Lettera semiseria
Cari tutti, dalla "Capa Ivana" (che omaggio di rose virtuali
e di stima immensa - e lei sa che è sincera -) all'ultimo di
chi è arrivato.
Vi scrivo perchè m'assale il dubbio d'esser invisibile assai.
Quindi, onde, per cui, mi faccio violenza nel richiamar e nel
reclamar che vivo sono e che appaio qui dal 10 ultimo scorso,
dopo anni d'assenza da queste pagine d'azzurrino incoraggianti.
Volle netiquette e cortesia che salutassi: l'ho fatto. Chiese
il regolamento di presentarmi: lo feci, così come l'identità
mia poetica esternata. Chiesero gli altrui versi d'esser letti:
lessi e commentai, con poche parole, tanto per conoscenza nel
cammino comune. 15 scrittori dell'ottobrino mese visitai.
Ora, che manca ancora, cari Voi tutti poeti che qui siete?
Manca che si cancellino quegli 0 accanto ai mei due pensieri
in versi che vedo tuttora spogli, ignorati, snobbati, a bella
apposta lindi e rispettati dalla Vostra attenzione. Che dirvi?
Ditemi Voi presto e chiaro se son d'impiccio e d'impaccio. In
men che non si dica, raccoglierò armi e bagaglini, andrò lesto
a chiudere la penna nel calamaio, ritornerò sull'isola isolata
ma senza isolarmi perchè alla Poesia non dirò mai che la odio.
Statemi tutti bene, fatemi sapere. Buonissima giornata a tutti.