Berlusconi sarà ritenuto concorrente di Deaglio nel delitto ipotizzato?

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vanni-merlin
00mercoledì 27 dicembre 2006 21:24
Berlusconi sarà ritenuto concorrente di Deaglio nel delitto ipotizzato?



di Elias Vacca*

Qualche tempo fa un amico medico ipotizzando che io potessi aver contratto la brucellosi mi disse: “questa malattia presenta una sola complicazione, il fatto è che raramente i medici ne ricordano l’esistenza.” Si trattava in effetti di un malanno che per fortuna non avevo, obsoleto, di un'altra epoca. Quando ho letto le agenzie che già ieri riportavano la notizia della iscrizione di Deaglio al registro delle notizie di reato per una ipotesi di 656 c.p. mi è tornato alla mente quell’episodio: il sospetto del ritorno di un malanno d’altri tempi. Una iscrizione vintage, per così dire. Anche ipotizzare la possibilità che un Paese “a democrazia garantita” possa essere teatro di un golpe bianco rievoca scenari d’altri tempi.

Quel che invece è di clamorosa attualità è il tema della libertà di informazione.
Al di là del merito della vicenda indagata da Deaglio e della verosimiglianza della tesi da lui proposta rilevo pertanto che:

1) da circa sette mesi l’ex Presidente del Consiglio evoca l’esistenza di brogli che si sarebbero per altro consumati “lui regnante”e presente al Viminale il ministro Pisanu non essendo le esternazioni in parola di scarso rilievo è evidente la disparità di trattamento riservata alla denunzia di Deaglio.
2) Lo scorso anno, in questo stesso periodo il Paese venne travolto “dall’emergenza aviaria” con danni incommensurabili per l’economia e spese considerevoli in campagne informative e vaccini, il 656 c.p. non venne neppure citato allorché l’allarme aviaria si rivelò assolutamente infondato.
3) L’ha scampata bella Beppe Grillo che a suo tempo denunciò le pastette Parmalat e venne semplicemente sentito come persona informata sui fatti.
Orbene l’inchiesta di Deaglio muove da un dato matematico, dunque oggettivo, il numero delle schede bianche conteggiate è misteriosamente ed incongruamente basso rispetto alle precedenti tornate elettorali e vi è stato un innegabile scostamento dei risultati elettorali rispetto non solo alle previsioni ma anche rispetto alle proiezioni fondate sull’exit poll.
Non è del resto sfuggita all’ex premier l’occasione per invocare reiteratamente il ri-conteggio delle schede, naturalmente ritenendo egli che le pastette abbiano origine ed obiettivi opposti rispetto alle prospettazioni di Deaglio.
Sarà egli ritenuto concorrente di Deaglio nel delitto ipotizzato? Ossia le false notizie costituenti il fatto materiale contemplato da 656 c.p. consistono nell’esistenza di un tentativo golpe bianco o nella sua attribuzione ad una piuttosto che all’altra parte contendente?
Se solo assumiamo come parametro di sussistenza del 656 c.p. la autorevolezza della fonte e il conseguente suscitato allarme, tra Deaglio e Berlusconi, per così dire, non c’è match!



*Deputato Comunisti Italiani



da: www.articolo21.info/notizia.php?id=4321

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