Benazir Bhutto è arrivata in Pakistan "Viaggio storico, cambierà le sorti del Paese"

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vanni-merlin
00giovedì 18 ottobre 2007 17:35
Un accordo con il generale Musharraf consente all'ex premier di rientrare nel Paese
Ad accoglierla una folla di sostenitori e 20.000 agenti schierati contro la minaccia di attentati

Benazir Bhutto è arrivata in Pakistan "Viaggio storico, cambierà le sorti del Paese"



DUBAI - Dopo otto anni di esilio volontario, l'ex primo ministro del Pakistan Benazir Bhutto, rientra in patria. Ha lasciato la sua residenza a Dubai di primo mattino e ha raggiunto Karachi dove è atterrata alle 10.50. Alla partenza Bhutto è stata salutata da qualche decina di sostenitori, i quali le hanno cinto la spalla con un nastro verde e nero, i colori dell'Islam, che recava scritti sopra alcuni versetti del Corano in segno di augurio di buon viaggio.

Sorridente, velo bianco a coprirle il capo alla maniera musulmana, indosso un 'shalwar kameez' verde, completo tradizionale formato da tunica e pantaloni morbidi, l'ex premier pakistana si è congedata con un cenno della mano dal piccolo assembramento; quindi è salita a bordo di una Mercedes nera insieme alle due figlie e al marito, Asif Ali Zardari, che come lei in Pakistan fu colpito da gravi accuse di corruzione e di malversazione, ormai tutte cancellate in forza dell'intesa con Musharraf.

A Karachi, Benazir Bhutto troverà ben ventimila agenti delle forze di sicurezza schierati per l'occasione, a causa soprattutto delle minacce di attentati suicidi rivoltele da al Qaeda e dai taleban afghani.

"E' un viaggio storico quello che la nostra leader sta compiendo verso il Pakistan, cambierà le sorti del nostro Paese", ha commentato Javed Yaqoob, portavoce a Dubai del Partito Popolare del Pakistan che fa capo alla stessa Bhutto. Dopo aver a lungo ventilato un rimpatrio con l'obiettivo di porre fine al regime militare del generale Pervez Musharraf, confermato di recente alla Presidenza della Repubblica in un voto dall'esito pressocchè plebiscitario, l'ex esiliata si profila adesso come una sua potenziale alleata, sulla base dell'accordo di riconciliazione pre-elettorale stipulato tra i due, preludio a una probabile spartizione dei poteri, probabilmente dopo le elezioni parlamentari di gennaio.

E' un patto che potrebbe togliere d'impaccio Musharraf, mai così debole nonostante la rielezione, e in attesa che questa sia ratificata dalla Corte Suprema di Islamabad, da ieri chiamata a pronunciarsi su una serie di ricorsi contro la candidatura del generale, cui è contestato il contestuale mantenimento del comando sulle Forze Armate, sebbene l'interessato si sia impegnato a rinunciarvi prima del formale reinsediamento.

Altro nuvolone all'orizzonte, il progetto di tornare a Islambad dell'altro ex primo ministro Nawaz Sharif, deposto con il colpo di stato del 12 ottobre '99 che porto' proprio Musharraf al potere, e con il quale i rapporti sono rimasti invece pessimi; Sharif ci aveva già provato il mese scorso, soltanto per essere riespulso nel giro di poche ore.


(18 ottobre 2007)


da: www.repubblica.it/2007/10/sezioni/esteri/bhutto-corruzione/bhutto-rimpatrio/bhutto-rimpat...

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