Lanciostory 2496
DAGO: storia appena iniziata, introduttiva ma comunque piuttosto densa. Ciononostante ho dei dubbi… quand’è che Dago ha conosciuto Calvino? Forse nel monografico? O si tratta di inserimento “ex post” come si sono già visti nella saga (“retrocontinuity”, la chiamano gli americani)? Mi sfugge il senso dello scambio delle ultime battute a pagina 14: il tizio indica Dago e Calvino gli risponde in maniera convoluta che non è venuto a cercarlo?! Cosa vuole dire Barron con “come in ogni città europea, qui è normale che ci siano furfanti e piccoli teppisti che aggrediscono persone ignare di notte”?!
Ma in definitiva chi se ne fotte: i disegni di Mercogliano sono eccezionali, carichi di dettagli e pieni di espressività (guardate lo sguardo di Dago nella prima vignetta di pagina 11, ed è solo sullo sfondo!) e con un’inchiostrazione fantastica. Unico appunto che mi sento di muovergli è che il viso di Dago non sempre è “azzeccato”, ma d’altra parte dopo Salinas nessuno è mai riuscito a ricrearlo perfettamente, nemmeno Gomez. E neanche lo stesso Salinas quando si era stufato di disegnare. Molto buono.
40 ELEFANTI: scarso. Sì, la scena con la moltitudine di suore fa ridere, ma non disegnata così.
INDIANS!: disegni bellissimi, ma questi due episodi mi sono sembrati scollegati dal resto. Molto buono.
BEEP PEEP: ottimo. Si conclude qui la serie più lunga (Jelem mi corregga) mai ospitata su Lanciostory: oltre quarant’anni di presenza costante o quasi… avrebbero potuto scrivere qualcosa al riguardo, accidenti, non dico dedicargli un’editoriale ma almeno due righe di congedo (e ringraziamento) invece del laconico “FINE” nello spazio in cui sarebbe andata un’inesistente ottava striscia. BEEP PEEP si conclude così, insomma: non con clamore… …ma con un lamento.
TAHYA EL-DJAZAIR: vagamente interessante, ma i disegni smorzano ogni entusiasmo. Sufficiente.
LA MANO DELLA SCIMMIA: sufficiente.
IL FIGLIO DELL’UFFICIALE: sufficiente.
GALEOTTO DI GUERRA: bel finale, forse ci sarà un seguito? Più che buono.
Questo è il primo numero dell’aumento di 50 centesimi e Luca Marino ospita una lettera al riguardo. Pur con tutte le giustificazioni del caso, è anche vero quello che dice il lettore Mauro M., cioè che spesso gli albi popolari dell’Aurea lasciano a desiderare a livello cartotecnico (in effetti volevo segnalare anch’io qui sul forum le pieghe e la facilità al distacco delle pagine di Ristampa Dago).
Raffaelli torna finalmente a parlare di fumetti, anche se in maniera collaterale: ad essere ospite di NUVOLETTE è infatti l’associazione La Nona Arte che si occupa di tavole originali e portfolio. Io li ho conosciuti ad una Lucca in cui un mio amico che non era venuto mi aveva chiesto di prendere alcuni dei loro volumi/riviste e di fargli un abbonamento per farsi fare un disegno da Bernet, loro ospite. A seguito di quell’esperienza memorabile (Bernet che non arrivava mai, io che facevo file su file per niente, i tizi allo stand che si perdevano le prenotazioni) ufficialmente non vado più a Lucca da quell’anno e gli amici interessati che vadano a prendersi i disegnini da soli, cazzo!
Ormai con l’inserto (“MARTIN HELL” con due L si legge regolarmente a lato della prima pagina) si è arrivati a pagina 74 del monografico, quindi per concludere il quinto episodio manca poco più di un’uscita, ma ancora tutto tace sul prossimo inserto. Nonostante le dichiarazioni su degli inserti più agili (400 pagine o giù di lì) questo andrà avanti ancora a lungo?
Le novità del prossimo numero sono LOPE DE AGUIRRE di Saracino e Ibanez e NELSON di Bertschy. Ho visto che il secondo altro non è che quello che compariva sul compianto GARFIELD SHOW, che quindi va a sostituire BEEP PEEP.