Berlusconi: Nessun accordo con questa maggioranza

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Pilbur
00sabato 6 ottobre 2007 14:44






Roma - «Con questa sinistra che ha occupato tutte le cariche istituzionali non riteniamo si possano fare delle riforme». Silvio Berlusconi risponde con un sostanziale «no» all’invito al centrodestra avanzato da Walter Veltroni per aprire una stagione di dialogo sulle riforme. Perché, dice il leader di Forza Italia ai cronisti che lo intercettano all’ingresso di Palazzo Grazioli, «è solo un escamotage per tenere in vita questo governo in agonia». Insomma, nessuna preclusione alla riduzione del numero dei parlamentari (che «riteniamo sarebbe opportuno») nonostante il voto contrario di venerdì in commissione Affari costituzionali di Montecitorio.

Il punto, infatti, secondo il Cavaliere non è tanto il merito quanto l’opportunità di aprire un confronto. Che, ripete più volte a chi lo sente al telefono, «non a caso rilanciano proprio ora che sono con l’acqua alla gola, schiacciati tra la Finanziaria e le primarie del Pd» in programma il 14 ottobre. Peccato, aggiunge, che nell’Udc e nella Lega c’è «chi fa finta di non capire» e dà carburante al governo. Così, ci sta che dalla maggioranza si aggiungano all’apertura del segretario in pectore del Pd quelle del ministro dell’Interno Giuliano Amato e del suo collega degli Esteri Massimo D’Alema. Il primo a chiedersi se «noi del centrosinistra siamo capaci di parlare con Berlusconi mettendo da parte il fatto che possiede tre televisioni e discutendo con lui di riforme perché è il leader del centrodestra», il secondo a invitare il Cavaliere a dire «un “sì”» e «scegliere qualcosa che abbia un senso e che non sia confuso ».

Dal Cavaliere, però, la risposta che arriva è un «no» deciso. Soprattutto sul fronte della riforma elettorale alla tedesca perché, dice, la precarietà dell’attuale maggioranza non consente di discutere un nuovo sistemadi voto. Berlusconi, dunque, torna a ripetere quello che più volte è andato dicendo nelle ultime settimane - pure davanti a Umberto Bossi alla seduta del Parlamento del Nord di Vicenza - e cioè che «si può benissimo votare con l’attuale legge». Perché, spiega, «sono convinto che la situazione parlamentare non consente di aprire una discussione sulla riforma del sistema elettorale». Nonostante un certo fastidio per le accelerazioni di Lega e Udc in commissione Affari costituzionali, preferisce però guardarsi dalle polemiche.


E ai cronisti che gli chiedono conto dell’ipotesi secondo cui Carroccio e centristi sarebbero interessati a una riforma in senso tedesco, Berlusconi risponde con un certa cautela. Soprattutto per quel che riguarda la Lega, visto che «Maroni aveva detto due giorni fa che non si potevano fare accordi con questa sinistra». «Credo - aggiunge - che da persona seria qual è, non possa cambiare opinione». Più vago, invece, sull’Udc, perché Pier Ferdinando Casini «non l’ho sentito». «Ma credo che la caduta di questa maggioranza ci porterà a votare con l’attuale legge Calderoli». E «tutti i sondaggi » dicono che «se andassimo alle urne» con questo sistema«avremmoalcune decine di senatori in più al Senato e molte decine di deputati alla Camera». Anzi, a Montecitorio il vantaggio sarebbe tale da «non far scattare il premio di maggioranza».



DarkWalker
00sabato 6 ottobre 2007 16:19
nessuno accordo tipo quello che hanno fatto per l'indulto? :D
Lux-86
00sabato 6 ottobre 2007 17:48
be' ovvio, fare accordi con questa maggioranza significa salvare il governo. senza contare che c'è legge gentiloni che vaga per il parlamento...
Piovra38
00sabato 6 ottobre 2007 18:58
Certo ke Berluskaè favorevole all'indulto con tutt i processi ke gli hanno fatto, se prima o poi va' in galera, così esce prima ! [SM=x751536] [SM=x751535] [SM=x751616]
Red Night Seer
00sabato 6 ottobre 2007 20:58
Non è possibile che il centro-destra dialoghi con questa sinistra.
luc@s87
00domenica 7 ottobre 2007 10:46
Fosse anche la sinistra migliore del mondo(e mai ipotesi è più lontana del nostro caso) non bisogna dialogare, ma agire in modo tale che cada il più presto possibile.
Hareios
00domenica 7 ottobre 2007 11:57
La destra e la sinistra, le medesime da lustri ormai, dialogano solo quando ciò giova agli interessi di entrmbi gli schieramenti (esempio lampante è quello postato da Dark Walker).
Per il resto entrambe non fanno opposizione ma ostruzione: sono a priori sempre in disaccordo con lo schieramento opposto e quando si trovano, per puro caso, daccordo su una cosa l'uno inizia a rivendicare l'escusiva su quel qualcosa rispetto all'altro (l'avevamo proposto prima noi, ci stanno copiando, tra l'originale e la copia meglio l'originale, ecc...)

Così ovviamente si paralizza il Paese (ma noi Italiani dovremmo essercene accorti oramai [SM=x751564] )

P.S.
Berlusconi puoi può dire qualunque cosa, poi denunciare di essere stato frainteso ed affermarne subito un'altra (non è nuovo a questo genere di cose e non è l'unico)
Pius Augustus
00domenica 7 ottobre 2007 14:01
berlusconi farà accordi se potrà trarne qualcosa per il suo partito o le sue aziende,e se il governo sarà abbastanza stabile.Se intravede qualsiasi debolezza grave si chiuderà,ovviamente.
Lux-86
00lunedì 8 ottobre 2007 20:13
basta promettere che la legge gasparri non verrà toccata e berlusconi diventerà un sostenitore fanatico di questo governo.
Red Night Seer
00lunedì 8 ottobre 2007 20:47
Re:
luc@s87, 07/10/2007 10.46:

Fosse anche la sinistra migliore del mondo(e mai ipotesi è più lontana del nostro caso) non bisogna dialogare, ma agire in modo tale che cada il più presto possibile.




Quoto in toto.
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 05:17.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com