Alice Dark

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vecchio lettore
00giovedì 29 settembre 2011 18:22
Io non sono un esperto di fumetti, ma solo un fruitore da lungo tempo. Ho appena finito di leggere il n.1 di Alice Dark e non mi è piaciuto. Non parlo di disegni, ma della storia in sè. Questo tema della relazione tra personaggi dei fumetti ed autori non mi piace. Già comincia a non piacermi più John Doe a causa di questa cosa (v. ultimi numeri).
A parte ciò ho pure fatto una gran fatica a leggerlo (e a finirlo).
O forse sono io che sono ormai troppo vecchio e questo genere di fumetti incontra i gusti dei più giovani. Non so e non capisco...
Mi piacerebbe sapere cosa ne pensano i più esperti.
Carlo Maria
00venerdì 30 settembre 2011 20:33
Ciao!
Beh... ha quanto meno un inizio a dir poco lento: più di quaranta pagine perché capiti qualcosa è decisamente troppo. La seconda parte, invece, che tu mostri di non gradire, è per me riuscita decisamente meglio: i personaggi di contorno sono volutamente monodimensionali e abbozzati, ma dovrebbero in questo modo far risaltare maggiormente Alice... cosa che per ora non è riuscito. Aneis è decisamente il personaggio più deludente, per ora, ma siamo agli inizi e vedremo come si evolverà! La trama ha potenzialità, vedremo che piega le farà prendere il buon Lorenzo! Riguardo al resto, il formato è snello e non ha le solite misure bonelliane. Su grammatura della carta ed aspetti tecnici lascerò parlare Luca, mentre ho due perplessità che già cito io: i disegni di Domestici mi sono sembrati ad un livello inferiore rispetto al plauso che avevo dato a WOW, mentre i colori sono troppo scuri e marcati. Sarà dark, ma vorrei più nitidezza comunque! [SM=x74946]
Carlo Maria
00venerdì 30 settembre 2011 20:42
P.s.: noto che su altri forum hanno plaudito unanimemente proprio su colorazione e disegni, che a me lasciano freddini... mah!
Sashimi
00venerdì 30 settembre 2011 21:37
Appena preso, devo ancora leggerlo.

Di sicuro Domestici mi e' parso abbastanza diverso da quello che ricordavo nell'ultima cosa sua che avevo letto (ormai eoni fa), cioe' Arthur King, una serie che avrebbe meritato di piu': anche se non li ho piu' sottomano, lo ricordo spigoloso, super deformed, quasi valvolin-carpinteriano a tratti; le tavole affollate ma con layout sempre leggibile.

Qui sembra... non saprei fare un paragone immediato. Piu' affollato forse, piu' manghizzato/winxato - non che sia un male di per se'.

Sash

staperocca
00sabato 1 ottobre 2011 10:28
preso letto e gettato nel W.C. ....4 euro sprecati!!!....storia per adolescenti priva di ogni contenuto!!!!
Sashimi
00sabato 1 ottobre 2011 20:53

Passo, credo di essere proprio fuori target per questo tipo di fumetto.

Anche se in genere tutto cio' che deriva da Alice di L.Carroll -videogiochi soprattutto- mi intriga, la declinazione qui e' davvero troppo teen per me.

Sash

vecchio lettore
00domenica 2 ottobre 2011 00:53
> storia per adolescenti

> credo di essere proprio fuori target per questo tipo di fumetto

E' proprio quello che ho pensato io: non e' un fumetto per me, ma per adolescenti.
Poi ho visto che esiste anche un numero 0 di ottobre 2010 (edizione speciale per Lucca Comics 2010). Chiedo a chi lo avesse letto un anno fa se a quel tempo Alice dark aveva un taglio diverso da come si presenta ora oppure no?
ozymandias
00domenica 2 ottobre 2011 09:09
Il n.0 conteneva la prima parte del n.1

Visto che è a colori e le tavole (seppure a 2/4 vignette) sono molte, dietro c'è un grande sforzo produttivo e hanno sicuramente voluto creare un po' di storie complete prima di partire con una periodicità così impegnativa.

Sugli aspetti tecnici direi che si presenta bene rispetto agli altri monografici Eura.

Moderni disegni e colori.

Però anch'io mi sento decisamente fuori target.

Per seguire una testata del genere ci deve essere quel quid in più che qui, ahimè non ho trovato.

Comunque ci sono Lewis Carroll, Henry Miller...
staperocca mi pare esageri.

Visti i trionfi delle Winx potrebbe anche avere un ottimo successo.
Io glie lo auguro.
Sashimi
00domenica 2 ottobre 2011 14:42
ozymandias, 02/10/2011 09:09:

Il n.0 conteneva la prima parte del n.1

Visto che è a colori e le tavole (seppure a 2/4 vignette) sono molte, dietro c'è un grande sforzo produttivo e hanno sicuramente voluto creare un po' di storie complete prima di partire con una periodicità così impegnativa.

Sugli aspetti tecnici direi che si presenta bene rispetto agli altri monografici Eura.

Moderni disegni e colori.



Lo sforzo produttivo e' sicuramente ingente: oltre 120 tavole a colori mensili su carta patinata non sono da tutti, anzi, quasi mi stupisco che l'Aurea ce l'abbia fatta prima di molti altri, e mi auguro per loro il miglior successo.

D'altronde, sulla scorta del Tex ristampa, sembra che improvvisamente gli editori italiani abbiano scoperto tutti insieme che... il colore vende di piu' [SM=x74902] [SM=x74932] e dunque i buoni auspici ci sono.

Tutto stara' nel vedere se il personaggio fa click con i suoi potenziali lettori.

Sash
Morello
00lunedì 3 ottobre 2011 15:42
letto e per fortuna
non comprato. è evidente che, GIUSTAMENTE, l'Aurea non ha per clienti solo dei forumnauti con la "puzza sotto al naso" come noi (soprattutto i vecchi tromboni del forum!!!!), ma anche altre tipologie. è quindi necessario, in periodi come questi, cercare fortune in mercati inesplorati o potenzialmente ricettivi rispetto al solito targhet.
detto questo:
Plauso al coraggio di testare una nuova vventura,
Un in bocca a lupo a Lorenzo (soprattutto perchè gli chiedevo del perchè della fine di Arthur) e Domestici per la nuova testata,
ma anche io passo. non sono più l'onnivoro maniacale di prima e preferisco spendere dei soldini per cose che sono più "mie".
jelem
00lunedì 3 ottobre 2011 18:15
Quoto in tutto il buon Morello, tranne per il fatto che io ho volontariamente acquistato i due albi.
Ma non andrò oltre il numero 1 nonostante il prodotto in sé sia tutt'altro che malvagio. Incrocio le dita per loro.
Carlo Maria
00giovedì 3 novembre 2011 18:59
Alice Dark 2 - L'amore è un'isola nella corrente
A tre quarti mi sono chiesto se fosse il caso di continuare questa collana: l'ho trovato eccessivamente zeppo di frasi ad effetto e con personaggi ancor più stereotipati del numero precedente. Il finale dell'albo mi ha però lasciato una buona sensazione: vi ho trovato le pagine a mio avviso migliori e interessanti.
L'idea di base continua a solleticare il mio lato nerd, anche se lo svolgimento non sempre mi convince appieno. I personaggi non sono sviluppati quanto e come vorrei, ma ho apprezzato il fatto che Lorenzo SPOILER si liberi dei tre pesi morti, troppo piatti per risultare tollerabili e provi a continuare per una strada all'apparenza meno scontata.
Vedremo... mi piacerebbe intanto sapere quali siano i dati di vendita del primo!
Carlo Maria
00domenica 8 gennaio 2012 01:22
Alice Dark 4, di Bartoli e Andolfo.
Sto continuando a supportare questo nuovo progetto Aurea, anche se non è proprio il mio genere.
In verità trovo che alcune pagine sia interessanti, ma che la qualità di scrittura sia decisamente altalenante e che ci siano molte pecche: a pagine davvero interessanti, se ne alternano altre di una banalità disarmante, che sembrano un elenco di luoghi comuni. Il personaggio meno riuscito è Aneis, quasi irritante per la sua monodimensionalità davvero schematica e priva di qualsivoglia attrattiva. Mi sembra però che stia trovando la sua strada e che, dopo alcuni numeri interlocutori e preparativi, la protagonista abbia scelto cosa fare. Non ne ho idea: è una miniserie o non ne è prevista conclusione?
Come volumetto è invece piuttosto curato e ha una sua personalità.
Carlo Maria
00giovedì 2 febbraio 2012 00:16
Alice Dark 5 - Il più grande detective del mondo PRIMO TEMPO, di Bartoli, Cacciatore e Priori.
E 'sti cazzi! Ho riguardato la quarta di copertina del numero precedente e non c'era scritto da nessuna parte!
Quel PRIMO TEMPO, intendo.
In pratica, hanno dimezzato le pagine dell'albo, portandole a 64, limando il prezzo da 3,90 euro a 3.
La giustificazione addotta è che per mantenere qualità e presenza mensile, la testata diventa più snella, ma per me non regge affatto:
1)E' una considerazione a cui pensi prima di uscire col numero 1, annunciato per altro da vari mesi, e non una volta fatti uscire già 4 numeri;
2)cambia il ritmo di lettura: ora so che per leggere una storia intera dovrò aspettare ogni volta due mesi. Tutti i Bonelli pre-Dylan erano impostati nello stesso modo: storie che s'interrompevano, magari sul più bello. Però tutte s'adattarono alla conclusività dylaniana. Ne perse la qualità, con finali spesso tirati via o annacquati per farli collimare col numero di pagine necessarie, però non so quanto il pubblico possa apprezzare questa soluzione (auguro all'Aurea che la risposta sia tanto).

Io sono fortemente perplesso e per quanto il rapporto col prezzo sia ancora competitivo, lo è sicuramente molto meno, visto che comunque sto leggendo storie che non sono proprio il mio genere.
ozymandias
00domenica 5 febbraio 2012 11:30
Carletto, è ovvio che devono dare delle giustificazioni, ma è altrettanto ovvio che simili cambi di rotta sono dovuti ai conti che non tornano.
Carlo Maria
00lunedì 12 marzo 2012 01:43
Il sesto numero, cioè il secondo tempo de Il più grande investigatore del mondo, sarà l'ultimo che prendo. Ho voluto completare la storia in corso, ma si tratta di gran lunga della meno riuscita e la lettura mi è risultata proprio faticosa.
In bocca al lupo per la collana, io mi fermo qui.
LucaL@
00martedì 27 marzo 2012 22:54
A quanto pare la testata chiuderà col numero 8. Anche se dai vostri commenti mi pare di capire che non fosse un capolavoro (e un mio amico si era anche incazzato perchè, correggetemi se sbaglio, il numero 0 di Lucca era la prima metà del numero 1 che ha poi regolarmente comprato), francamente mi dispiace. Non per il fumetto in sè ma perchè se progetti nuovi e freschi come questo non incontrano il favore del pubblico posso capire quanta voglia abbiano gli editori di investire in qualcosa che esuli dalle solite battutissime strade, che però ormai anche loro non è che siano più redditizie come una volta.
Forse l'Aurea ha generosamente scialacquato troppo all'inizio: 128 pagine a colori e su carta patinata per 3,90€ secondo me sono un affarone.
O forse il pubblico di riferimento di questa testata non è stato raggiunto, perchè i fumetti nemmeno li considera.
Spero che l'Aurea cerchi ancora di uscire con qualche proposta innovativa, e spero soprattutto che si riveli un successo.
jelem
00mercoledì 28 marzo 2012 08:15
Purtroppo non sono sorpreso, il cambio d'impostazione degli ultimi numeri lasciava trapelare il mancato consenso generale.
Mi spiace per i creatori, già era difficile avvistare l'albo in edicola e dove c'era rimaneva spesso invenduto.
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