La stazione - Wislawa Szymborska - (pensando all'essere altrove)

lemieparole
00lunedì 4 settembre 2006 09:46
discutevo l'altro giorno con una persona a me molto cara dei vari stati dell'altrove. Su come possa mancarti, ovviamente, qualcuno di cui ti importa se questo sia distante e, di come ti manchi di più se questa persona si sposti da un'altra parte. Via dal suo quotidiano, quindi ancora più via..l'altrove dell'altrove.
Mi è tornata in mente questa poesia che mi è sempre piaciuta molto.

La stazione

Il mio arrivo nella città di N.
è avvenuto puntualmente.

Eri stato avvertito
con una lettera non spedita.

Hai fatto in tempo a non venire
all'ora prevista.

Il treno è arrivato sul terzo binario.
E' scesa molta gente.

L'assenza della mia persona
si avviava verso l'uscita tra la folla.

Alcune donne mi hanno sostituito
frettolosamente
in quella fretta.

A una è corso incontro
qualcuno che non conoscevo,
ma lei lo ha riconosciuto
immediatamente.

Si sono scambiati
un bacio non nostro,
intanto si è perduta
una valigia non mia.

La stazione della città di N.
ha superato bene la prova
di esistenza oggettiva.

L'insieme restava al suo posto.
I particolari si muovevano
sui binari designati.

E' avvenuto perfino
l'incontro fissato.

Fuori dalla portata
della nostra presenza.

Nel paradiso perduto
della probabilità.

Altrove.
Altrove.
Come risuonano queste piccole parole.

kerianseray
00lunedì 4 settembre 2006 09:53
Discuti di cose molte serie caro gianni [SM=g27821]

Una poesia stupenda [SM=g27823]
R.Daneel Olivaw
00lunedì 4 settembre 2006 15:42
guarda il caso mi sono trovato anch'io tempo fa a discutere di altrove con una persona che mi era cara, e a me era venuta in mente questa poesia di Pessoa

L’ALTROVE

Andiamo via, creatura mia,
via verso l'Altrove.
Lì ci sono giorni sempre miti
e campi sempre belli.

La luna che splende su chi
là vaga contento e libero
ha intessuto la sua luce con le tenebre
dell'immortalità.

Lì si incominciano a vedere le cose,
le favole narrate sono dolci come quelle non raccontate,
là le canzoni reali-sognate sono cantate
da labbra che si possono contemplare.

Andiamo via, creatura mia,
via verso l'Altrove.
Lì ci sono giorni sempre miti
e campi sempre belli.

La luna che splende su chi
là vaga contento e libero
ha intessuto la sua luce con le tenebre
dell'immortalità.

Lì si incominciano a vedere le cose,
le favole narrate sono dolci come quelle non raccontate,
là le canzoni reali-sognate sono cantate
da labbra che si possono contemplare.

Il tempo lì è un momento d'allegria,
la vita una sete soddisfatta,
l'amore come quello di un bacio
quando quel bacio è il primo.

Non abbiamo bisogno di una nave, creatura mia,
ma delle nostre speranze finché saranno ancora belle,
non di rematori, ma di sfrenate fantasie.

Oh, andiamo a cercare l'Altrove

Fernando Pessoa



kerianseray
00lunedì 4 settembre 2006 17:04
Altra splendida poesia.... ma non è che parlate un po' troppo dell'altrove con le persone care?

Io parlo sempre del qui e adesso [SM=g27823]

Comunque grazie per queste perle [SM=g27838]
Sal 70
00lunedì 4 settembre 2006 19:00
La Szymborska è una delle mie poetesse contemporanee preferite; è stata un'emozione indescrivibile andarla a sentire l'anno scorso quando è venuta a Torino a leggere le sue poesie. [SM=g27823]



...un abbraccio, Sal.
lemieparole
00martedì 5 settembre 2006 19:01
si, anche a me piace molto la Szymborska...bella anche la poesia di Pessoa..molto




gianni
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 23:42.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com