Il film, premiato con il Leone d'argento, rivelazione al festival di Venezia ha battuto
candidati come "Il caimano". Il regista esulta: "Sono felice, intontito..."
Cinema, l'Italia agli Oscar
con "Nuovomondo" di Crialese
La saga sugli emigranti italiani ha convinto la commissione esaminatrice
Prossima tappa: cercare di entrare nella cinquina delle nomination
di CLAUDIA MORGOGLIONE
ROMA - Ambizioso, commovente quanto basta, un po' magico, universale nei contenuti (l'emigrazione), adorato dal pubblico dell'ultima Mostra di Venezia: sarà Nuovomondo di Emanuele Crialese, poetica saga su una famiglia siciliana di inizio Novecento, a rappresentare l'Italia nella corsa agli Oscar. Lo ha annunciato, questa mattina, la commissione di addetti ai lavori che, come ogni anno, decide quale pellicola di casa nostra concorrerà, nella gara per aggiudicarsi la preziosa statuetta (come migliore opera straniera).
E quest'anno, c'è da dire che la scelta non era affatto facile. Visto che film di qualità, e anche successi di pubblico, ce n'erano. A cominciare da Romanzo Criminale di Michele Placido, la cui candidatura, però, è stata ritirata last minute. E poi Il Caimano di Nanni Moretti e Il mio miglior nemico di Carlo Verdone. Alla fine, la scelta è caduta su Crialese. Il cui film è stato premiato, a furor di popolo, dalla giuria internazionale della Mostra di Venezia. Che ha addirittura creato, apposta per lui, ha un riconoscimento ex novo: quello del Leone d'argento "rivelazione".
Così adesso, dopo il podio in Laguna, arriva l'investitura per la corsa agli Oscar. Una doppia conferma di quanto di buono ha finora realizzato Crialese. Autore considerato già cult per il suo film precedente, Respiro: vincitore della Settimana della critica a Cannes, accolto con indifferenza in Italia, ma poi diventato un successo internazionale.
E' proprio questo exploit che ha permesso al regista (classe 1965) di dedicarsi alla realizzazione di Nuovomondo. Ovvero, della pellicola che comincia oggi, ufficialmente, la sua avventura da Oscar. Un percorso che avrà un passaggio fondamentale quando, a inizio 2007, verranno annunciate le nomination: solo allora potremo scoprire se il film made in Italy sarà stato inserito nella cinquina dei candidati al premio finale. Come successe, lo scorso anno, alla Bestia nel cuore di Cristina Comencini, che però non ottenne la vittoria finale.
Certo, almeno sulla carta, la pellicola di Crialese le chance di essere inserito tra i magnifici cinque ce l'ha: è comprensibile anche a un pubblico straniero, è una miscela convincente di realismo e magia (il che non guasta, in terra americana), ha scene di grande effetto visivo (come la partenza della nave di emigranti). Vedremo tra qualche mese se i giurati dell'Oscar condivideranno, o meno, queste considerazioni.
Chi invece già esulta, con quella spontaneità quasi eccessiva che lo caratterizza, è lui, Crialese: "Sono felice, intontito, non capisco cosa sta succedendo - dichiara, a caldo - ora forse mi prenderò una pausa. Credo comunque di aver fatto un buon film, ma soprattutto una storia che getta un ponte fra vecchio e nuovo mondo".
(2 ottobre 2006)
da:
www.repubblica.it/2006/10/sezioni/spettacoli_e_cultura/italia-oscar/italia-oscar/italia-os...