Cinema e fumetto per un secolo di storia comune

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
vanni-merlin
00sabato 27 maggio 2006 00:03
26 maggio 2006
Cinema e fumetto per un secolo di storia comune


di Giovanna Mancini


Secondo alcuni la contrapposizione è tra oggettività e soggettività: tra il verismo dell’immagine fotografica, alla base delle sequenze cinematografiche, e l’irreale (a tratti onirica) immobilità delle immagini dei comics.



Cinema e fumetto nascono quasi contemporaneamente, a fine Ottocento, e si sviluppano per oltre un secolo su canali separati ma comunicanti, influenzandosi e compenetrandosi continuamente senza tuttavia dare mai vita a un vero e proprio sodalizio. Ora sono le vignette a servirsi delle tecniche cinematografiche, ora (più spesso) è il grande schermo a ispirarsi a personaggi e sceneggiature già sperimentate con successo nelle strisce.
Alla storia e all’evoluzione di questo complicato rapporto è dedicata la mostra “Cinema Fumetto” che debutta domani al Mart di Rovereto (Trento), dove resterà fino al 17 settembre, per poi spostarsi a Carpi, Pordenone e Vicenza (dove si concluderà, nel maggio 2007).
Frutto di due anni di ricerca, l’allestimento ospita 120 tavole originali dei più celebri fumetti americani ed europei: 34 personaggi dei comics che sono diventati protagonisti del grande schermo, dagli inizi del Novecento a oggi, raccontati attraverso disegni degli autori, manifesti cinematografici, albi, libri e pubblicazioni, bozzetti, costumi di scena e filmati.
La nascita convenzionale di queste due forme espressive – accomunate dall’uso dell’immagine come mezzo di comunicazione – dista soltanto poche settimane: il dicembre 1895 per il cinema (con la prima proiezione pubblica dei fratelli Lumière a Parigi) e il febbraio 1896 per il fumetto (con la pubblicazione sul quotidiano New York World del personaggio The Yellow Kid di Richard Felton Outcault).
Le affinità tra le due arti sono evidenti: l’uso dell’immagine, come si è detto; l’immediatezza della fruizione da parte di un pubblico popolare (che ne decreta il rapido successo); la serialità e reiterazione di personaggi e situazioni; l’utilizzo (prima dell’introduzione del sonoro) di didascalie. E ancora: l’essere frutto, entrambe, dell’accostamento di immagini, sebbene proprio qui stia la loro differenza fondamentale. Se la pellicola si presenta come un fluire ininterrotto di fotogrammi, i fumetti nascono viceversa dalla giustapposizione “ellittica” delle scene, lasciando al lettore il compito di “riempire” con la propria fantasia il vuoto tra una vignetta e l’altra. In questo è la forza e il limite dell’arte a strisce: il ruolo attivo (e interattivo) che concede ai suoi fruitori, rispetto a quello, più passivo, degli spettatori.
In oltre cento anni di storia parallela, i comics hanno fornito all’industria del cinema (in particolare ai produttori di Hollywood) una miniera inesauribile di storie e personaggi: dai quadretti domestici di Arcibaldo e Petronilla alle fortunate serie di supereroi e di cow-boy. Eppure anche il cinema ha fatto la sua parte: in particolare negli ultimi 20-30 anni, i fumetti hanno attinto a piene mani ai piani sequenza e alle tecniche introdotte sul grande schermo, tanto che anche nelle strisce va scomparendo l’uso delle didascalie.
Non solo: se da un lato sono molti i registi che hanno dichiarato il loro debito all’arte del fumetto (da Sergei Eisenstein a Tim Burton, fino a Federico Fellini, che amava disegnare le proprie sceneggiature e affidò all’amico Milo Manara la rappresentazione in vignette di alcune sue idee non trasposte su pellicola), sono d’altro canto numerosi anche i cartoonist che – soprattutto negli ultimi decenni – si sono ispirati alle atmosfere, alle tecniche e al ritmo dei film, soprattutto noir, polizieschi, di avventura e di fantascienza. Ed è su questi filoni, in effetti, che la compenetrazione tra cinema e fumetti ha dato i frutti migliori e più abbondanti. Si pensi a Flash Gordon, Phantom, Superman, Batman, Hulk, l’Uomo Ragno, Tarzan, Dick Tracy, ma anche Tintin, Popeye, Lucky Luke e gli italiani Diabolik e Tex Willer.
Di questa osmosi continua dà conto la mostra di Rovereto, mentre, sempre in ambito di fumetti, si segnala in queste settimane un’altra esposizione, allestita alla Triennale di Milano fino al 3 settembre, “Fumetto International” (per informazioni: www.triennale.it)


“Cinema Fumetto. I personaggi dei comics sul grande schermo”,
al Mart Rovereto (Tn) dal 27 maggio al 17 settembre.
Orario: martedì, mercoledì, giovedì, sabato e domenica dalle 10 alle 18. Venerdì dalle 10 alle 21. Lunedì chiuso.
Biglietti: 8 euro (intero), 5 euro (ridotto).
Curatore: Roberto Festi.
Per informazioni: 0464/438887; www.mart.trento.it.




da: www.ilsole24ore.com/fc?cmd=art&codid=20.0.1914526351&chId=30&artType=Articolo&DocRulesVie...

Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 09:11.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com