Freccia Azzurra - Matarazzo C5 Livorno 4-5 (2-1 pt)

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HellaSmatto
00sabato 23 gennaio 2010 03:12
Altra vittoria sudata, la decima in undici partite, per il Matarazzo. Pisani battuti con grinta e carattere, ma poco cinismo. Ora il Carmignano!
Matarazzo C5 Livorno: 1 Dello Iacono Emiliano, 2 Dinucci Jacopo, 6 Sangiorgio Emiliano, 7 Vajani Alessio, 8 Voir Matteo, 9 Bonaretti Luca, 10 Audiberti Andrea (C), 11 Guidi Claudio. Allenatore: Alati Dario.

Reti Matarazzo: (2) Audiberti Andrea, (1) Bonaretti Luca, (1) Sangiorgio Emiliano, (1) Guidi Claudio.

Non perde il vizio, la formazione livornese, a battere 5-4 l'avversario (è il terzo consecutivo, dopo Only Sport e 2004 Maliseti) e a sudare fino all'ultimo secondo. Anche stasera, infatti, il Matarazzo espugna il difficile campo della Freccia Azzurra, meritando la vittoria ma sprecando troppe occasioni sottoporta, rischiando di mettere in serio pericolo quello che di buono viene fatto.
L'importante, però, è aver vinto ed aver agganciato il terzo posto, in concomitanza con la sconfitta dell'Atletico Casciana Terme. Una prestazione grintosa, di gruppo, di squadra. Partiamo con la cronaca dettagliata.

Nonostante il campo dei biancoblu (oggi in tenuta verde) si trovi al chiuso, la temperatura nel "pallone" di Calci è assai gelida. Tra l'umidità da reumatismi e l'arbitro col piumino, il match può iniziare. I primi minuti passano con il possesso palla del Matarazzo, atto a cercare un varco nella retroguardia biancoverde, assai compatta e poco vogliosa di lasciar spazi. Mentre i gialloblu tentano un varco, i locali spingono con l'unico, vero, punto di forza: il numero nove, Perruzza (credo, se non sbaglio). La prima occasione, di fatti, è proprio dei pisani con Perruzza; sullo stesso rilancio, però, Sangiorgio si rende pericoloso con un tiro di punta. Il Matarazzo ci riprova, poi, con un bel contropiede orchestrato da Guidi e Sangiorgio, ma concluso con un nulla di fatto. La Freccia Azzurra, allora, riapre il fuoco sempre con Perruzza: stavolta, il tiro dalla distanza, è fuori misura di poco. La prima squadra a concretizzare quello che crea, è quella di mister Alati: Guidi, abilmente, serve Bonaretti in arrivo dalla sinistra e lo mette a tu-per-tu con il poritere; il numero 9 finta il tiro, salta il portiere e deposita l'1-0 provvisorio per i livornesi.
Ci sono, poi, altre due fiammate ospiti: prima sprecano Guidi e Bonaretti in contropiede, poi arriva il palo esterno di Sangiorgio, colpito con il solito, insidioso tiro di punta. La Freccia Azzurra, però, c'è ancora e lo dimostra: prende la mira con un'azione sviluppatasi da corner e, infine, pareggia il conto con un diagonale dall'out mancino. 1-1.
Subito dopo, Sangiorgio si fa pericoloso sottoporta, sbagliando forse nello snobbare Voir, solo poco fuori dell'area di rigore; Vajani, poi, crea un'altra occasione in contropiede, ma tutto questo è vano: il poco cinismo degli ospiti, infatti, viene punito dalla punizione di Perruzza, sulla quale i locali passano in vantaggio, aiutati dalla collaborazione dello stesso Vajani, uomo-barriera non impeccabile. 1-2.
Si susseguono, poi, tre occasioni consecutive per gli ospiti, tutte e tre prodotte e sviluppate da Audiberti e Vajani. Ma il primo tempo finisce qui, con la Freccia Azzurra in vantaggio sui labronici.
La ripresa non inizia con il piglio giusto, sulla sponda livornese: la Freccia Azzurra, infatti, colpisce immediatamente un palo. La risposta, però, è travolgente: si capovolge subito l'azione e Bonaretti e Vajani sprecano un contropiede. Da quel momento, poi, è un monologo livornse che assedia la porta biancoverde: si inizia con Voir che fa partire un'ottima azione, continuata da Bonaretti e conclusa da Vajani che spara alto; Audiberti, poi, ci prova angolando un bel tiro, ma il portiere miracola; incredibile, poi, doppia occasione per Bonaretti e Guidi che, prima, colpiscono il difensore a porta sguarnita e, dopo, si vedono togliere praticamente il pallone dalla porta, con un difensore pisano che salva sulla riga in extremis; finisce, questa serie da tachicardia, Guidi che sfiora il palo da posizione defilata. I pisani, ovviamente, utilizzano Perruzza come arma del risveglio: è Dello Iacono che si deve mobilitare, dopo un primo tempo di totale inattività, per disinnescare la minaccia del numero 9. I locali ci riprovano sul corner e sull'azione succesiva, quando Audiberti è costretto a salvare anch'esso sulla riga. Dopo un debole tentativo di Dinucci dalla distanza, i livornesi trovano il meritato pareggio: Guidi serve da laterale (con un forte dubbio di palla in movimento) Audiberti che, con il piatto al volo, mette dentro il 2-2.
L'uno-due gialloblu è micidiale: il diagonale di Guidi, da posizione veramente proibitiva, si infila provvidenzialmente tra portiere e palo e vale il momentaneo 3-2.
Sulle ali dell'entusiasmo, il Matarazzo sfiora il doppio vantaggio ancora con Guidi, bloccato dal portiere, e va a subire il pareggio con un tiro a giro dall'out di sinistra, col pallone che si infila beffardo tra le gambe di un accorrente Dinucci e sorprende Dello Iacono. 3-3.
Ma il Matarazzo, come al solito, non molla la presa e ripassa immediatamente in vantaggio: è ancora Audiberti, ancora su assist di Guidi, a mettere dentro il 4-3.
Adesso, il match, pende tutto dalla parte dei livornesi: i pisani, infatti, accusano la stanchezza e il pericolosissimo Perruzza, dall'alto della sua esperienza, è rimasto con pochi colpi in canna. Arrivano, come previsto, due occasioni per il Matarazzo, entrambe sventate dal portiere locale: la prima è ravvicinata, preparata da Guidi e, la seconda, è dalla distanza, con la botta di Dinucci. Dello Iacono, inutilizzato e un pò in ombra, riscatta tutta la partita con un miracolo di piede, a neutralizzare una delle già citate ultime cartucce di Perruzza. Sulla ripartenza, dopo il miracolo del Puma labronico, Sangiorgio sembrerebbe chiudere le ostilità, segnando su assist di Audiberti. 5-3.
Ovviamente, però, non può andare sempre tutto liscio: un tiro dalla distanza mette in difficoltà Dello Iacono, sovrastato da due compagni e due avversari, che riesce solo a respingere; sulla ribattuta, sparando davvero l'ultimo colpo, insacca Perruzza. 4-5.
Nel finale, poi, brividi da ambedue le parti con l'errore mostruoso, galattico, pantagruelico (che poteva, soprattutto, costare un match!) di Sangiorgio che, a porta completamente sguarnita, attende il rientro del portiere e prova a scavalcarlo con un pallonetto, fallendo miseramente nel tentativo. Fortunatamente, però, tutto è bene quel che finisce bene: Matarazzo batte Freccia Azzurra 5 a 4, scala il terzo posto e attende voglioso di riscatto la Misericordia di Carmignano.

PAGELLE

Dello Iacono: 6.5.
Inoperosa serata per il Puma Dello Iacono, chiamato in causa soltanto nel finale e in occasione delle reti pisane. Nel primo tempo, infatti, sta soltando a guardare le due reti che si insaccano e così ad inizio ripresa. Nel finale, invece, scalda i motori e si guadagna il solito miracolo quotidiano, neutralizzando, di piede, un pareggio certo di Perruzza. Biblico.

Dinucci: 6.5. Sicuramente una buona partita, quella del numero 2. Come tutti i suoi colleghi "difensori", nel primo tempo lascia scorazzare un pò troppo il velenosissimo Perruzza che, infatti, fa un bel pò di affari suoi. Nel secondo tempo, invece, sembrerebbe mettere la museruola all'attacco pisano e, inoltre, tentare qualche soluzione dalla distanza. Accalappiacani.

Sangiorgio: 5.5. Nonostante una rete, un assist e tanto buon lavoro in fase offensiva, lo stregone gialloblu si brucia la sufficienza venti secondi prima del fischio finale. Inspiegabile, potenzialmente fatale, incredibile ed evitabilissimo l'errore, a porta vuota da neanche un metro, che non porta il 6-4 e rischia di mettere in difficoltà la squadra. Sovversivo.

Vajani: 6.5. Avvio diesel anche per Vajani che, nella prima frazione, cerca di lavorare al meglio possibile, nonostante la staticità dei suoi non lo permetta. Negli altri 30', invece, viene messo a guardia di Perruzza e, con la stanchezza avversaria e la grinta dell'uragano livornese, il compito va agilmente in porto senza sbavature. Another brick in the wall.

Voir: 6.5.
Match discreto anche per Peter Pan. Il compito non era sicuramente facile, visto l'alto potenziale offensivo dei pisani. Anche se complicata, la missione viene portata diligentemente a termine, accompagnata da una buona dose di palle gol create, assist in ogni zona del campo e sicurezza in fase di ripartenza. Laborioso.

Bonaretti: 6.5. Ancora un match di spessore per Lucky Luke che, finalmente, sembrerebbe aver trovato un pò di stabilità. Torna anche alla rete dopo qualche matches di secca e brinda, assieme ai compagni, all'undicesimo risultato utile consecutivo. Nonostante qualche errore sottoporta di troppo, Lucky può dormire sonni tranquilli. Assiduo.

Audiberti: 7. Avvio leggermente stentoreo per il capitano, con i motori ancora freddi. Alla stregua di una Cenerentola al contrario, Audiberti arriva in ritardo al ballo, dopo aver perso le scarpette e ad aver indossato quelle da calcetto. Ma appena giunto in sala... Che si dia inizio alle danze: due gol, un assist e un lavoro di copertura nelle retrovie che farebbe invidia anche ad uno stuccatore. Cinderella Man.

Guidi: 7. Sempre più decisivo il piccoletto di Shangay. Determinato come Jackie Chan, tecnico, rapido e scattante come Bruce Lee e rabbioso e voglioso come un fiammeggiante dragone made in Japan. Nonostante manchino gli occhi a mandorla e qualche chilo di riso in più, Guidi apprende la mistica arte orientale e giunge da Livorno con furore. Segna il solito gol risolvi-match e mette in ginocchio l'avversario. Il ragazzo dal kimono d'oro.

Alati: 7. Può gustarsi, come un bel gelatone a Ferragosto, la sua formazione che sbanca l'ennesimo campo avversario, seguita da una decina di tifosi al seguito. C'è da stare allegri, anche molto, se vogliamo, ma non bisogna assolutamente abbassare la guardia. Mancano tredici partite, il sogno c'è, ma prima che diventi realtà manca ancora un pò di strada. Easy Rider.

Marco Voir,
addetto stampa A.S.D. Matarazzo C5 Livorno
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