezione a Sindaco. Non perché sia ambizioso a sedere in Municipio, ma perché da Sindaco rientro completamente nelle tasse spese nella mia città. Per la stessa ragione, non mi fa paura avere 200 edifici a Lubecca. Nelle altre città, solo se strettamente necessario.
Peccato che ho un'eccedenza bestiale di lana che non so come smaltire.
Vendile al Principe. Accumulale nella tua città ed aspetta, con pazienza e costanza, il momento in cui le chiede. Lo fa raramente, ma lo fa. E paga 1000-1100 marchi al carico.
In effetti ho smesso di potenziare le navi. Costruisco solo Galeoni da 700 barili di carico, gli piazzo su solo cannoni e non ne ho mai perso uno.
Per occuparmi dei villaggi e pirati vari da missione ho 3 flotte di 12 galeoni/vascelli al top di armamenti e uomini. Una volta fatto li mando a riparare e di solito ne ho sempre uno pronto.
Per scorte e quant'altro richiesto nel retrobottega in quasi ogni città c'è un galeone/vascello da guerra pronto a partire. Resta inteso che ho un ufficio commerciale in ogni città, comprese le due che ho costruito, non vendo mai nulla personalmente e presto soldi a tutti al massimo dell'interesse pignorando se non pagano.
Sei perfetto!
Le navi catturate fino a poco tempo fa le utilizzavo io, ma ormai non servono e quindi le vendo.
Le navi non le cedo mai. Servono sempre. Ed hanno costi marginali di gestione veramente limitati.
Peccato solo che non si possano fissare un prezzo minimo per la vendita e un prezzo massimo per l'acquisto (in modo da non farsi sfuggire vino e spezie a prezzi stracciati).
Idem per l'impossibilità di impostare un numero minimo di mercanzie di un certo tipo che una nave in rotta automatica non tocchi (a volte mancano anche le mercanzie che una città produce). L'unica cosa che mi è venuto in mente è stato di fare una rotta con due fermate consecutive nella stessa città. Al primo passaggio carichi tutto, poi scarichi le quantità che ritieni opportune. Peccato che la nave se ne stia ferma il doppio del tempo.
Anch’io ho dovuto fare i conti con questa caratteristica del gioco. L’ho semplificata non ponendomi il problema. Nel senso: se Ladoga sulla carta è una produttrice di pelli ma a volte lì le pelli mancano di brutto, io continuo a dire al Gerente di acquistare (e non di vendere) pelli ed al Capitano di caricare tutte le pelli (e mai scaricarne). Poi, quando c’è un poco di manodopera disponibile in città, gli pianto mezza dozzina di laboratori di conciatura. E Ladoga torna a produrre pelli alla grande. Nell’altro esempio, se so che a Bruges ed a Londra trovo spezie a 168 marchi il barile, non mi pongo il problema che, nelle stesse città, un barile di spezie possa essere richiesto a 560 marchi il barile. Io compro e basta. Ogni tanto, come a Ladoga per le pelli, vendo un po’ di quantità in manuale. Giusto per non farmi nemici i ricchi della città.
Attualmente sto rifornendo di mattoni le città in cui si producono carne, miele e pelli in modo da piazzare le fabbriche in città una volta ampliate le mura (ho fatto votare ai consigli di praticamente tutte le città l'ampliamento e l'aumento dell'esercito).
Questo si chiama pensare nel lungo periodo. Bravissimo!
Il punto è... una volta che avrò costruito le due rotte terrestri che mi mancano e le altre due città che immagino mi possano venir fornite come missioni, che altro si può fare?
Sarò sincero. Chi è arrivato, come te e pochi altri, a questi livelli di comprensione del gioco, ha tre strade di fronte.
La prima: affrontare le missioni. Prova L’Impero dei Mari, e poi vienimi a piangere sulle spalle.
La seconda: mettere le tue conoscenze al servizio degli altri Patrizi. Sei ad un punto dove hai poco o nulla da imparare, ed invece molto da insegnare. Scrivendo rapporti di gioco o brevi relazioni su alcuni aspetti strategici. E’ quello che sto cercano di fare, malgrado il lavoro ed il tempo tiranno.
La terza: cambia gioco. Sei arrivato virtualmente a completarlo.
Ma, in questo caso, la Lega Anseatica perderebbe un grande Patrizio.
Con Grande Stima, Battista!