Bersani lancia la sfida per la segreteria Pd

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princepsoptimus
00mercoledì 1 luglio 2009 23:18
ROMA - «Il Pd deve saldare la propria vocazione democratica all'economia e alla società. Deve rivolgersi all'arco di persone più ampio possibile ma, al contempo, non deve rinunciare alla vicinanza al mondo del lavoro. Deve essere un partito del lavoro che rivendica pari dignità e ruolo tanto al lavoro subordinato quanto a quello autonomo e imprenditoriale, al di là di ogni rendita». È il programma che Pierluigi Bersani annuncia al teatro Ambra Jovinelli di Roma nell'ufficializzare la sua candidatura a segretario del Pd. Un partito laico, quello pensato da Bersani, «che non relativizza le diverse opinioni al suo interno ma le distingue, le analizza e ne tiene conto nel momento della decisione. Un partito che difenda i diritti civili, a partire da quello relativo al fine vita, che non permetta al senatore Gasparri o a chiunque altro di decidere come devo morire. Un Pd improntato a un nuovo civismo, al quale ispirare i comportamenti di tutti a partire dalla sobrietà della politica».

ALLEANZE - Dunque, sintetizza il neocandidato, «un partito che guarda al futuro traendo forza dal proprio passato. Una forza politica che sappia proporre una propria idea di società sulla quale impostare una discussione con tutte le forze e le organizzazioni sociali». Il Pd di Bersani, assicura, «dice le stesse cose al Nord e al Sud del Paese e pensa a un modello parlamentare nazionalizzato, con un irrobustimento dei poteri del premier e del governo e un rafforzamento del ruolo di controllo del Parlamento». Ma l'ex ministro punta anche a rilanciare un sistema di alleanze perché «da soli non si può fare nulla». Già alle prossime elezioni regionali, dice Bersani, «andranno sperimentati larghi schieramenti di centrosinistra contro la destra». «Sono il candidato di nessuno che pensa ci sia bisogno di tutti» afferma poi. «Dobbiamo avere le idee chiare - sottolinea - perché io non credo a un partito post identitario. Senza identità riconoscibili ogni gesto mette un punto interrogativo su chi sei davvero e ti disarma verso una destra che sparge ideologie».

NUOVE GENERAZIONI - «Non c'è bisogno di inventarci una nuova generazione, bisogna solo aprire la strada - ribadisce - alle nuove generazioni che possano prendere in mano la discussione politica e misurarsi nelle funzioni di partito. È quello che mi impegno a fare a livello nazionale». Chi temeva un esordio all'insegna dell«appeasement» con chi lo ha criticato sul piano anagrafico, può essere rassicurato visto che va subito all'attacco di chi cerca di «mettere una patina di grigio sulla mia candidatura». Il nome, Debora Serracchiani, non lo pronuncia (e d'altronde ci pensano i suoi sostenitori a prenderla di mira per un'intervista a 'La Repubblica'.) ma distilla i termini in modo da far ben capire con chi ce l'ha: «Bisogna avanzare una piattaforma... dicono che questa parola non funzioni. Allora facciamo che dobbiamo dire qualche "cosuccia" per l'Italia». «Mi sono sempre preso la briga di voler cambiare qualcosa, ovunque sono stato non ho mai lasciato le cose come le ho trovate. - dice. - Questo per due motivi, semplici e banali: la terra gira tutti i giorni e questa società non mi piace per tutto. Quindi, parliamo di innovazione a chiacchiere? Allora io non partecipo. Se invece parliamo di fatti allora credo di avere qualcosa da dire». E da aspirante futuro leader del Pd, Bersani non dimentica una sua grande passione, la musica: «Siamo solo noi, come direbbe Vasco, a poter fare tutto questo».

fonte: Corriere.it

Che ne pensate di Bersani? Potrebbe essere l'homo novus del Pd?

DarkWalker
00giovedì 2 luglio 2009 08:49
bersani mi suscita molte simpatie, sia come persona, che come idee, che come ideologia. Però non credo possa veramente rinnovare qualcosa, sopratutto all'interno del partito.
Dall'altra parte, veltroni/franceschini/serracchiani etc...sì, rinnovano certo,garantiscono più dialogo con gli ex centristi, ma rendono il partito una istituzione a volte troppo all'acqua di rose
Pius Augustus
00giovedì 2 luglio 2009 10:24
è una persona seria, ma non riuscirà mai a galvanizzare la gente.
Armilio1
00giovedì 2 luglio 2009 11:23
Bhè, però forse la serietà e l'unica cosa che può renderci "diversi" da Berlusconi. Nel senso che non potendo competere con Berlusca sul suo piano, cioè sul piano dell'immagine, si deve puntare ad avere un leader che mostri serietà.

Sulla Seracchini, bhè...non basta avere 38 anni( giovane!?!) per essere nuova.
princepsoptimus
00giovedì 2 luglio 2009 11:53
la Serracchiani la odio... non so, mi pare sia un istinto naturale... proprio a pelle.

con questa sua aria di "io so tutto, l'IDV è un branco di qualunquisti...ecc..." cazzo, ma guarda che fai la politicante di un partito che è la brutta copia del partito azienda del nano... non è che hai scoperto la cura contro il cancro^^...

Bersani è una persona seria, onestissima (che di questi tempi...), molto pragmatica, però proprio per queste sue carateristiche è necessario che passi un altro bel pò di tempo prima che possa avere qualche speranza, non dico vincere^^, le elezioni... la maggioranza e più di italiani è ancora fortemente lontana dai valori di onestà, giustizia sociale, trasparenza, è ancorata purtroppo all'era berlusconiana delle mignotte, degli inciuci, del portafogli... basti pensare al consenso (non parlo della stima, che è invece calata di brutto)che il nano ancora dimostra di possedere, e, a parte casi eclatanti di contestazioni, il suo consenso è ancora percepibile tra la gente caprona e sodomizzata...

Ma è doveroso continuare a marciare in direzione ostinata e contraria rispetto alla grande maggioranza degli italiani. Per cui ben venga Bersani...
Armilio1
00giovedì 2 luglio 2009 12:12
Re:
princepsoptimus, 02/07/2009 11.53:

la Serracchiani la odio... non so, mi pare sia un istinto naturale... proprio a pelle.



Anchio! ^^

Ma io per motivi diversi, visto che sull'idv gli dò ragione: per come è diventata famosa e si è mostrata "nuova", cioè facendo un discorso pieno zeppo di ovvietà. Dopodichè, è stata presa sotto l'ala protettiva dei capi-corrente che, fiutata la cosa, gli han detto: "vai in europa e non rompere le palle, potrai tornarci utile un giorno". Il nuovo dev'essere veramente nuovo, non una ggiovane usata come ragazza-immagine dai vecchi e che parla come loro. Lei rappresenta l'essenza della parte peggiore del veltronismo. Ma vabbè, se potrà tornarci utile per ottenere voti, se riuscirà a sembrare nuova più degli altri solo perchè ha una bella frangetta, ben venga pure lei. Anche perchè 'poraccia, non ce l'ho proprio personalmente con lei. [SM=x751545]

Lux-86
00giovedì 2 luglio 2009 12:26

Ma io per motivi diversi, visto che sull'idv gli dò ragione: per come è diventata famosa e si è mostrata "nuova", cioè facendo un discorso pieno zeppo di ovvietà.



è questo il problema, la serrachiani dicendo delle ovvietà ha fatto il pieno di voti, significa che l'attuale classe dirigente del pd non è capace nemmeno di dire cose ovvie.
Armilio1
00giovedì 2 luglio 2009 13:02
Re:
Lux-86, 02/07/2009 12.26:


Ma io per motivi diversi, visto che sull'idv gli dò ragione: per come è diventata famosa e si è mostrata "nuova", cioè facendo un discorso pieno zeppo di ovvietà.



è questo il problema, la serrachiani dicendo delle ovvietà ha fatto il pieno di voti, significa che l'attuale classe dirigente del pd non è capace nemmeno di dire cose ovvie.



E' diventata famosa dicendo un sacco di cose ovvie sulla situazione del PD, cose che erano state già detto anche da personaggi illustri del pd.
DarkWalker
00giovedì 2 luglio 2009 15:43
Re: Re:
a me invece la serracchiani sta simpatica. anche se sta passando un messaggio per cui "è stata scelta perchè giovane. E' stata scelta perchè ha fatto casino". Punto. Secondo me al contrario ha fatto anche una buona campagna elettorale "porta a porta" -nel senso di tra la gente, non da vespa. Nei due dibattiti in cui l'ho seguita aveva la risposta pronta e se è vero che non dava chissà quali rivelazioni faceva una codsa che non molti nel pd sanno fare: dire la propria posizione o almeno quella del partito. Una linea.
E tutto sommato direi che ha funzionato. Cmq ha un buon back ground politico (ex FGC, non è certo una verginella della politica)e se ogni tanto risponde all'idv non è che faccia male.
Lux-86
00giovedì 2 luglio 2009 16:18
Re: Re:
Armilio1, 02/07/2009 13.02:



E' diventata famosa dicendo un sacco di cose ovvie sulla situazione del PD, cose che erano state già detto anche da personaggi illustri del pd.



non è vero, è andata davanti alla dirigenza e ha detto che il PD deve parlare con una voce sola e che chi vuole la dirigenza deve farsi avanti, ci sarà stato un motivo se è stata applaudita da tutta la sala. evidentemnete, anche se gli "illustri" (e protagonisti di decennali sconfitte) lo hanno detto nessuno li ascoltava, o nessuno ci credeva.
Armilio1
00giovedì 2 luglio 2009 17:10
Re: Re: Re:
Lux-86, 02/07/2009 16.18:



non è vero, è andata davanti alla dirigenza e ha detto che il PD deve parlare con una voce sola e che chi vuole la dirigenza deve farsi avanti, ci sarà stato un motivo se è stata applaudita da tutta la sala. evidentemnete, anche se gli "illustri" (e protagonisti di decennali sconfitte) lo hanno detto nessuno li ascoltava, o nessuno ci credeva.




Bhè senti, quante persone lo hanno detto? pure uno stupido riuscirebbe a capire una cosa del genere!

princepsoptimus
00giovedì 2 luglio 2009 21:47
Re: Re: Re:
DarkWalker, 02/07/2009 15.43:

a me invece la serracchiani sta simpatica. anche se sta passando un messaggio per cui "è stata scelta perchè giovane. E' stata scelta perchè ha fatto casino". Punto. Secondo me al contrario ha fatto anche una buona campagna elettorale "porta a porta" -nel senso di tra la gente, non da vespa. Nei due dibattiti in cui l'ho seguita aveva la risposta pronta e se è vero che non dava chissà quali rivelazioni faceva una codsa che non molti nel pd sanno fare: dire la propria posizione o almeno quella del partito. Una linea.
E tutto sommato direi che ha funzionato. Cmq ha un buon back ground politico (ex FGC, non è certo una verginella della politica)e se ogni tanto risponde all'idv non è che faccia male.




scusa... ma "FGC" sta per cosa...???? Spero non quello che penso io...
Armilio1
00giovedì 2 luglio 2009 22:23
Re: Re: Re: Re:
princepsoptimus, 02/07/2009 21.47:




scusa... ma "FGC" sta per cosa...???? Spero non quello che penso io...



Credo che tu abbia capito bene: probabilmente quando aveva la nostra età, intorno ai 18 anni.
Pilbur
00venerdì 3 luglio 2009 00:34
E' veramente bruttina questa Serracchiani....poi era pure nella Fgc....per giove

Vedremo se è una meteora o no
Lux-86
00venerdì 3 luglio 2009 07:51
Re:
Pilbur, 03/07/2009 0.34:

E' veramente bruttina questa Serracchiani....poi era pure nella Fgc....per giove



voi del pdl siete abituati al meglio, eh... solo puttane di prima scelta.


Scusate, sono stato via qualche giorno e temo di essermi perso qualche passaggio. da quando essere stati nella fgc è un disvalore per il pd? Sarebbe come se nel pdl guardassero male gente che era in forza italia [SM=x751605]
princepsoptimus
00venerdì 3 luglio 2009 10:19
lux, ma tu per fgc cosa intendi???

Forse tu e Dark intendete FGCI (Federazione giovanile comunisti italiani), mentre FGC, almeno su internet, sta per Fasci Giovanili di Combattimento, da qui l'annoso equivoco forse...^^

Attenzione agli acronimi...
Armilio1
00venerdì 3 luglio 2009 11:00
Intanto poverina, la Serrachini viene scaricata da una parte della nomenklatura con la stessa velocità con cui era stata messo sotto la loro ala protettiva:

www.corriere.it/politica/09_luglio_03/battista_serracchiani_pd_cfaff914-678f-11de-8836-00144f02aa...

Anche se, in effetti, in parte concordo con Bersani: non c'è bisogno di una nuova generazione inventata dai vecchi,c'è bisogno di una nuova generazione che, lasciata libera, venga su da sola, se ne è capace, attraverso la meritocrazia. Peccato che anche loro avevano "inventato" la nuova generazione, con la Serrachini...o almeno, la dirigenza in generale, non sò lui.
-Giona-
00venerdì 3 luglio 2009 11:24
Re:
Armilio1, 03/07/2009 11.00:

Intanto poverina, la Serrachini viene scaricata da una parte della nomenklatura con la stessa velocità con cui era stata messo sotto la loro ala protettiva:

www.corriere.it/politica/09_luglio_03/battista_serracchiani_pd_cfaff914-678f-11de-8836-00144f02aa...

Anche se, in effetti, in parte concordo con Bersani: non c'è bisogno di una nuova generazione inventata dai vecchi,c'è bisogno di una nuova generazione che, lasciata libera, venga su da sola, se ne è capace, attraverso la meritocrazia. Peccato che anche loro avevano "inventato" la nuova generazione, con la Serrachini...o almeno, la dirigenza in generale, non sò lui.



Beh, ma questo è logico, anche se tristissimo: i "giovani" fanno comodo ai "vecchi" per darsi un'aria di modernità, a patto che siano fedeli alle loro direttive. Se si mettono apertamente contro di loro, vengono falciati via. Si è visto molte volte: nel 1988 il 44enne Goria silurato da capo del governo per far posto al 62enne De Mita, nel 1990 Leoluca Orlando scaricato dalla DC nel 1990 quando intendeva fare piazza pulita delle infiltrazioni a Palermo, nel 1996-99 la Pivetti e Comino espulsi dalla Lega per aver criticato la linea di Bossi.
Per quanto riguarda Bersani: essendo stato ministro in emntrambi i governi Prodi, non è proprio un "homo novus".
È sicuramente persona competente e seria: non arrivo a dire che la "serietà" sia un valore sottratto presso l'elettorato, poiché nel 2006 Prodi aveva tra i suoi slogan "la serietà al governo". Il suo governo perse molti consensi perché questo slogan gli si era ritorto contro come un boomerang, per via delle continue beghe interne al governo e dei cambi di direzione di molti provvedimenti che erano apparsi come dettati dall'estrema sinistra. D'altronde Prodi, rispetto a Bersani, aveva anche un certo calore umano, da bonaccione, che poteva contribuire a dargli un'aria simpatica. Cosa che manca a Bersani, che invece ha sempre un'espressione seriosa, quasi arcigna.
In un sistema in cui l'immagine ha sempre più imortanza, questo potrebbe nuocergli, come nocque a Nixon contro Kennedy nel 1960.
princepsoptimus
00venerdì 3 luglio 2009 11:34
non sono d'accordo con l'articolo del corriere...

a me non sembra che la Serracchiani sia poi tutta questa "fresca energia" e "schiettezza"...

anzi, le sue logiche di partito e di presunto rinnovamento sembrano provenire direttamente dalla vecchia dirigenza...
Armilio1
00venerdì 3 luglio 2009 12:06
Re: Re:
-Giona-, 03/07/2009 11.24:



Beh, ma questo è logico, anche se tristissimo: i "giovani" fanno comodo ai "vecchi" per darsi un'aria di modernità, a patto che siano fedeli alle loro direttive. Se si mettono apertamente contro di loro, vengono falciati via. Si è visto molte volte: nel 1988 il 44enne Goria silurato da capo del governo per far posto al 62enne De Mita, nel 1990 Leoluca Orlando scaricato dalla DC nel 1990 quando intendeva fare piazza pulita delle infiltrazioni a Palermo, nel 1996-99 la Pivetti e Comino espulsi dalla Lega per aver criticato la linea di Bossi.



Questo dicevo, e non è una cosa logica, non dovrebbe esserlo. Lo è in Italia, e per questo non urlo di gioia appena vedo una 40enne che diventa famosa.

@Principe: Su questo c'è un articoletto de "il riformista"...

www.ilriformista.it/stories/Italia/70765/


Armilio1
00venerdì 3 luglio 2009 14:36
Posto un altro articolo de il riformista, di Polito, che quoto, sopratutto sul piano sbagliato su cui si sta svolgendo la discussione...si vede che in Italia non ce la facciamo proprio a fare delle primarie di partito come si deve:

www.ilriformista.it/stories/Italia/70864/

Il fascino sottile della scissione
di Antonio Polito
La battaglia interna al Pd


Con la discesa in campo degli strateghi - ieri Veltroni, domenica D'Alema - i due campi di Agramante della battaglia interna del Pd sono schierati. Non c'è rimasta molta terra di mezzo, e il terzo uomo latita non solo per mancanza di coraggio, ma anche di spazio politico. Già così, sarà uno scontro sanguinoso. Qualcuno pensa che lo sarà anche troppo.

In ogni caso sarà troppo lungo. Quattro mesi così ucciderebbero un bue. Quattro mesi in cui i capi del Pd saranno chiamati in tv per parlar male l'uno dell'altro, più che per parlar male dell'avversario politico. Si fanno spesso paragoni con le primarie americane: lì lo scontro ha fatto bene al partito democratico, si dice. Ma la sfida tra Obama e Hillary era innanzitutto un attacco congiunto a Bush. Si sceglieva chi poteva batterlo meglio. Al centro c'entra la sorte degli Stati Uniti. Qui al centro sembra essere solo la sorte del Pd.
Per questo mi ha molto colpito l'uscita della Serracchiani. Non tanto perché definisce Franceschini simpatico, Bersani vetusto, e D'Alema il male assoluto. De gustibus. Mi ha colpito perché rivela, con l'ingenuità della neofita, il veleno che si è introdotto nel corpo del Pd. È il «noi» contro «loro». La separazione antropologica. Noi il Pd, gli altri no. Cadono così le ragioni stesse dello stare insieme in un partito. Quel minimo di solidarietà che non confonde mai l'avversario esterno con l'avversario interno. Quello stile che impedì sempre a Hillary di attaccare Obama perché nero e a Obama di attaccare Hillary perché moglie cornuta di Bill. Chi negli staff vi fece allusione, dovette anzi dimettersi.
Qui invece Franceschini non ha preso le distanze dalla Serracchiani. E Veltroni l'ha anzi apertamente difesa. E con buone ragioni. La giovane Debora, infatti, non ha fatto altro che ripetere il discorso del «chi c'era prima»: ha solo aggiunto nome e cognome. E, soprattutto, ha evocato la speranza vera del suo campo, che a mio parere è anche il rischio maggiore che corre oggi il Pd: lo scenario dei due vincitori. Uno che vince adesso, e un altro che vincerà un giorno.

Mi spiego. La Serracchiani dice: noi potremo perdere la battaglia tra gli iscritti, ma contiamo di vincere quella tra gli elettori. Il doppio meccanismo congressuale lo consente. L'idea su cui si fonda questo schema è che c'è un partito in mano agli apparati, ai burocrati, alle clientele, nel corpo del quale è difficile vincere per dei veri innovatori. Ma lì fuori, nella società civile, si può vincere se si denuncia quanto schifo faccia questo partito. Per questo l'affondo di Debora non è casuale e non è stato isolato. Fu con queste stesse motivazioni che Veltroni si dimise ed è tornato ieri in campo.

Ma se il Partito democratico è quello che dicono Veltroni, Franceschini, Fioroni e Serracchiani, vuol dire che è un partito da buttare. E che quando vinceranno loro, lo butteranno. Ora, è difficile immaginare un Pd che esca più unito da uno scontro su queste basi. Anzi, è più facile immaginare che questa sia la ricetta per una scissione. Soprattutto, è difficile immaginare che la campagna congressuale possa così diventare un grande spot a favore del Pd e contro Berlusconi, come fu lo scontro tra Obama e Hillary contro Bush.
Il difetto di questo approccio è che rende irrilevante la discussione di linea politica, di idee, di alleanze. Niente conta davvero, se non rifare il Pd; o meglio, restituire il marchio ai legittimi proprietari (che, tra l'altro, l'hanno gestito fino dal primo giorno). Ciò che è importante è proseguire quel processo introverso di continue rifondazioni che continua da quando è morto il Pci. In questo senso lo scontro tra Franceschini e Bersani rischia davvero di ripetere quello tra Veltroni e D'Alema di quindici anni fa.
Anche allora, nell'incertezza, si fecero votare prima i fax e poi i dirigenti. Tra i fax vinse l'uno, tra i dirigenti l'altro. Col risultato che lo sconfitto tra i dirigenti non accettò mai il verdetto e continuò a considerarsi il vincitore morale, animato da ansia di rivincita. E chi vinse tra i dirigenti non si sentì mai pienamente legittimato tra i fax, e quando traslocò a Palazzo Chigi passò di conseguenza lo scettro al suo più formidabile nemico.

Se lo schema dei due vincitori si riprodurrà anche stavolta, questa ennesima sfida non sarà servita a nulla. Se non a lasciare sul campo morti e feriti, e a confermare l'immagine di un partito che ha poco da dire sull'Italia perché non ha tempo per pensarci. Con l'aggravante che, almeno, Veltroni e D'Alema militavano nello stesso partito da quando avevano i calzoni corti, e ci rimasero. Mentre Franceschini e Bersani hanno cominciato a frequentarsi da nemmeno due anni, e nello stesso partito potrebbero anche non rimanerci, se continua così.


DarkWalker
00venerdì 3 luglio 2009 19:12
le mie speranze infatti sono che non si continui così. I toni mi sono sembrati da subito troppo alti, almeno da parte dei "veltronisti". bersani ha mantenuto i toni più bassi e ha fatto un discorso sulla politica concreta da attuare nel pease piuttosto che su noi del pd/loro del pd
DarkWalker
00venerdì 3 luglio 2009 19:13
Re: Re: Re: Re:
Armilio1, 02/07/2009 17.10:




Bhè senti, quante persone lo hanno detto? pure uno stupido riuscirebbe a capire una cosa del genere!





un conto è capirlo, un conto è dirlo denunciarlo, un altro conto ancora è farlo con efficacia
Armilio1
00venerdì 3 luglio 2009 22:02
Re: Re: Re: Re: Re:
DarkWalker, 03/07/2009 19.13:




un conto è capirlo, un conto è dirlo denunciarlo, un altro conto ancora è farlo con efficacia



Lo hanno denunciato, lo hanno denunciato...sulla sua forza di esposizione, bhè, questo è un giudizio soggettivo, io la trovo nella media.

P.s: Con questo vi saluto, parto in vacanza tra poche ore. Se non siete d'accordo quindi arangeves [SM=x751525] (arrangiatevi, tradotto).


princepsoptimus
00venerdì 3 luglio 2009 23:21
bye Armilio e buone vacanze ^^
Armilio1
00sabato 4 luglio 2009 00:11
Re:
princepsoptimus, 03/07/2009 23.21:

bye Armilio e buone vacanze ^^



Grazie, sto per partire proprio ora... [SM=x751526]

Ultima osservazione: non sembra che a voi l'eterno ritorno dell'uguale? ad inizio anni '90 D'alema vs Veltroni, ora lo scontro tra i 2 loro alfieri...
princepsoptimus
00sabato 4 luglio 2009 12:43
Re: Re:
Armilio1, 04/07/2009 0.11:



Grazie, sto per partire proprio ora... [SM=x751526]

Ultima osservazione: non sembra che a voi l'eterno ritorno dell'uguale? ad inizio anni '90 D'alema vs Veltroni, ora lo scontro tra i 2 loro alfieri...




Questo è Nietzsche...
Pilbur
00sabato 4 luglio 2009 13:50
Re: Re: Re:
princepsoptimus, 04/07/2009 12.43:




Questo è Nietzsche...




No questo è il Pd [SM=x751525]
Lux-86
00sabato 4 luglio 2009 17:23
Re: Re:
Armilio1, 04/07/2009 0.11:



Grazie, sto per partire proprio ora... [SM=x751526]

Ultima osservazione: non sembra che a voi l'eterno ritorno dell'uguale? ad inizio anni '90 D'alema vs Veltroni, ora lo scontro tra i 2 loro alfieri...




Non è tanto un ritorno, sono tutte persone che non se ne sono mai andate [SM=x751525] Poi tutto va bene per non parlare dei veri problemi del PD: un'opposizione normale avrebbe già costretto berlusconi alle dimissioni da vent'anni, ma grazie a certi leader ce lo abbiamo come Re perpetuo. La sinistra è stata la miglior alleata del puttaniere.
Arvedui
00sabato 4 luglio 2009 17:39
Re: Re: Re:
Lux-86, 04/07/2009 17.23:




Non è tanto un ritorno, sono tutte persone che non se ne sono mai andate [SM=x751525] Poi tutto va bene per non parlare dei veri problemi del PD: un'opposizione normale avrebbe già costretto berlusconi alle dimissioni da vent'anni, ma grazie a certi leader ce lo abbiamo come Re perpetuo. La sinistra è stata la miglior alleata del puttaniere.



La sinistra è sempre stata la più grande alleata del nano, sempre pronta a resuscitarlo non appena è sul punto di cadere. E nonostante questo i berluscones continuano a credere alle balle del nano quando dice che a sinistra è "antiberlusconiana", illiberale, eversiva ecc... [SM=x751532]


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