Dopo-crisi. Interessante articolo

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Bertone
00lunedì 4 febbraio 2008 14:54
Dal "Corriere del Ticino" 04.02.2008

Italia, pericolose anomalie del dopo-crisi

Piero Ostellino

In una normale democrazia parlamentare, se cade il governo e non è possibile farne un altro in Parlamento, si va a elezioni. In una democrazia parlamentare normale. Ma l’Italia non è una democrazia parlamentare normale e, forse, non è neppure una democrazia. Il governo Prodi stava in piedi solo a una condizione: fare il meno possibile. Formalmente, è caduto perchè il Pubblico ministero di una località periferica ha arrestato la moglie del ministro della Giustizia (Mastella), inquisito metà del suo partito (l’Udeur) e lui stesso; e il ministro della Giustizia, non ritenendosi sufficientemente tutelato, si è dimesso. Sostanzialmente, il governo Prodi è caduto perchè a causa delle troppe divisioni all’interno della coalizione di centrosinistra ha governato poco e male e quel poco che ha fatto è consistito nel torchiare fiscalmente i contribuenti italiani, molti dei quali adesso non riescono più ad arrivare alla fine del mese e lo considerano il peggior governo del dopoguerra. Caduto il governo in modo formalmente anomalo, ma politicamente inevitabile, il presidente della Repubblica (Napolitano) ha incaricato quello del Senato (Marini) di vedere se c’erano le condizioni per la nascita di un nuovo governo col mandato di approvare una nuova legge elettorale. E qui la democrazia parlamentare italiana si è rivelata quella che è: una molteplicità di anomalie.
Prima anomalia. Il presidente della Repubblica ha esorbitato dai suoi compiti dando al costituendo nuovo governo un mandato politico-parlamentare (approvare una nuova legge elettorale) vincolante. Per la Costituzione, avrebbe dovuto limitarsi a conferire l’incarico a Marini di cercare di costituire il governo, senza indicargli anche un compito specifico. La prima anomalia ne ha prodotto una seconda. Marini ha interpretato il suo mandato non come se consistesse nel tentare di fare un nuovo governo, ma nel sapere se tutti erano d’accordo che compito del nuovo governo fosse quello di approvare una nuova legge elettorale. Terza anomalia. La catena di anomalie si è ulteriormente allungata con un’altra anomalia. Il presidente del Senato, convinto che il suo compito primario fosse di verificare chi è a favore e chi contro una nuova legge elettorale, si è sentito in dovere di interpellare non solo i partiti presenti in Parlamento, come vuole la Costituzione, ma anche le parti sociali (sindacati, Confindustria e altre organizzazioni), che, con ciò che prescrive la Costituzione in questo caso, c’entrano come i cavoli a merenda. Quarta anomalia. Poichè il Parlamento si è spaccato in due, da una parte il centrodestra, che vuole elezioni immediate, e dall’altra il centrosinistra, che vorrebbe andarci con una nuova legge elettorale, ora c’è chi, nel centrosinistra, altra anomalia, pensa di fare ricorso alla Corte costituzionale contro la legge elettorale vigente, con la quale peraltro il centrosinistra ha vinto le ultime elezioni, se si andasse alle urne con questa stessa legge. Quinta anomalia. Lo scioglimento delle Camere e l’indizione di nuove elezioni si sta trasformando in una “partita per furbi”, in una questione da azzeccagarbugli, che sta mettendo in ombra un fatto ben più grave: che l’Italia è sull’orlo di un colpo di Stato. Tale, infatti, sarebbe una soluzione pasticciata che evitasse le nuove elezioni se in Parlamento, e solo in Parlamento, non fosse possibile far nascere un nuovo governo.
A questo punto, fare il tifo per il centrodestra che, certo di vincerle, vuole andare subito a elezioni, o fare il tifo per il centrosinistra che è altrettanto certo di perderle, vuole prendere tempo, cercare di rinviarle almeno di un anno nella speranza di logorare gli avversari , non ha più alcun senso. In gioco non è, infatti, la vittoria dell’uno e la sconfitta del secondo. In gioco è la stessa democrazia italiana. Un qualsiasi esito del braccio di ferro che non rispettasse il dettato costituzionale, se non è possibile fare un altro governo si sciolgono le Camere e si dà la parola agli elettori, sarebbe un golpe. è dunque, questo e solo questo lo spazio di manovra di cui ha potuto materialmente disporre il presidente del Senato nel corso della sue consultazioni e sarà soprattutto questa e solo questa la risposta che egli dovrà dare al presidente della Repubblica al termine del suo mandato esplorativo. O gli dirà che può fare il governo e si presenterà davanti al Parlamento per ottenerne la fiducia, o dirà che non è in grado di farlo e il presidente della Repubblica dovrà, di conseguenza, sciogliere le Camere e indire nuove elezioni. Una soluzione diversa non è possibile.
Personalmente, sono dell’opinione che sia il centrodestra sia il centrosinistra dovrebbero smetterla di considerare legittime le elezioni solo quando le vincono loro. Ma questo è un altro discorso. Personalmente, e chi mi segue sia sul Corriere della Sera sia sul Corriere del Ticino lo constata a ogni mio articolo, sono anche dell’opinione che l’Italia non sia una democrazia liberale e abbia anche poche probabilità di diventarlo. Per vent’anni è stata fascista, per cinquanta ha avuto il più forte Partito comunista dell’Occidente, negli ultimi sedici è stata giustizialista. Come è possibile che un Paese la cui cultura politica è stata per ottantasei anni totalitaria diventi un Paese di democrazia liberale ? Triste, ma vero.

esplorator contento
00martedì 5 febbraio 2008 09:18


Un giornalista dovrebbe spiegare e divulgare, semplificando, le cose difficili.
Ostellino "il sofista", invece, parlando di anomalia dell'anomalia nell'anomalia
riesce a complicare un concetto semplice:
la legge elettorale vigente è buona per determinare il vincitore delle elezioni ma non a farlo governare.
Per me il problema è chiaro, com'è chiaro ad entrambe le coalizioni. [SM=x41054]










les.paul
00martedì 5 febbraio 2008 16:13
Re:
Ciao. Be' questa volta, in effetti, Ostellino si è fatto un po' prendere la mano. Ma non troppo. Comunque, tornando al punto, chi è che dice che questa legge non buona per far governare il Paese? Lo è stata per il ministero Prodi. Ma la colpa era della legge o di qualcos' altro?

A mio modo di vedere, la causa non era la legge ma l' estrema eterogeneità della coalizione. Cosa che non dovrebbe ripetersi con un sempre più probabile ritorno del Cav al potere. Certo AN e Lega seguono obiettivi molto spesso non sincronici ma, mi pare, che queste differenze siano risibili in confronto a quelle che si incontrano tra un Mastella ed un Diliberto o tra un Dini ed un Pecorario Scanio. E che dire di un partito, il PD dove albergano nello stesso loft, una Binetti ed una Finocchiaro.

Visto come stanno le cose meglio votare subito e poi pensare con calma ad un nuovo sistema istituzionale e non solo ad una nuova legge. E poi sono curioso di vedere il Cav all' opera. [SM=x41062]












Ale.rolandgilead
00martedì 5 febbraio 2008 16:41
Re: Re:
les.paul, 05/02/2008 16.13:

Comunque, tornando al punto, chi è che dice che questa legge non buona per far governare il Paese? [SM=x41062]



Calderoli. [SM=x41054]

bartantero
00martedì 5 febbraio 2008 17:49
Mi trovo totalmente d'accordo con Paolo!
London dude
00martedì 5 febbraio 2008 17:57
E' una legge valida per coalizioni coese ed omogenee.
In questo campo nessuno e' perfetto ma la destra e' sicuramente piu' coesa ed omogenea della sinistra e questo dovrebbe favorirla in caso di risultato elettorale sufficientemente netto.
alberto-66
00martedì 5 febbraio 2008 18:12
Re:
esplorator contento, 2/5/2008 9:18 AM:



Un giornalista dovrebbe spiegare e divulgare, semplificando, le cose difficili.
Ostellino "il sofista", invece, parlando di anomalia dell'anomalia nell'anomalia
riesce a complicare un concetto semplice:
la legge elettorale vigente è buona per determinare il vincitore delle elezioni ma non a farlo governare.
Per me il problema è chiaro, com'è chiaro ad entrambe le coalizioni. [SM=x41054]

non è un problema di legge elettorale

con la precedente legge elettorale, se non sbaglio il cosidetto "mattarellum", la sinistra aveva vinto le elezioni con lo stesso Prodi e con la stessa accozzaglia di partiti e partitini....

il risultato è che poi in 5 anni si sono alternati Prodi, D'Alema e Dini .. alla faccia della stabilità

sempre con il "mattarellum" Berlusconi ha governato 5 anni

il problema è delle coesione e della condivisione delle idee delle due coalizioni: indubbiamente la destra (nonostanti i litigi anche recenti dei quali nessuno fa più menzione) sembra presentarsi sempre più coesa della sinistra

vediamo adesso se la svolta di Veltroni che vuole presentarsi da solo porterà a qualcosa di buono

IMHO ovviamente


ciao [SM=x41062]

alberto











Ale.rolandgilead
00martedì 5 febbraio 2008 19:15
Re:
London dude, 05/02/2008 17.57:

E' una legge valida per coalizioni coese ed omogenee.
In questo campo nessuno e' perfetto ma la destra e' sicuramente piu' coesa ed omogenea della sinistra e questo dovrebbe favorirla in caso di risultato elettorale sufficientemente netto.



Era proprio il motivo per cui fu creata.
Triskyus
00mercoledì 6 febbraio 2008 08:17
Re:
esplorator contento, 05/02/2008 9.18:



Un giornalista dovrebbe spiegare e divulgare, semplificando, le cose difficili.
[SM=x41054]




a me è risultato molto chiaro, non ho trovato nulla di difficile comprensione...


esplorator contento
00mercoledì 6 febbraio 2008 09:36


D'accordo,
facciamo che alla destra vada bene questa legge e che il
problema è solo della coalizione di sinistra, che ci faceva Berlusconi
al tavolo con Veltroni poco prima che si scatenasse Clemente "lancia-siluri" Mastella? [SM=x41054]


London dude
00mercoledì 6 febbraio 2008 10:19
esplorator contento, 06/02/2008 09:36:


.......che ci faceva Berlusconi
al tavolo con Veltroni poco prima che si scatenasse Clemente "lancia-siluri" Mastella?



Divide et impera.


Ale.rolandgilead
00mercoledì 6 febbraio 2008 15:39
Per noi ormai "posteri"... [SM=x1418637]

esplorator contento
00mercoledì 6 febbraio 2008 15:46
Re:
London dude, 06/02/2008 10.19:



Divide et impera.






Sarebbe una spiegazione se non fosse che stava sfracellando
la sua stessa casa. [SM=x41055]





BlekMacigno
00mercoledì 6 febbraio 2008 23:43
Mah...

io ho comprato un grosso pacco di pop-corn al burro e ho uno spettacolo davanti con durata variabile da pochi mesi a 5 anni.

Mi metto comodo. Una mano ai pop-corn e una alla birra gelata. Al massimo ruttero'.





London dude
00mercoledì 6 febbraio 2008 23:46
esplorator contento, 06/02/2008 15.46:


Sarebbe una spiegazione se non fosse che stava sfracellando
la sua stessa casa. [SM=x41055]


Davvero credi che Bossi e Fini facessero sul serio? Stiamo parlando di vecchie volpi, mica di mozzarellari dell'ultimora come Ualter.........


esplorator contento
00giovedì 7 febbraio 2008 15:56
Re:
London dude, 06/02/2008 23.46:


Davvero credi che Bossi e Fini facessero sul serio? Stiamo parlando di vecchie volpi, mica di mozzarellari dell'ultimora come Ualter.........






Vabbè, se dobbiamo interpretare le intenzioni facciamo notte....
secondo me neanche a Silvietto questa legge piace...diciamo perchè
gli lega le mani.

Quasi quasi, a questo giro, chiedo a BlekMacigno se c'è un posto
libero e comodo anche per me. [SM=x41047]





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