Brutta SAM, il Nyon ringrazia e domina .
I vodesi raggiungono subito la doppia cifra di vantaggio e poi controllano.
Ancora un pessimo inizio di partita condanna la SAM ad una gara ad inseguimento.
Male gli statunitensi Gray e Fitzgerald, ma tutta la squadra è apparsa apatica.
Aiolfi: «Mi assumo totalmente le responsabilità della sconfitta» .
di Mattia Meier .
Brutto passo falso della SAM, reduce da una serie di belle prestazioni. Ad impressionare in negativo soprattutto il linguaggio del corpo dei ticinesi, apparsi senza energia, ad immagine di uno scarichissimo Gray (o punti, afflitto però da dolori alla schiena). Come contro il Lugano l'entrata in materia della SAM è semplicemente disastrosa. Molli e apatici Grimm e compagni vanno sotto in fretta sotto i colpi di Almanson, Holland e Rahier, che sfruttano al meglio le palle perse generate dal confusionario attacco ticinese. Così dopo appena 3 minuti di gioco Aiolfi è costretto a chiamare timeout mentre il tabellone segna già un 2-11 in favore del Nyon. E proprio durante il minuto di sospensione il coach prova strigliare i suoi, ma sembra ottenere decisamente poche risposte. Una tripla di Fitzgerald sembra poter riaccendere un po'di luc e nella SAM, luce che però viene immediatamente spenta da un Nyon implacabile nello sfruttare tutto il suo talento approfittando della molle difesa per piazzare una altro parziale - questa volta di 3-13 - nei successivi tre minuti che porta lo score sul 5-24. Aiolfi inserisce Hines, chiama di nuovo timeout, striglia nuovamente la squadra ma l'aria non cambia. Johnson e compagnia continuano a fare quello che vogliono in attacco (19/30 al tiro nel primo tempo!) e Rahier e Almanson sono immarcabili (7/9 al tiro il primo, 5/6 l'ex bianconero). Per i ticinesi le cose vanno leggermente meglio nel secondo quarto quando Thinet inserisce le seconde linee, ma nonostante questo il divario tra le due squadre rimane ampissimo, tanto nel punteggio che nel gioco, e così Massagno arriva alla pausa grande abbattuta e demolita (30-51).
Servirebbe un mezzo miracolo quindi alla SAM di questa sera per tornare in partita, o perlomeno un secondo tempo come quello visto all'Elvetico, ma nonostante un 6-0 in entrata di terzo quarto apparentemente di buon auspicio, l'inerzia della gara rimane completamente nelle mani degli ospiti, seppure la difesa a zona dei ticinesi riesca parzialmente a rompere il ritmo dell'attacco vodese. Così il vantaggio ospite continua a dilatarsi con la SAM a tratti a fare da spettatrice non pagante arrivando fino ai quasi trenta punti di distacco finali.
Non è soddisfatto il presidente Bruschetti a fine gara, ma comunque realista: «Dopo tre partite giocate bene e una quarta discreta, ci può anche stare una prestazione sottotono. Certo è che l'abbiamo giocata proprio male, e in testa metterei i nostri americani, i quali hanno decisamente sbagliato partita, iniziando da una fallimentare entrata in materia. Ora mi auguro che ci sia una pronta reazione in vista dell'importante impegno contro Losanna»
by Corriere del Ticino
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Massagno, un crollo su tutti i fronti.
Brutta prova interna della SAM, schiacciata dal Nyon.
Amaro coach Aiolfi: ‘È colpa mia...’.
di Giorgio Franchi.
Davvero una brutta serata per la SAM Massagno, che a Cadempino è letteralmente crollata sotto i colpi di un Nyon apparso complessivamente superiore. Alla vigilia della partita aveva predicato molta attenzione da parte dei suoi, specialmente nella parte iniziale del confronto. Insomma, in poche parole, non fallire l’approccio. Purtroppo non è stato così: come nel derby con il Lugano, la squadra ticinese ha fallito l’entrata in materia, beccando ben 30 punti nei primi 10 minuti e complessivamente 51 alla pausa. Vodesi imprendibili, soprattutto perché molto efficaci al tiro (19/30 in totale di cui 14/22 da 2, 5/8 da 3 e 6/8 nei liberi) contro contro i 3/18 da 2 e l’1/7 dalla lunga distanza dei padroni di casa, molli in difesa e poco manovrieri in fase d’impostazione.
Il Nyon ha in pratica fatto quello che ha voluto, colpendo da tutte le posizioni (con Almanson davvero superlativo (5/6 e 3/3 dai 3 punti), ottimamente spalleggiato da Rahier, abilissimo a trovare sempre gli spazi giusti al momento giusto. Il divario è ben presto aumentato, passando anche la ventina di punti. Nel secondo quarto i ticinesi si sono se non altro salvati perdendo di quattro punti (17-21) e anche Morin (dopo un buon inizio di Hines) ha saputo combinare qualcosa di buono. Poco invece ha potuto fare Gray, oltretutto condizionato da forti dolori alla schiena.
La SAM dopo la pausa principale ha almeno tentato di reagire, ma senza successo, visto che anche alla distanza il Nyon è riuscito a controllare agevolmente la situazione.
Davvero una pessima prestazione da parte della compagine diretta da un Aiolfi. Il coach dei sottocenerini a fine gara è più che rabbuiato: «Se è andata così, se abbiamo offerto una simile prestazione, è colpa mia...».
Ben diversa l’analisi del presidente Bruschetti: «Mi hanno deluso gli stranieri, da loro mi aspettavo molto di più. Purtroppo è andata così. Speriamo che il loro riscatto arrivi domenica contro il Losanna».
by LaRegione Ticino