Danilo realizza il suo sogno. Sordomuto e calciatore

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vanni-merlin
00mercoledì 29 marzo 2006 22:49
Danilo realizza il suo sogno
Sordomuto e calciatore


Il Palestra, squadra di seconda divisione del campionato paulista, ha tesserato il giovane attaccante brasiliano. Dopo un periodo di ambientamento, ora comunica tranquillamente coi compagni e l'allenatore. L'orgoglio della madre: ''Una emozione indescrivibile''

di Federico Sala
RIO DE JANEIRO - Un brasiliano di 19 anni, sordomuto dalla nascita, ha realizzato il suo più grande sogno, ovvero quello di diventare calciatore professionista. Stiamo parlando di Danilo Nogueira do Santos, attaccante, che ha strappato il suo primo contratto con il Palestra, squadra di seconda divisione del campionato paulista.

Si tratta del primo calciatore professionista sordomuto della storia. E non è certo stato un gesto di compassione quello che ha convinto il Palestra, bensì le doti da vero bomber che Danilo ha dimostrato di avere sin dall'età di 12 anni e successivamente nel football amatoriale, dove è stato anche capocannoniere.

Danilo ha solo il 30% di capacità in uno dei canali auditivi e riesce ad ascoltare a malapena una musica al volume massimo, ma assicura di saper distinguere benissimo il fischio dell'arbitro. Anche un compagno di squadra conferma: "Stavo per fare un cross e, d'istinto, devo avergli detto qualcosa: è impressionante come mi abbia capito subito, pur non potendo sentire la mia voce".

La maggior fatica per il ragazzo, resta la comunicazione con il resto dei suoi compagni di squadra. "La maggiore difficoltà - spiega - è essere capito. Ma i miei nuovi amici mi hanno accolto benissimo, il mio handicap non è stato visto come un problema, anzi sono stato trattato normalmente".

Wagner do Santos, allenatore del Palestra ed ex laterale sinistro del prestigioso Palmeiras, ammette che all'inizio il rapporto con Danilo è stato complicato, ma che ora l'adattamento è quasi completo. "All'inizio non è stato facile, non mi era mai capitata un'esperienza del genere - racconta l'allenatore, che spiega gli schemi di gioco a Danilo tramite una lavagna -. Poi, piano piano, stando vicino al ragazzo e facendomi consigliare da sua madre, sono riuscito ad entrare nel suo mondo e ad adattarmi. E' intelligente e il gruppo lo ha accettato alla grande".

Maria da Gloria, la madre di Danilo, è molto orgogliosa del figlio: "E' un'emozione indescrivibile: quello che una madre chiede per il proprio figlio è che realizzi il suo sogno e Danilo ce l'ha fatta!". Fondamentale è stato l'aiuto della signora Maria e anche Danilo lo conferma: "E' la persona più importante del mondo, quella che più mi incentiva. E' grazie a lei se riesco a comunicare con gli altri, perché la maggioranza delle persone non capisce il linguaggio dei segni".

(28 mar 2006)



da: www.kataweb.it/sport/sportdetail.jsp?extra=true&idCategory=5681&idContent=1370187&se...

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