22`di Campionato 2008/09 : SAV Vacallo - FR. Olympic : 72 - 75.

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!maro!
00giovedì 26 marzo 2009 11:35





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!maro!
00giovedì 26 marzo 2009 11:36


Riportiamo la cronaca del grande Tifoso Vecchio.


tifoso vecchio, 21/03/2009 19.42:





Perso 75-72

La partita è stata persa 75-72 all'ultimo secondo su un gran tiro di Tresore (cosa ha messo!!). Tres si conferma sempre cecchino di razza, e nei momenti cruciali è in grado di portare di peso la squadra.
Bravo Trés!
Noi abbiamo perso palla malamente (vero Lukovic?) quando avevamo la partita ormai in mano. Da lì fallo e palla a Friborgo che si è attardato durante il timeout. Bertrand ha consegnato palla e ha incominciato a contare dall'altra parte Carlini discuteva con Pastore e il friborgo non si decideva a mettere la palla in gioco...Penso che Bertrand abbia contato almeno fino a 10 e non ha avuto le palle di fischiare possesso Vacallo...Poi il resto l'ho già raccontato, Friborgo ha messo in gioco la palla e Tresore ha fatto il suo compito...in modo perfetto nonostante fosse sbilanciato e marcato bene.

Non mi è piaciuto:
- che non è stato fatto nessun riferimento, ringraziamento, comunicazione alla faccenda Mombelli...alla faccia del comitato etico! (mi sarei aspettato qualcosa da questo punto da Orazio...ma forse gli ordini vengono dall'alto)
- che è partito Lukovic al posto di Gibson. Secondo me Lukovic si sta montanto un po' troppo la testa e non mi piace in assoluto la leziosità con cui ogni volta palleggia cercando fallo, facendo poi spesse volte disastri (cosa che è puntualmente capitata all'ultima azione).
- l'operato degli arbitri: quante volte si è visto uno fischiare una cosa e l'altro quella opposta? Vedi canestro di Crnogorac valido per un arbitro mentre per l'altro no... Lasciamo perdere poi il CASINO che hanno combinato sull'ultima azione: SEMPLICEMENTE SCANDALOSO!

Mi è piaciuto:
- le molte persone accorse alla partita (804). Di certo non me lo aspettavo! Anche se invero sono stati tutti abbastanza in silenzio fino agli ultimi 5 minuti.
- la partita di rickey che è tornato grande ed ha infilato più volte punti decisivi (3 triple consecutive) e ha recuperato tanti palloni


Per il resto attendiamo i playoff sperando che l'atteggiamento iniziale (1° quarto) svogliato e pressapochista della squadra non continui.


!maro!
00giovedì 26 marzo 2009 11:37



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SAV: un amaro assaggio dei playoff ?




Gialloverdi sconfitti da un canestro di Quidome e da un paio di fischi assurdi

Due pesi e due misure: si potrebbe riassumere così il metro adottato dai grigi nella partita tra il Vacallo ed il solito Olympic, favorito da qualche decisione arbitrale che a fine incontro ha lasciato a dir poco perplessi.



di A.S.

Doveva essere solamenteunapartitadigala,vistoche per i burgundi non v’era più speranza di agganciare la SAV in vetta alla classifica ed invece le due formazionihannodatovitaadun incontrointenso,piacevoleecombattuto, risoltosi solo negli istanti finali, quando una manciata di decisioniasensounicodeltrioarbitrale hanno consegnato all’ex TrésoreQuidomelapallaperiltirodatrepunti«onthebuzzer»che haconsentitoall’Olympicdiottenereunrisultatobuonosoloperil prestigio.

Per oltre 30’ si è visto un buon Vacallo(nonostantel’infortunioche ha messo k.o. Smiljanic dopo soli 6’digioco),chehapropostoun’ottima pallacanestro fatta di trame corali e scelte al tiro impeccabili. Un collettivo in cui ha giganteggiato lo zar Nikola Dacevic (autore di 19 punti nei primi 20’), senza alcun dubbio il migliore ed il più completo giocatore del campionato. Nonostante il metro di giocotroppopermissivoindifesa (solo 11 falli fischiati contro il Friburgo in 40’,di cui 5 a l solo Sloan cheperò,nonsapendocosasiaun bloccoregolare,neavevagiàcommessi il doppio nella prima parte di gara), i gialloverdi hanno condotto per lunghi tratti contro un Olympiccheperl’occasioneritrovava ilproprioplaymakertitolare Pascal Perrier-David. La rimonta deiburgundisiconcretizzavanell’ultimoquarto,incuiQuidomee compagni ricevevano un paio di insperatiregalidagliuominiingrigio. Dapprima Bertrand obbliga Pastoreabruciarsil’ultimo«timeout», in seguito regala all’Olympic una sospensione di tre minuti e poi 15 secondi per effettuare una rimessa dopo aver ignorato un fallo lapalissiano su Lukovic, che stava organizzando l’ultima azionedeiticinesia15’’dallasirena sul punteggio di 72 pari. Che si tratti di un amaro antipasto di quello che aspetta le ticinesi in questi playoff?



© Corriere del Ticino

!maro!
00giovedì 26 marzo 2009 11:38





L’Olympic espugna il Palapenz.




Sconfitta casalinga per la SAV Vacallo di Pastore, che però rimane prima.

Qualche errore di troppo, la sfortuna e alcune decisioni arbitrali alla base del risultato.



di Mec

Era una partita che contava nulla per la classifica: e per fortuna, si può dire, dopo quanto visto sul terreno. Possiamo anche fare una cronaca dei momenti salienti, oppure dedicare lo spazio ad alcune situazioni che han visto protagonista il solito Bertrand e, di conseguenza, capire chi ne ha beneficiato di più. Ma andare a valutare il risultato solo su alcune incredibili (eufemismo) decisioni arbitrali, sarebbe sbagliato, perché la SAV ci ha messo del suo e la sfortuna, leggi infortunio a Smiljanic, il resto.

Sentiamo Pastore: «Non siamo stati molto attenti in alcuni frangenti, è vero, e abbiamo sbagliato all’inizio tre o quattro canestri facili. Poi, siamo risaliti bene e nel terzo quarto siamo stati quasi perfetti, prima di concedere troppo nell’ultimo quarto». Un’analisi molto lucida e anche da condividere: carenze in attacco? «L’infortunio a Smiljanic ci ha tolto un’importante opzione, soprattutto nel gioco periferico, anche per la latitanza al tiro di alcuni dei miei. Abbiamo difeso bene per lunghi tratti, ma alcune rotazioni sono ancora da perfezionare e soli quattro giocatori a punti è troppo poco contro un Olympic».

Bene, dato a Cesare eccetera, veniamo ad alcune decisioni strambe prese da Bertrand; ha chiamato un timeout per Vacallo quando Pastore aveva un crocchio di giocatori attorno a sé durante i tiri liberi: giusto. Peccato che non abbia adottato lo stesso metro quattro minuti dopo con l’Olympic. Dopo ogni timeout l’Olympic arrivava sul campo con una decina di secondi di ritardo: mai una sanzione. A 14 secondi dalla fine, sul 72 pari, rimessa per Vacallo: Lukovic, in palleggio, viene buttato da Vogt oltre la metà campo: mancano 1 secondo e 8 decimi. Timeout Friborgo: al fischio di rientro, dopo aver atteso una decina di secondi, Bertrand conta i cinque secondi e arriva fino a sette! Raga prende palla, come di diritto, ma Bertrand assegna di nuovo la palla all’avversario che rimette in gioco e Quidome trova tre punti impossibili.

Ora, se consideriamo certe scelte è chiaro che se i playoff sono indirizzati in questo modo c’è già da preoccuparsi. Eppure i tre avevano fischiato bene per 35 minuti, anche concedendo un po’ troppo ai blocchi in movimento e alle mani addosso di Sloan e compagni e con Wirz un po’ incerto. Certe decisioni, come il canestro annullato a Crnogorac sulla sirena di metà tempo dal commissario ha lasciato molti, quanto unidirezionali, dubbi.

La partita in sé è stata bella con l’Olympic a +7 nel primo quarto, 10 a 17, Vacallo a ribaltare nel secondo, 44 a 36 al 19’ e ad allungare fino a +11 al 22’. Poi l’Olympic, con un 7 a 0, è tornato in gioco, ma con due triple di Gibson è tornato a +10, 59 a 49 al 28’. Poi l’equilibrio nell’ultimo quarto, con la SAV troppo lenta e “complicata” in attacco e con Friborgo a ritrovare il vantaggio con una tripla di Quidome a 48” dalla fine, 70 a 72. Due liberi di Dacevic davano il pareggio. Vogt sbagliava da 3 a 14 secondi dalla sirena e Vacallo perdeva palla (si fa per dire) a poco meno di 2 secondi dalla fine. Infine la comica della rimessa in gioco e la tripla impossibile che mandava tutti alla doccia sull’ultima giornata.


© LaRegioneTicino


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00giovedì 26 marzo 2009 11:38






Promettente successo a Nyon per i Tigers.




Il Lugano di Carettoni ha dimostrato di essere pronto per i playoff.





di J.J.


Nyon – Il Nyon è formazione temuta, tanto più sul suo campo dove spesso riesce a rendere la vita difficile a tutti. Il Lugano, al suo ultimo impegno della prima fase del torneo, ha voluto dimostrare a tutti di essere pronto per i playoff ed alla fine ha centrato una vittoria che sul piano morale manda alle... stelle tutta la squadra. Il successo, ottenuto dopo un tempo supplementare, è arrivato come il giusto premio per una squadra che, in terra vodese, ha saputo proporre ottime cose non solo in attacco ma anche in difesa, settore che sicuramente può e deve avere un peso determinante per il prosieguo del campionato.

Tornando al match di Nyon, i Tigers dopo aver chiuso in avanti di quattro punti (21-17) sono andati alla pausa principale sotto di sette. La vera forza degli ospiti, come ha detto coach Carettoni «è stata quella di saper reagire nei momenti più difficili, segnando i punti... pesanti nelle fasi calde del confronto. Ed i ragazzi hanno risposto presente».

Il Lugano ha quindi recuperato gradualmente il disavanzo, poi nel finale del quarto tempo, ha saputo pareggiare il conto grazie ad uno dei due tiri liberi a disposizione di Wells.

Tutto si è quindi deciso nell'overtime. Il Lugano è partito forte, ha guadagnato 7/8 punti di vantaggio, in seguito ha saputo resistere alla reazione dei vodesi. Al resto ha pensato Gray che, sfruttando soprattutto i falli sistematici dei padroni di casa, ha aumentato il bottino infilando canestri a ripetizione dalla lunetta (8/8, chiuderà con un 11/12).

Mladjan ha chiuso con ben 32 punti all'attivo, ma si è anche sacrificato molto in difesa. Non ingannino i soli cinque punti, Stockalper si è molto adoperato per la squadra, catturando rimbalzi, facendo da collante e orchestrando il gioco in fase d'impostazione. Bene anche Wells, tra i protagonisti nella seconda parte della partita.

E ora sotto con il Birstal, a partire da mercoledì nella prima sfida dell'Elvetico. Una serie che si annuncia elettrica.


© laRegione Ticino




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00giovedì 26 marzo 2009 11:39





A Nyon un successo firmato Mladjan.




I Tigers vincono dopo un supplementare ed ora se la vedranno con il Birstal

I bianconeri si impongono in rimonta sul parquet della squadra allenata da Petitpierre al termine di un match intenso segnato dai 32 punti del nazionale rossocrociato che ha trascinato i suoi al terzo posto in regular season.





di Karel Swarowsky


«Spero che questa vittoria ottenuta dopo una partita così intensa serva da stimolo per gli imminenti match dei playoff». Esordisce così Renato Carettoni dopo l’incontro vinto dai suoi Tigers sul difficile campo dello Sdent Nyon, allenato dall’ex coach dei bianconeri Andrea Petitpierre. Una vittoria importante anche per la classifica, visto che i Tigers terminano terzi in classifica e avranno quindi il vantaggio casalingo nella serie di playoff che li vedrà impegnati contro i sesti classificati, ovvero gli Starwings di Basilea.

Il match, come sottolineato anche da Carettoni, è stato molto inteso sin dalle prime fasi. Entrambe le formazioni partono imponendo ritmi forsennati, che però risultano spesso e volentieri in azioni prive di schemi e con tiri sbrigativi e senza alcuna logica. Nel mucchio comunque risalta la figura di Dusan Mladjan, che terminerà come «top scorer» del match con ben 32 punti.

L’ex giocatore di Montegranaro, Varese e Roseto infatti, sembra parecchio ispirato, forse anche per la presenza di Sébastien Roduit, selezionatore della Nazionale, e sin dai primi minuti mette a segno canestri pesanti.

Dopo un breve vantaggio bianconero però, è il Nyon ad andare alla pausa di metà gara davanti, sul +7 (43-36). Al rientro dagli spogliatoi i Tigers appaiono rinvigoriti e anche Kameron Gray e Isaac Wells, che fino ad allora erano apparsi assenti, si risvegliano dal torpore ed aiutano i bianconeri nella rimonta che culmina nell’ultimo minuto, con i Tigers che mettono a segno 3 punti a seguito di un fallo antisportivo di McFarlin.

I tre punti corrispondo al pareggio finale e ai susseguenti tempi supplementari. Nell’«overtime» però non c’è partita, il Lugano appare molto più squadra e il Nyon, anche privo di Bah (uscito per un problema muscolare), non riesce a tenere il passo dei bianconeri che chiudono con la vittoria e i due punti meritati che valgono il terzo posto finale in stagione regolare. Per i bianconeri dunque un finale di stagione positivo, che è corrisposto forse non a caso con il ritorno di Dusan Mladjan. Appuntamento quindi a mercoledì all’Istituto Elvetico, quando il Birstal scenderà in Ticino per il primo incontro dei quarti di finale dei playoff. Dopo le polemiche della partita giocata a Birsfelden e quella di dieci giorni fa a Lugano il match promette scintille.


© Corriere del Ticino


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00giovedì 26 marzo 2009 11:41






SAM: colpaccio di fine stagione.




Il Massagno batte il Losanna e si congeda dal proprio pubblico

Il migliore in campo – e di tutta la stagione – è stato l’americano Brody Angley.





di Mattia Meier.


Finisce tra gli applausi dei soliti fedeli presenti alla partita la stagione della SAM. Applausi sicuramente meritati e indirizzati ad una squadra che ha saputo concludere con voglia ed orgoglio una regular season che ormai aveva ben poco da dire. Specchio di ciò è la vittoria ottenuta sabato contro uno spocchioso Losanna, sceso in Ticino con la testa evidentemente già rivolta verso un’altra ticinese, ovvero quel Vacallo prossimo avversario nei playoff dei vodesi. E ci sono voluti pochi minuti per capire che gli ospiti non ci avrebbero messo tanta intensità per fronteggiare Balletta e compagni, i quali hanno sfruttato la malavoglia avversaria giocando come al solito a 100 all’ora con un Angley eccezionale nell’armare la mano di un Savage in stato di grazia (16 punti nel primo quarto). Quando poi nel corso del match l’ala americana è venuta meno ci ha pensato lo stesso numero 4 a respingere il ritorno dei vodesi, con delle personalissime invenzioni che hanno portato lui ma soprattutto il compagno Fässler a canestro con disarmante facilità (19 punti nel secondo tempo per Vinz con 6/6 dal campo). E se la partita ha tenuto gli spettatori con il fiato sospeso fino alla fine il merito è proprio… della SAM, incapace di gestire a più riprese (dal 32-22 all’11’ al 3935 al 16’ e dal 67-51 al 26’ al 69-67 al 31’) i considerevoli vantaggi accumulati, perdendo palloni davvero imbarazzanti e allargando notevolmente le maglie in difesa, tecniche letali che un qualsiasi avversario più determinato del Losanna avrebbe sicuramente sfruttato per far sua la gara. Esausto ma decisamente soddisfatto a fine gara Brody Angley: «È stata un’ottima ultima partita da parte nostra; la dimostrazione dei nostri progressi che ci hanno portato a giocare alla pari con molte squadre più blasonate. Se resterò anche l’anno prossimo? Qui sto bene, la squadra è buona come pure la società. Era la mia prima volta fuori dagli USA, ma mi piacerebbe restare, anche se mia mamma si preoccupa tantissimo per me!». Appuntamento alla prossima stagione dunque, sicuramente con la SAM e, lo sperano soprattutto i ragazzini ma non solo, con Brody Angley.


© Corriere del Ticino



!maro!
00giovedì 26 marzo 2009 11:41





La SAM chiude bene.




Vittoria contro il Losanna per un Massagno che va in vacanza.





di Giorgio Franchi

La SAM era decisa a chiudere la stagione con una vittoria, Ha centrato il bersaglio, al termine di una partita giocata a tratti bene e con grande determinazione. La squadra ha lottato con molta generosità (a volte fin troppa viste le numerose palle perse), ma alla fine è stata premiata con una vittoria che ha più valore per come è stata ottenuta.

La compagine diretta da Rezzonico ha praticamente sempre comandato nel punteggio, arrivando addirittura a condurre con 16 punti di margine al 26' (67-51). Ha saputo anche soffrire ma poi restare lucida nel momento in cui i vodesi sono arrivati sotto pareggiando addirittura al 33' (75-75, "tripla" di Block). Proprio in questo frangente c'è stata la svolta della partita. L'allenatore dei vodesi ha preso dapprima un fallo tecnico e poi, per reiterate proteste, è stato espulso. Tutto questo ha permesso ad Angley di andare dalla lunetta dove ha segnato ben sei tiri liberi consecutivi. Nella successiva azione ecco la "bomba" di Balletta a chiudere il conto (81-73). Insomma, la sfuriata dell'allenatore dei romandi è costata la bellezza di 12 punti.

Una vittoria di tutti, partendo da Savage (addirittura implacabile, 19 punti nei primi 20'!), proseguendo poi con Angley ,grande condottiero in cabina di regia e quasi perfetto dalla lunetta (12/14). E poi Fässler, giocatore generosissimo, ha mostrato i muscoli sotto i tabelloni e quando ha avuto la palla in mano non ha quasi mai fallito (8/10!). Tutti meritano un plauso, anche il giovane Lombardini, che la SAM farà bene a tenere stretto perché lui può davvero essere una valida alternativa in regia.

Soddisfatto Rezzonico: «Soprattutto orgoglioso dei miei ragazzi. È un peccato che il campionato chiuda proprio ora che la squadra appare in forma. Questo significa che lo staff tecnico ha pianificato bene la stagione, ai playout ci saremmo arrivati al meglio, un plauso a tutti i giocatori che hanno lavorato sodo in palestra e che sono stati premiati da una bellissima vittoria contro una squadra piena di stranieri».


© laRegione Ticino


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