Alla fiera del Covid

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Pagine: [1], 2, 3, 4, 5, 6
Sashimi
00sabato 7 marzo 2020 15:23

E venne la recessione che portò al rigore che ci diede i tagli che colpirono la sanità che tolse i posti letto che furon troppo pochi per i casi urgenti che presero il virus che portò il panico che fece chiudere il Paese...

...che andò in recessione che portò al rigore che ci diede i tagli che colpirono la sanità che tolse i posti letto (ad libitum)



(after Angelo B.)
BertAdams
00sabato 7 marzo 2020 16:45
Ho visto posti letto tagliati e altri pronti a fare la stessa fine, con Cottarelli, mister spending review, lamentarsi che si faceva troppo poco.

Ho visto il cantiere per il nuovo Galeazzi gioiello privato a un km in linea d'aria (o anche meno) dal povero Luigi Sacco che ora è salito alla ribalta come Lazzaretto milanese dopo essere stato per anni il sanatorio della città.
E ministri, governatori snobbare il secondo elogiando solo il futuro IRCSS.
Proprio si erano dimenticati dell'esistenza dell'ospedale Vialba.

Ho sentito esperti consigliare ai 65enni di stare a casa e due secondi dopo dire che si vogliono assumere sanitari pensionati magari di quell'età.

Ho sentito per anni lamentarsi del fatto che l'Italia aveva un numero di medici troppo elevato se rapportato alla popolazione e oggi scoprire che non ce ne sono.

Ho sentito e letto di ragazzini di 17 anni mandati al fronte sul Piave e adesso leggo che si vuole anticipare la laurea degli infermieri per mandarli, senza alcuna preparazione, a combattere in corsia.

Ho sentito tutti maledire per anni i dipendenti pubblici. Ebbene in quegli ospedali ci lavorano medici, infermieri e OTA, ma anche impegati e tecnici che lo sono e che immagino stiano dandosi da fare per tenere in piedi la baracca, spesso senza risorse e quelle poche acquistate sempre al massimo ribasso e quindi scadenti. E se per i sanitari qualche attestato di stima adesso si sente, per gli altri il nulla.

E sono certo che alla fine tutto tornerà come prima.
Juan Galvez
00sabato 7 marzo 2020 16:46
Sashimi, 07/03/2020 15:23:


E venne la recessione che portò al rigore che ci diede i tagli che colpirono la sanità che tolse i posti letto che furon troppo pochi per i casi urgenti che presero il virus che portò il panico che fece chiudere il Paese...

...che andò in recessione che portò al rigore che ci diede i tagli che colpirono la sanità che tolse i posti letto (ad libitum)



(after Angelo B.)

Temo che sarà proprio così...
Sashimi
00sabato 7 marzo 2020 17:00
BertAdams, 3/7/2020 4:45 PM:


Ho sentito tutti maledire per anni i dipendenti pubblici. Ebbene in quegli ospedali ci lavorano medici, infermieri e OTA, ma anche impegati e tecnici che lo sono e che immagino stiano dandosi da fare per tenere in piedi la baracca, spesso senza risorse e quelle poche acquistate sempre al massimo ribasso e quindi scadenti. E se per i sanitari qualche attestato di stima adesso si sente, per gli altri il nulla.

E sono certo che alla fine tutto tornerà come prima.



Al pubblico tanti complimenti(*)
Al privato tanti emolumenti


(*) ma solo se e quando l'emergenza rientrerà: allora le narrazioni eroiche si sprecheranno, un po' come dopo le alluvioni si elogiano gli angeli del fango - i quali sono volontari non pagati, quindi anche meglio.

S.




Juan Galvez
00sabato 7 marzo 2020 18:12
In teoria, al termine di questa emergenza dovrebbe avvenire una rivoluzione che azzeri tutto quanto è stato fatto negli ultimi quarant'anni, e processi per crimini contro l'umanità tutti coloro, ancora in vita, che abbiano contribuito alle politiche di questo quarantennio.

In pratica, rischiamo il successo finale della controrivoluzione plutocratica.
Juan Galvez
00sabato 7 marzo 2020 18:43
Il concetto di quarantena ai nostri tempi

Tutti a sciare!
Sashimi
00sabato 7 marzo 2020 19:22
Re: Il concetto di quarantena ai nostri tempi
Aggiungici che "l'aria buona aiuta contro il virus!" (sentito con le mie orecchie).

Cioè, male non fa eh, però c'entra un po' poco: a meno che non si dimostri che l'altura rallenta in qualche modo la propagazione.

Comunque in centro dove lavoro c'è un numero impressionante di gente a spasso, soprattutto gggiovani: non hanno scuola e dunque bighellonanano tutto il dì. Nei negozi non entrano, ma la sera al rientro affollano bus e metro, pieni come al solito.

Sash


Juan Galvez
00sabato 7 marzo 2020 19:34
Re: Re: Il concetto di quarantena ai nostri tempi
Sashimi, 07/03/2020 19:22:

Aggiungici che "l'aria buona aiuta contro il virus!" (sentito con le mie orecchie).

Cioè, male non fa eh, però c'entra un po' poco: a meno che non si dimostri che l'altura rallenta in qualche modo la propagazione.

Comunque in centro dove lavoro c'è un numero impressionante di gente a spasso, soprattutto gggiovani: non hanno scuola e dunque bighellonanano tutto il dì. Nei negozi non entrano, ma la sera al rientro affollano bus e metro, pieni come al solito.

Sash



Siamo al sette marzo, entro la fine del mese la vita sarà MOLTO diversa. Forse già a metà mese.
BertAdams
00domenica 8 marzo 2020 09:21
Forse mi sbaglio, ma stare all'aria aperta di per sé non dovrebbe dare problemi, anzi credo si possa dire che sia salutare.
Agli anziani si dice sempre di far movimento, mentre ora li si vuole sprangati in casa.
Una passeggiata in una giornata di sole come quella di ieri immagino che non possa fare che bene a tutti.
Si può stare a spasso a debita distanza che di spazio ce n'è più fuori che in un un'appartamento.
Juan Galvez
00domenica 8 marzo 2020 10:32
BertAdams, 08/03/2020 09:21:

Forse mi sbaglio, ma stare all'aria aperta di per sé non dovrebbe dare problemi, anzi credo si possa dire che sia salutare.
Agli anziani si dice sempre di far movimento, mentre ora li si vuole sprangati in casa.
Una passeggiata in una giornata di sole come quella di ieri immagino che non possa fare che bene a tutti.
Si può stare a spasso a debita distanza che di spazio ce n'è più fuori che in un un'appartamento.

Certamente, ma se TUTTI ragionassero così, semplicemente non avrebbe senso prendere misure di contenimento. (Rectius: le misure di contenimento perderebbero ogni senso)
BertAdams
00domenica 8 marzo 2020 11:21
Dal mio punto di vista molto privilegiato (adesso si direbbe afigato) la situazione è molto diversa.
Ieri sono andato a piedi in un grande parco dove di solito ci sono centinaia di persone, se non migliaia.
Beh, saremo stati si è no una ventina.
La felicità dei cani che potevano scorrazzare liberamente.

Assicuro che non mi sono avvicinato a più di centro metri da qualcuno, visto lo spazio a disposizione.
Juan Galvez
00domenica 8 marzo 2020 12:18
BertAdams, 08/03/2020 11:21:

Dal mio punto di vista molto privilegiato (adesso si direbbe afigato) la situazione è molto diversa.
Ieri sono andato a piedi in un grande parco dove di solito ci sono centinaia di persone, se non migliaia.
Beh, saremo stati si è no una ventina.
La felicità dei cani che potevano scorrazzare liberamente.

Assicuro che non mi sono avvicinato a più di centro metri da qualcuno, visto lo spazio a disposizione.

Ma certo, chi ha a portata di mano un ambiente del genere sta bene.
Sashimi
00domenica 8 marzo 2020 15:53
Il punto credo sia proprio la concentrazione in spazi ristretti, aperti o meno che siano.

Quella sui mezzi di trasporto è purtroppo quasi inevitabile: io cerco di andare a piedi la maggior parte del tempo, diciamo tranne le tratte dove la salita è brutale.

Però, per dire, qui (Liguria) vedo ancora un sacco di gente andare tranquillamente in palestra, perché persino da noi ormai aspetto e forma fisica vengono prima di tutto. Un conoscente che fa l'istruttore mi dice: "Eh, ma teniamo la distanza di un metro, e poi noi abbiamo il sistema immunitario più resistente!".

E sarà anche vero in generale, e avrete in media meno conseguenze se vi ammalate, però se continuate a fare spinning in 30 in una saletta e ci sono un paio di contagiati che ansimano, mi sa che anche il sistema immunitario un giro di spinning prima o poi se lo fa. Poi si spera che non succeda, le probabilità, i grandi numeri eccetera.

Sash
Juan Galvez
00domenica 8 marzo 2020 16:17
Sashimi, 08/03/2020 15:53:

Il punto credo sia proprio la concentrazione in spazi ristretti, aperti o meno che siano.

Quella sui mezzi di trasporto è purtroppo quasi inevitabile: io cerco di andare a piedi la maggior parte del tempo, diciamo tranne le tratte dove la salita è brutale.

Però, per dire, qui (Liguria) vedo ancora un sacco di gente andare tranquillamente in palestra, perché persino da noi ormai aspetto e forma fisica vengono prima di tutto. Un conoscente che fa l'istruttore mi dice: "Eh, ma teniamo la distanza di un metro, e poi noi abbiamo il sistema immunitario più resistente!".

E sarà anche vero in generale, e avrete in media meno conseguenze se vi ammalate, però se continuate a fare spinning in 30 in una saletta e ci sono un paio di contagiati che ansimano, mi sa che anche il sistema immunitario un giro di spinning prima o poi se lo fa. Poi si spera che non succeda, le probabilità, i grandi numeri eccetera.

Sash

Ma soprattutto: questa gente non ha genitori, nonni, vecchi a cui vuole bene?
Carlo Maria
00domenica 8 marzo 2020 19:53
Asti semivuota, oggi.
Sono andato a fare la spesa, non perché preso dal panico, ma perché necessitavo di rimpinguare il frigo, il freezer e la credenza, mezzi vuoti. Il decreto è attuato ovunque (per mera curiosità ho sbirciato quattro supermercati prima di fermarmi): personale all'ingresso che fa entrare scaglionati, coda all'esterno con accettabile rispetto delle distanze. Secondo me hanno ritoccato verso l'alto qualche prezzo, tra parentesi, ma non ho prove.
Tra dieci giorni riprenderò gli stessi beni e vedrò.
Per il resto, casa, film (ho visto Mr. Vendetta e sto guardando Lady Vendetta), fumetti (al supermercato, accanto a Samuel Stern 4 non c'era una pericolosa calca [SM=x74933] ) e provo a disimpegnare la testa.
Le indicazioni del sindaco a seguito della riunione in Prefettura di oggi pomeriggio, però, stemperano un poco le misure: se basta un permesso del datore di lavoro per giustificare il movimento anche tramite mezzi pubblici tra una provincia in zona rossa ed una ancora non contenuta... mi spiegate a cosa cazzo serve la zona rossa????
Juan Galvez
00domenica 8 marzo 2020 20:31
Oserei sperare che dipenda dal lavoro che devi fare...
Carlo Maria
00domenica 8 marzo 2020 20:55
Re:
Juan Galvez, 08/03/2020 20:31:

Oserei sperare che dipenda dal lavoro che devi fare...



Avrei presunto anch'io.
Speri male.
E anche nella provincia di Vercelli le indicazioni sono identiche, le allego.
BertAdams
00domenica 8 marzo 2020 20:57
Juan Galvez, 08/03/2020 16:17:

Ma soprattutto: questa gente non ha genitori, nonni, vecchi a cui vuole bene?

Ecco questa è una buona considerazione. E infatti il rispetto per gli altri fa si che pesi molto meno questo isolamento.

p.s. la mia matematica non è più quella di una volta ma i dati orrendi di oggi mi fanno pensare che le percentuali italiche non siano per nulla migliori di quelle cinesi come si ciancia da giorni.
Carlo Maria
00domenica 8 marzo 2020 21:06
Re:
BertAdams, 08/03/2020 20:57:

Ecco questa è una buona considerazione. E infatti il rispetto per gli altri fa si che pesi molto meno questo isolamento.

p.s. la mia matematica non è più quella di una volta ma i dati orrendi di oggi mi fanno pensare che le percentuali italiche non siano per nulla migliori di quelle cinesi come si ciancia da giorni.



Le terribili statistiche odierne portano la mortalità alle soglie del 5%. In pratica, di quelli in terapia intensiva ne muore più di uno su quattro.


Juan Galvez
00domenica 8 marzo 2020 22:05
Re: Re:
Carlo Maria, 08/03/2020 21:06:



Le terribili statistiche odierne portano la mortalità alle soglie del 5%. In pratica, di quelli in terapia intensiva ne muore più di uno su quattro.




Se ho capito bene, però, sono in flessione proprio i ricoveri in terapia intensiva, e sarebbe la prima buona notizia...

Sashimi
00domenica 8 marzo 2020 23:11
Nel frattempo, se i pazienti fossero tanti e i posti pochi, ecco che occorrerebbero "linee guida per aiutare i professionisti"

(un buon candidato ad eufemismo del secolo!)

In realtà nell'intervista dice anche che il SSN ha un bel po' di problemi, ma quella è rep - la testata della razionalità, dei buoni e del soylent green - dunque il titolo e il cappello avranno toni concilianti e razionali ed appunto eufemistici.

Altri giornali ne hanno parlato in modo meno soft. Qualche accenno un po' alla "speriamo di no" (impressione mia) si è sentito anche oggi dalla Nunziata in tivvì, dove c'erano i primari dei due principali istituti epidemiologici del paese.

Alla fine il dibattito "di cui non ci sarebbe bisogno" avviene con i beceroni del sallustipaper che ospitano una lettera dell'intervistata.

Le linee guida di cui si parla comunque sono qui.

S.
ozymandias
00domenica 8 marzo 2020 23:45
Re: Re: Re:
Juan Galvez, 08/03/2020 22:05:


Se ho capito bene, però, sono in flessione proprio i ricoveri in terapia intensiva, e sarebbe la prima buona notizia...




Purtroppo pare che siano in flessione perchè in Lombardia....non ce n'è più.

Juan Galvez
00lunedì 9 marzo 2020 05:28
Re: Re: Re: Re:
ozymandias, 08/03/2020 23:45:



Purtroppo pare che siano in flessione perchè in Lombardia....non ce n'è più.


Ecco... allora ci siamo.

BertAdams
00lunedì 9 marzo 2020 10:05
Purtroppo, e capirete perché, i posti si liberano velocemente ai ritmi attuali.
E' che un secondo dopo sono già occupati da altri... [SM=x74954]
rimatt1
00lunedì 9 marzo 2020 11:49
Comunque non mi spiego davvero la differenza di mortalità tra Corea del Sud e Italia: a ieri, in Corea il virus aveva provocato 50 morti con oltre 7000 contagi accertati (e cioè molti di meno di quelli reali, con ogni probabilità); in Italia, invece, le cifre sono ben diverse: meno contagi ma una mortalità di oltre sei volte maggiore. E la Corea del sud mi risulta essere fondamentalmente paragonabile all'Italia come età media della popolazione e sistema sanitario. Da dove proviene questa differenza?
Sashimi
00lunedì 9 marzo 2020 11:57
Non è semplice stabilirlo ma, a naso, andrei a guardare quanti posti letto - e quanti posti di terapia intensiva hanno disponibili.

Dai numeri che ho visto l'Italia ne ha molti meno rispetto a Francia e Germania, per cui non mi stupirebbe che anche in Corea ne avessero di più (pubblici o privati, poi, bisogna vedere ma è un altro discorso)

Comunque, questa intervista del Corriere a un medico di Bergamo dice tutto su come sta realmente andando negli ospedali e sulla differenza tra vivere e "lasciar andare"...

il XXI Secolo non promette bene.

Sash

Carlo Maria
00lunedì 9 marzo 2020 11:58
Re:
rimatt1, 09/03/2020 11:49:

Comunque non mi spiego davvero la differenza di mortalità tra Corea del Sud e Italia: a ieri, in Corea il virus aveva provocato 50 morti con oltre 7000 contagi accertati (e cioè molti di meno di quelli reali, con ogni probabilità); in Italia, invece, le cifre sono ben diverse: meno contagi ma una mortalità di oltre sei volte maggiore. E la Corea del sud mi risulta essere fondamentalmente paragonabile all'Italia come età media della popolazione e sistema sanitario. Da dove proviene questa differenza?




Dall'attribuzione delle cause di morte in pazienti pluripatologici?
Sashimi
00lunedì 9 marzo 2020 12:08
Carlo Maria, 3/9/2020 11:58 AM:


Dall'attribuzione delle cause di morte in pazienti pluripatologici?



Anche questo è sicuramente un fattore. Ogni paese adotta metodi diversi.

In Germania barano clamorosamente.

S.


Juan Galvez
00lunedì 9 marzo 2020 12:49
Era solo questione di tempo, e il tempo è arrivato. Servirà, quanto meno, quando si farà il conto dei (sicuramente) ragguardevoli danni a una inversione totale di marcia delle politiche di questi ultimi decenni? La ragione vorrebbe che fosse così, che si stesse già iniziando. Ma credo che così non sarà.
Juan Galvez
00giovedì 12 marzo 2020 16:49
E' un tweet vero

Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 12:52.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com