Deiezioni politicamente corrette

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Juan Galvez
00venerdì 6 dicembre 2019 17:03
Carlo Maria
00sabato 7 dicembre 2019 00:21
Peccato. Fa imprecare, questa roba. Jared Harris è un grande attore, ammirato in Mad Man, The Terror, Chernobyl e in molto altro ancora. Ma poi leggi che hanno trasformato Salvor Hardin in una donna e bestemmi quattro quinti del creato.
Juan Galvez
00sabato 7 dicembre 2019 10:43
Carlo Maria, 07/12/2019 00.21:

Peccato. Fa imprecare, questa roba. Jared Harris è un grande attore, ammirato in Mad Man, The Terror, Chernobyl e in molto altro ancora. Ma poi leggi che hanno trasformato Salvor Hardin in una donna e bestemmi quattro quinti del creato.

E ancora non sappiamo "cosa" saranno Hober Mallow, Bel Riose, il Mulo...

V.
Carlo Maria
00sabato 7 dicembre 2019 11:10
Re:
Juan Galvez, 07/12/2019 10.43:

E ancora non sappiamo "cosa" saranno Hober Mallow, Bel Riose, il Mulo...

V.




Non leggo la trilogia da tanto e alcuni personaggi li ho abbastanza domenticati. Non certo il Mulo, ovviamente. Però Salvor Hardin era una mia passione e mi fa girare le palle fortissimamente.
Juan Galvez
00sabato 7 dicembre 2019 13:41
Re: Re:
Carlo Maria, 07/12/2019 11.10:




Non leggo la trilogia da tanto e alcuni personaggi li ho abbastanza domenticati. Non certo il Mulo, ovviamente. Però Salvor Hardin era una mia passione e mi fa girare le palle fortissimamente.

Spero che questa immonda cacata non veda la luce.

V.
Juan Galvez
00venerdì 3 gennaio 2020 17:27
Vecchie storie che non vedremo più

The Life and Times of Captian Marvel.

V.
Sashimi
00venerdì 3 gennaio 2020 19:54
Re: Vecchie storie che non vedremo più
Nulla di nuovo, purtroppo, però che tristezza infinita...

Mi domando quali classici letterari sopravviveranno a questa continua ansia censoria. O alle censure parziali che sono anche peggio, perché più sottili.

S.
Juan Galvez
00venerdì 3 gennaio 2020 20:20
Re: Re: Vecchie storie che non vedremo più
Sashimi, 03/01/2020 19.54:

Nulla di nuovo, purtroppo, però che tristezza infinita...

Mi domando quali classici letterari sopravviveranno a questa continua ansia censoria. O alle censure parziali che sono anche peggio, perché più sottili.

S.

Vero, quelle impercettibili variazioni che NON lasciano tutto inalterato.

V.


Juan Galvez
00mercoledì 15 gennaio 2020 14:24
Incubi concentrazionarii venduti per utopiche Shangri-la

Il muro dentro Spacciato per muro fuori.

V.
Juan Galvez
00venerdì 24 gennaio 2020 14:54
Per servirmi meglio, merde



V.
Juan Galvez
00mercoledì 29 gennaio 2020 17:17
rimatt1
00giovedì 30 gennaio 2020 09:18
Non se ne viene fuori, eh?
Juan Galvez
00giovedì 30 gennaio 2020 09:21
rimatt1, 30/01/2020 09.18:

Non se ne viene fuori, eh?

No, ormai è una corsa alla destrutturazione della civiltà occidentale.

V.
Juan Galvez
00mercoledì 22 luglio 2020 13:53
Juan Galvez
00mercoledì 22 luglio 2020 13:59
Il deiettore sbaglia presidio medico

Servirà il Luan.

Sashimi
00mercoledì 22 luglio 2020 14:41

Qualcuno ci aveva pensato anni fa, anche perché la questione non è nata oggi... Dato la bio del personaggio, il nome sarebbe quantomai appropriato alla piega che infine tutta la situazione ha preso.


Juan Galvez
00mercoledì 22 luglio 2020 14:47
Re:
Sashimi, 22/07/2020 14:41:


Qualcuno ci aveva pensato anni fa, anche perché la questione non è nata oggi... Dato la bio del personaggio, il nome sarebbe quantomai appropriato alla piega che infine tutta la situazione ha preso.




Definitivo!

Juan Galvez
00mercoledì 22 luglio 2020 15:28
Il crollo della civiltà occidentale

Può sembrare un tema secondario, o anche folkloristico, ma la follia revisionista innescata dal politicamente corretto non è né secondaria né folkloristica: una civiltà è tale (anche) perché (si) riconosce (in) una serie di simboli, di narrazioni - di mitologie se vogliamo - fondanti e condivise; se tali simboli, narrazioni e mitologie vengono furiosamente e scriteriatamente aggredite (tanto più dai membri di quella civiltà) quella civiltà entra in crisi identitaria, tanto più profonda quanto più a fondo si spinge il gioco al massacro. Naturalmente nessuna di tali istanze è o deve essere considerata sacra a prescindere e ognuna può essere sottoposta correttamente a revisione critica e storica. Tuttavia, una cosa è una critica fondata su una corretta esegesi storica, culturale, sociologica, filosofica che serva a comprendere meglio e in modo più completo un fenomeno, una figura storica o un movimento culturale; e ben altra cosa il delirio schizotipico di cui sono preda larghi settori di umanità occidentale brutalmente manipolati dalla moda religiosa della correttezza politica e che paiono comportarsi come ordinati soldatini di un esercito demente e votato al suicidio.

Per adesso tutto ciò è evidente soprattutto negli Stati Uniti, ma gli States, in quanto centro dell'impero attuale anticipano generalmente gli accadimenti del pur complesso e variegato oikoumene occidentale.

L'articolo, per altro brevissimo, potrebbe non essere consultabile, per cui oltre a linkarlo lo copio e incollo dal sito.

Caghiamo in testa anche a John Muir - Ovvero: Liberal, progressive — and racist? The Sierra Club faces its white-supremacist history.

The group is speaking out against John Muir, its founder and an environmental icon who fought to preserve nature and disparaged African Americans and Native Americans

No one is more important to the history of environmental conservation than John Muir — the “wilderness prophet,” “patron saint of the American wilderness,” and “father of the national parks” who founded the nation’s oldest conservation organization, the Sierra Club. But on Wednesday, citing the current racial reckoning, the group announced it will end its blind reverence to a figure who was also racist.

As Confederate statues fall across the country, the club’s leadership said in an early morning post on its website, “It’s time to take down some of our own monuments, starting with some truth-telling about the Sierra Club’s early history.” Muir, who fought to preserve Yosemite Valley and Sequoia National Forest, once referred to African Americans as lazy “Sambos,” a racist pejorative that many black people consider to be even more offensive than the n-word.

While recounting a legendary walk from the Midwest to the Gulf of Mexico, Muir described Native Americans he encountered as “dirty.”
Sashimi
00mercoledì 22 luglio 2020 17:04
Re: Il crollo della civiltà occidentale

Indeed.

Il discorso sarebbe lungo e compliqué, ma credo sia evidente anche al più ripetente degli osservatori geopolitici come l'autodistruzione culturale di una (su tre, o su due e 1/2) variante dominante del capitalismo non possa che fare il gioco delle altre due (una e 1/2) varianti dominanti...

[posto che non esistano alternative fattuali al suddetto capitalismo, ma appunto solo varianti di esso].

Per altro, il suddetto osservatore potrebbe anche notare come tutto questo -pur alternando da almeno tre decenni fasi di larvata latenza a fasi di esiziale espressione - assuma magicamente più concreta consistenza in prossimità, e nel pieno, di un periodo elettorale.

Se poi dovesse prevalere la parte Giusta, l'osservatore potrebbe addirittura notare un successivo, rapido acquietarsi degli animi (certificato dai media) e l'inizio di un periodo di rinnovata concordia, che qualcuno si spingerebbe a chiamare di Rinascita.

Per un po'.

Finché.

Finche come già altre volte in passato la Reazione, cui l'attuale fase di Azione costituirebbe un calibrato e necessario prodromo, arriverebbe a continuare e (forse) completare -cambiandola di segno- l'opera culturalmente distruttiva con mezzi mediamente (ancor) più grezzi. Reazione cavalcata, qui sta l'ironia, nello stesso identico modo dell'Azione. E forse esattamente dagli stessi.


Ma sono tutte solo ipotesi prive di sfumature; e per giunta, di un osservatore ripetente.

S.
Juan Galvez
00mercoledì 22 luglio 2020 17:16
La distruzione dell'identità e la costruzione del senso di colpa sono giochi comunque pericolosi, e dal punto di vista culturale giochi comunque perdenti.
Sashimi
00mercoledì 22 luglio 2020 17:51
Terribilmente pericolosi. Si aggiunge il sempiterno mito della distruzione creativa e creatrice, per cui distruggere tutto e (eventualmente) riscostruire è sempre meglio di conservare e imparare, specie dalle cose che non piacciono.

E dunque il Nuovo e le Riforme sono sempre meglio del "non fare nulla", anche quando palesemente portano al regresso. Ma intanto ci si guadagna nel breve (potere, prebende, posti al sole) e in futuro si vedrà: abbiamo ricette magiche per tutte le evenienze.

S.


Juan Galvez
00mercoledì 22 luglio 2020 17:59
Re:
Sashimi, 22/07/2020 17:51:

Terribilmente pericolosi. Si aggiunge il sempiterno mito della distruzione creativa e creatrice, per cui distruggere tutto e (eventualmente) riscostruire è sempre meglio di conservare e imparare, specie dalle cose che non piacciono.

E dunque il Nuovo e le Riforme sono sempre meglio del "non fare nulla", anche quando palesemente portano al regresso. Ma intanto ci si guadagna nel breve (potere, prebende, posti al sole) e in futuro si vedrà: abbiamo ricette magiche per tutte le evenienze.

S.



Il contrario del luddismo, e ovviamente peggiore di esso perché oscurando il passato inevitabilmente si crea un futuro asfittico, imbelle e inconsapevole di sé.


Sashimi
00lunedì 9 novembre 2020 00:16
Re: Possano essi morire male, tra atroci sofferenze

"Michael Douglas si scusa: si è reso conto che il suo ritratto di Gordon Gekko potrebbe ferire molte persone avide e arriviste - ma a tutte le edizioni del film d'ora in poi verrà premesso un avviso che spiegherà che non è vero che i finanzieri di Wall Street sono tutti avidi e arrivisti, è solo che nello scorso millennio i cineasti erano dei grezzoni che non badavano ai sentimenti della gente".


rimatt1
00lunedì 9 novembre 2020 08:25
Fa il paio con l'attrice (di cui non ricordo il nome) che si è pubblicamente scusata perché nel recente passato, in un cartone animato, aveva doppiato un personaggio di un'altra etnia (mi pare vietnamita) pur essendo lei bianca.
Juan Galvez
00lunedì 9 novembre 2020 09:01
Re:
rimatt1, 09/11/2020 08:25:

Fa il paio con l'attrice (di cui non ricordo il nome) che si è pubblicamente scusata perché nel recente passato, in un cartone animato, aveva doppiato un personaggio di un'altra etnia (mi pare vietnamita) pur essendo lei bianca.

Massì, tanto ormai la follia ha vinto.


Juan Galvez
00lunedì 9 novembre 2020 09:01
Re: Re: Possano essi morire male, tra atroci sofferenze
Sashimi, 09/11/2020 00:16:


"Michael Douglas si scusa: si è reso conto che il suo ritratto di Gordon Gekko potrebbe ferire molte persone avide e arriviste - ma a tutte le edizioni del film d'ora in poi verrà premesso un avviso che spiegherà che non è vero che i finanzieri di Wall Street sono tutti avidi e arrivisti, è solo che nello scorso millennio i cineasti erano dei grezzoni che non badavano ai sentimenti della gente".



'Stardi.


Carlo Maria
00lunedì 9 novembre 2020 09:10
Re: Re: Possano essi morire male, tra atroci sofferenze
Sashimi, 09/11/2020 00:16:


"Michael Douglas si scusa: si è reso conto che il suo ritratto di Gordon Gekko potrebbe ferire molte persone avide e arriviste - ma a tutte le edizioni del film d'ora in poi verrà premesso un avviso che spiegherà che non è vero che i finanzieri di Wall Street sono tutti avidi e arrivisti, è solo che nello scorso millennio i cineasti erano dei grezzoni che non badavano ai sentimenti della gente".






Ma sul serio o è ironia sul periodo? Perché ormai non distinguo più la realtà dalla finzione...
Diversi si piegano a scusarsi per non avere la carriera stroncata, secondo me... ormai è un attimo.
Juan Galvez
00lunedì 9 novembre 2020 10:00
Re: Re: Re: Possano essi morire male, tra atroci sofferenze
Carlo Maria, 09/11/2020 09:10:




Ma sul serio o è ironia sul periodo? Perché ormai non distinguo più la realtà dalla finzione...
Diversi si piegano a scusarsi per non avere la carriera stroncata, secondo me... ormai è un attimo.

[SM=x75035] [SM=x75035]


Juan Galvez
00lunedì 9 novembre 2020 10:30
Cose oggi impossibili



(prima o poi gliene chiederanno conto)
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