Vigilia della 20^ di Campionato 2008/09. 9^ di Ritorno.

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!maro!
00lunedì 9 marzo 2009 13:15






Gibson e compagni ripartono da Boncourt
AGOSTA TI- PRESS/ F.



SAV, niente è acquisito .

Dopo l’amara Coppa, si riparte da Boncourt.

A Lugano arriva il Geneva Devils.

Trasferta di capitale importanza per la SAM Massagno,
ospite del Grand-Saconnex.






di Mec



Torna il basket di campiona­to dopo la pausa di due setti­mane per la Coppa della Lega. Una coppa, quest’ultima, che ha lasciato un po’ di amaro in bocca ai tifosi gialloverdi an­che se, da più parti almeno, si è sentito che anche una scon­fitta serve per crescere. So­prattutto è utile per capire come non sia poi così improba­bile di scivolare. Certo è che per Vacallo si è trattato della seconda sconfitta nella corren­te stagione e chiunque squa­dra sarebbe felicissima di per­dere due partite su 26. Il ram­marico sta nel fatto che la se­mifinale era una partita senza ritorno e quindi senza possibi­lità di riscatto. Ma la rivincita la SAV se la può ancora pren­dere su due fronti: in Coppa, dove è già in finale, e in cam­pionato dove è incontrastata capolista.
Dato che fino a ieri sera, ve­nerdì, c’era il rompete le righe, non abbiamo voluto sciupare il momento di “ distacco” di Rodrigo Pastore dal basket gio­cato e quindi la presentazione della gara con Boncourt la fac­ciamo noi. Trovarsi di fronte i giurassi ani sul loro terreno, dopo due partite appena giocate e vinte, non è facile. Da una parte c’è la conoscenza dell’avversaria che non richiede particolari accorgimenti, considerate le scelte vincenti fatte nelle pre­cedenti gare. Dall’altra sta un fattore mentale importante da verificare: da un nostro punto di vista, la partita di semifina­le con Nyon in Coppa della Lega è stata un po’ sottovaluta­ta, a livello inconscio sia chia­ro, perché Vacallo aveva asfal­tato senza problemi l’avversa­rio due settimane prima. La convinzione che prima o dopo Vacallo ce l’avrebbe fatta, deve aver accompagnato Dacevic e compagni per lunghi tratti, fino a che c’è stata la resa fina­le davanti alla costanza di ren­dimento del Nyon. Questa sconfitta deve essere d’aiuto in gare come quella di oggi, dove bisogna sgomberare il campo dai risultati ottenuti e partire sempre con il massimo della determinazione. Un Vacallo concentrato e attento, pur nel­la tana di un avversario ostico e completo in ogni reparto, non teme nessuno.

La SAM ha una trasferta per nulla facile in quel di Ginevra dove affronta il Grand Sacon­nex. Il tutto sarà complicato dall’approccio alla regione a causa del salone dell’auto, per­ché è troppo difficile preventi­vare il calendario in modo in­telligente. La SAM ha un com­pito difficile anche sul campo, malgrado i ginevrini siano in­dietro due punti in classifica. Ma siamo quasi alla fine della seconda fase e le partite in pro­gramma sono solo tre, contan­do appunto questa. Vincere vuol dire la certezza o quasi del settimo posto e anche que­sto aspetto è sicuramente confortante. Perdere sarebbe un passo indietro, con l’impos­sibilità di raggiungere Gine­vra che se la vede col Lugano.

E del Lugano parliamo con il coach Renato Carettoni per sentire come si sono integrati i due nuovi arrivati, Blaz Cre­snar, pivottone di 214 cm, e il nazionale Dusan Mladjan, di nuovo figliol prodigo per il fi­nale di stagione. « Il rinforzo probante è quello di Mladjan che conosciamo tutti e che ho trovato molto motivato. Cesnar è un giovane che avrà certo un buon futuro ma deve ancora crescere, anche se potrà darci un buon contributo sotto i ta­belloni ».
La convivenza fra Stockal­per e Mladjan? « La reputo una cosa molto positiva: ora si cono­scono meglio, anche per aver giocato assieme in nazionale e poi possono avere maggiori li­bertà che non giocando singo­larmente, dato che l’avversario avrà meno possibilità di rad­doppiarla ».
Una squadra per vincere? « Con i nuovi innesti si è alza­to il tasso tecnico e abbiamo qualche carta in più da giocare. Ma le squadre che hanno cam­biato poco o nulla hanno il van­taggio di non dover continua­mente ricominciare daccapo come chi ha degli innesti da fare. In poche settimane è diffi­cile inventare molto, ma certa­mente così siamo più competiti­vi di prima »
.
Tour de force per il Riva
In campo femminile il Riva se la vede con due partite, oggi a Neuchâtel e domani a Troi­storrents che sanno di grandi scontri. La squadra è cresciuta molto in queste settimane, ma è chiaro che vedersela con il Neuchâtel, fresco vincitore della Coppa della Lega in saba­to, e poi giocare a Troistor­rents la domenica non è facile per nessuna squadra. Conside­rate le posizioni in classifica, per Augugliaro e compagne è un buon test per vedere a che punto è la coesione di squadra e la tenuta fisica: sono questi due aspetti fondamentali in vi­sta dei play off, gare ad elimi­nazione nella quale Corno vuole giocarsi il tutto per tut­to.
Sta ora al Riva fare certe “scelte” e cioè capire quale po­trebbe essere la migliore posi­zione in classifica da raggiun­gere alla fine di questa fase a orologio. Perché lo sport è bel­lo e tutto quanto, ma i propri interessi, ogni tanto, è bene farli...


© laRegione Ticino


!maro!
00lunedì 9 marzo 2009 13:16




IL RITORNO.
Al suo esordio stagionale in bianconero Dusan Mladjan




I Tigers si affidano a Dusan Mladjan

I bianconeri ospitano questo pomeriggio all’ Istituto Elvetico i Ginevra Devils.
Come nel corso della passata stagione, il giovane talento rossocrociato è tornato all’ovile sulle sponde del Ceresio, rilanciando così le quotazioni della società del presidente Cedraschi che ora punta alla vittoria in campionato.





Il ritorno alle ultime tre giorna­te di campionato dopo la paren­tesi della Coppa di Lega a Mon­treux coincide quest’anno con il ritorno in bianconero in Dusan Mladjan, arrivato a Lugano in pre­stito da Montegranaro sino al ter­mine della corrente stagione. Un ritorno che, a dire il vero, ha un po’ il gusto di un «déjà vu» e che rie­voca il pas­saggio sulle rive del Ce­resio del giovane talento rossocro­ciato durante la seconda parte del­lo scorso torneo di Lega Naziona­le A.
L’anno scorso le cose non an­darono per il meglio per la socie­tà del presidente Cedraschi che oggi (inizio ore 17.30 affronterà i Ginevra devils all’ Istituto Elveti­co e che venne sconfitta sia nella finale dei playoff (3-0 secco con­tro l’ Olympic) sia in quella di Cop­pa Svizzera nel derby contro la SAV. «Ma ora la situazione è diver­sa », dichiara lo stesso Mladjan. «Già le motivazioni che mi hanno spinto a tornare a Lugano sono di­verse: la passata stagione a Vare­seèstatounveroepropriocasino, mentre con Montegranaro ho an­cora un contratto valido anche per il prossimo anno».


Sinora a Montegranaro non hai però trovato molto spazio…



«Quando vai a giocare in Italia – a Montegranaro o in qualsiasi altra squadra – metti in preventivo an­che il fatto di non trovare molto spazio. All’inizio dell’anno ero co­sciente che sarebbe stata dura: nel mio ruolo c’erano tre americanie complessivamente eravamo seio sette giocatori nella stessa posi­zione. Poi bisogna anche dire che a questi livelli entrano in linea di conto molte cose, alcune delle quali c’entrano poco con il basket giocato:soldi, stipendi, eccetera. Non sempre i giocatori che si alle­nano meglio scendono poi in campo…».


Da Montegranaro a Roseto, ma anche lì senza fortuna…



«Mi trovavo in prestito a Roseto per un mese ma mi sono infortu­nato­subito e quindi non ho prati­camente potuto giocare…».


Come è maturata la decisione di tor­nare a Lugano?



« Dopo l’infortunio a Roseto mi mancava la competizione e ho pensato che tornare a Lugano pri­ma dei playoff fosse la soluzione migliore. Se non mi fossi infortu­nato probabilmente non sarei tor­nato in Ticino. Il mio obiettivo a Lugano? Giocare, giocare e anco­ra giocare ».


Rispetto all’anno scorso che squadra hai trovato?
Quali sono le principali dif­ferenze?



«Sono cambiati molti giocatori ma la squadra mi sembra avere talen­to e potenzialità. Rispetto all’an­no scorso abbiamo forse la pan­china più corta ma credo che ab­biamo tutte le carte in regola per puntare al terzo posto in regular season alle spalle di Vacallo e Fri­burgo ».


Dopo il tuo innesto e quello di Cre­snar sembra che il Lugano voglia pun­tare in alto. Qual è la tua opinione in proposito?



«L’anno scorso ci si aspettava mol­to da noi perché eravamo con l’ Olympic la squadra migliore del campionato, mentre questa sta­gione molte squadre sono cresciu­te. Sono convinto però che possia­mo giocarcela con tutti ».


Nonostante i molti mesi di assenza dai parquet svizzeri, ti sei tenuto informa­to sul campionato in corso.
Cosa pen­si dei tuoi avversari?



«Ho visto il derby e mi sembra che Vacallo abbia otto giocatori affia­tati, ben preparati da un ottimo coach e che sanno giocare a ba­sket. Secondo me sulla carta la squadra più forte di tutte è il Nyon, che in Coppa di Lega ha utilizza­to Si­r e Kaunisto come ottavo e ri­spettivamente nono uomo. Sono però diverse le formazioni di ta­lento e se riusciremo ad arrivare almeno terzi o quarti avremo il vantaggio del campo nel primo turno dei playoff. In semifinale, poi, tutto può succedere».


Con Carettoni come ti trovi?



«Premetto che ho fatto solo quat­tro allenamenti ma con Renato ho avuto l’impressione che si stia la­vorando bene » .


Isaac Wells ha fama di essere una te­sta calda. Personalmente che impres­sione ti ha fatto?



«Per quel che mi riguarda ho visto un ragazzo motivato, che ad alle­namento si impegna molto e che ci tiene a fare bene».


Nelle scorse settimane il presidente dei Tigers, parlando del tuo ingaggio,
ha dichiarato che la società vorrebbe che tu rimanessi anche l’anno prossi­mo.
Quali sono i tuoi progetti per il fu­turo?



«Ho ancora un anno di contratto con Montegranaro, ma so che il mio agente ed i dirigenti dei Tigers stanno discutendo la mia posizio­ne in vista del prossimo campio­nato. Quello che conta è che a Lu­gano ci sia un progetto serio:nel caso sarei molto interessato a re­stare ».


Andrea Stephani





© Corriere del Ticino




!maro!
00lunedì 9 marzo 2009 13:17






FIDUCIOSO Davide Balletta a ca­nestro.
(fotogonnella)





Ritorno al successo per la SAM ?



OGGI MGS-MASSAGNO .




Dopo tre settimane di pausa la SAM Massagno torna a calcare i parquet della LNA quest’oggi contro il Grand-Saconnex nella prima di tre sfide che sanciranno la fine del campionato dei bian­coblù. «Siamo già quasi in vacan­za » , spiega Davide Balletta.
«Quella di quest’anno è proprio una formulaccia: non mi piace, non mi sembra né carne né pe­sce. Grazie al ritiro dell’ Hérens siamo già salvi, ma senza i pla­yout la giusta dose di adrenali­na ». Il che non significa che non abbiate più nulla da chiedere a questo campionato... «Il coach ci ha chiesto di arrivare noni. Se­condo me è un traguardo alla no­stra portata. A che servirebbe? Beh, se nelle prossime tre setti­mane fallisce un’altra squadra vorrebbe dire giocare i playoff... Scherzi a parte ci teniamo a fini­re bene». Primo avversario di questo vostro «rush» finale l’ MGS... « Rispetto alla partita d’andata loro potranno contare su Kemper e Mafuta, mentre noi abbiamo diversi infortunati sot­to canestro. Proprio per essere pronti per questo appuntamen­to, nelle ultime settimane abbia­mo preparato molto questa par­tita: per la prima volta quest’anno abbiamo fatto una seduta video per studiare i nostri avversari. Possiamo vincere e non voglia­mo sprecare questa occasione, anche perché il ritorno da Gine­vra diventerebbe lunghissimo...». Siamo alla fine di questo campio­nato: un tuo bilancio personale? «Sono soddisfatto della mia sta­gione perché sono riuscito a rita­gliarmi i miei spazi. Più in gene­rale, mi aspettavo di più dalla LNA. Nonostante il numero ele­vato di stranieri il livello non mi è sembrato altissimo. Credo an­zi che se avessimo giocato l’anno scorso in A con questa squadra saremmo addirittura riusciti a fa­re ancora meglio».
I numerosi infortuni (vedi sotto) non hanno permesso alla SAM di preparare al meglio l’incontro di oggi, ma Fabrizio Rezzonico non ne fa un dramma:«Sono cose che capitano. Purtroppo accusiamo tutti questi infortuni nel momen­to peggiore della stagione. Chia­ro, se ci fossero stati i playout, sa­rebbe stato ancora peggio, ma per noi, che ci teniamo a mostrare una reazione dopo la batosta ri­mediata al Palamondo contro il Boncourt, queste ultime partite sono ugualmente importanti. In queste condizioni però il match di oggi si presenta davvero duris­simo: con Kemper, Payne e Scott loro possono sovrastarci sotto ca­nestro, settore in cui negli allena­menti in settimana ho provato a far giocare Savage. Con il quin­tetto piccolo l’unica soluzione tat­tica per noi sarà di correre molto e di imporre il nostro gioco in contropiede».

A.S.




© Corriere del Ticino



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