PLAY-OFF 2010/11. Vigilia 1/4 di finale.1^.

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!maro!
00martedì 26 aprile 2011 22:16



02.04.2010.







Nella tana di Molteni.
(TI-PRESS/PUTZU)


S’alza il sipario sui playoff.



Sesto derby tra Tigers e SAM oggi all’Elvetico.
SAV e Riva in trasferta.




di Dario Bernasconi.

La ricreazione è finita, si ricomincia. Iniziano oggi le gare dei quarti dei playoff.

Gli abbinamenti sono noti a tutti, sia in campo maschile sia in quello femminile, ma li ribadiamo in rigoroso ordine di classifica: Lugano-SAM, OlympicBoncourt, Ginevra-Starwings e Monthey-Vacallo; in campo femminile abbiamo Hélios-Pully e Elfic Friborgo-Riva.

Sfide in parte aperte e in parte scontate nel loro esito. Pensare che il Lugano possa perdere 3 volte contro la SAM o che l’Hélios non metta sotto il Pully ci sembra un puro delirio e questo detto nel pieno rispetto delle squadre. Ma la logica ha pure un senso anche nello sport, soprattutto quando le differenze di potenziale sono più che evidenti.

Nei playoff, palloni e tiri hanno un peso maggiore, ogni azione conta, ogni palla recuperata o persa ha un valore diverso. Invece il fattore campo, nei playoff, può avere un valore relativo. Si gioca con la formula del 2-2-1. Le pressioni che ci sono e possono sempre condizionare in un modo o nell’altro: i padroni di casa sentono la pressione di non poter perdere una gara su due, dato che poi ne avranno due in trasferta. Gli ospiti odierni sanno che vincerne una invertirà il fattore campo e potranno avere un possibile match-ball fra le mura amiche alla quarta. Il bello dei playoff, insomma.



Il Lugano affronta oggi la SAM per la sesta volta in stagione: si sono incontrati 3 volte in campionato e una volta nelle due coppe. Cinque vittorie con una media di 30 punti di scarto sono eloquenti. Joe Whelton ha sempre rispetto per gli avversari, ma sa, e lo sanno anche i suoi, che contro il Massagno non ci saranno problemi, considerata la differente statura dei due complessi: non per nulla una squadra costa quattro volte l’altra, il Lugano gioca con sette americani e due nazionali, la SAM con quattro americani. « Siamo in corsa per il titolo, i playoff rimettono tutti a zero – commenta il coach bianconero – . È chiaro che siamo favoriti ma dovremo dimostrarlo sul campo, a partire da oggi. Non voglio che ci siano distrazioni, tutti devono dare il massimo. In questo modo la testa funziona meglio e, conseguentemente, il gioco. Dobbiamo essere squadra e faremo di tutto per arrivare in fondo ». Tutti recuperati? « Sì, stanno bene tutti, a parte Draughan con qualche problemino: abbiamo potuto allenarci con continuità e siamo pronti per arrivare al terzo titolo in stagione, un traguardo al quale ci tengono tutti ». Motivazioni? « Nelle gare importanti queste ci sono: ho dei ragazzi che vogliono vincere sempre, sono tranquillo ».

Franco Facchinetti è serafico: « Nessuna illusione di poter superare il turno, ma vogliamo chiudere bene la stagione. Siamo arrivati ottavi, abbiamo battuto delle big che non avevamo mai superato, come l’Olympic e la SAV, proveremo a dare il nostro meglio ». Tutti recuperati? « Non so ancora quali saranno le condizioni di Magnani ma Fridel ci sarà: per il resto la squadra si è allenata discretamente bene. Se sapremo stare a lungo in partita sarà già una nota di merito. Tutti vogliono finire bene la stagione, anche perché si parlerà presto di rinnovi di contratto ».



La partita più tosta ce l’ha certamente il Vacallo sul terreno del Monthey. I vallesani, dopo la cocente sconfitta in finale di Coppa, hanno tanta voglia di ritrovare il Lugano in semifinale. Un desiderio che è simile a quello dei gialloverdi, partiti bene in stagione ma poi calati a inizio anno, favorendo la terza poltrona dell’avversario odierno. Le due compagini, seppur con caratteristiche diverse, hanno un potenziale molto valido e capace di ogni risultato. Il Monthey ha più fisicità nel reparto dei lunghi, la SAV ha un gruppo e guardie ed esterni in grado di fare molto male. Soprattutto, come si è visto nelle ultime gare, se i suoi tiratori confermeranno il ritrovato tiro da tre e Dacevic sarà al cento per cento. Rodrigo Pastore la vede così: « Il Monthey è tosto, ha qualità per metterci in difficoltà vicino a canestro, una squadra atletica e giocano sia individualmente sia a campo aperto. Sono completi pure da fuori, con tiri da tre nelle mani ». E il Vacallo cosa dovrà fare? « Noi dovremo sprecare pochi palloni, non avere distrazioni, palle perse e percentuali basse da tre come a Friborgo una settimana fa soprattutto nell’ultimo quarto ». Nelle ultime settimane siete cresciuti... « Abbiamo un nostro piano partita, sono tranquillo per come i ragazzi hanno risposto nelle ultime settimane. Dovremo essere bravi a giocare per 40’ con intelligenza e organizzati, chiudere fuori Molteni e i lunghi dai rimbalzi offensivi ».



In campo femminile si gioca al meglio delle cinque sfide, con la stessa formula del 2-2-1. Il Riva debutta domani in trasferta a Friborgo. Le burgunde hanno disputato un ottimo finale di campionato, coinciso anche con una bella prova in finale di Coppa. L’arrivo di Bettina Mueller e quello di Angelina Williams hanno dato molto fosforo, la prima, e fisicità, la seconda. Una compagine che darà certamente filo da torcere al complesso momò, che con l’arrivo di Fabrizio Rezzonico ha trovato maggior serenità. La squadra ticinese ha dalla sua l’entusiasmo ma anche l’inesperienza della molta gioventù e questo fattore, nei playoff, ha il suo peso. « Siamo pronti per affrontare una squadra molto forte, soprattutto con gli ultimi due innesti – dichiara Rezzonico – . Noi siamo un po’ più leggeri fisicamente, ci manca certamente esperienza ma sono fiducioso. Siamo cresciuti soprattutto in difesa e, se troveremo continuità in attacco, potremo stare in partita ». La squadra ha un miglior assetto in difesa ma in attacco... « È un problema, certamente, anche perché siamo una squadra con due lunghe ma con poco potenziale dietro in fatto di punti. Non perché manchino le giocatrici ma perché non c’è ancora quell’amalgama e quel gioco che piace a me. Ma in un mese non si può fare tutto, lavoriamo già in prospettiva ». Nulla da perdere insomma. « Infatti, tutto quello che verrà ci servirà per crescere e per migliorarci in funzione della prossima stagione. La base è buona e con qualche ritocco saremo più forti ».





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00martedì 26 aprile 2011 22:17




02.04.2010.




QUI VACALLO: Rientri solo col contagocce.

Sempre contando sulle assenze di Lukovic, Crnogorac e Pape Bad­ji, per la trasferta in Vallese, la SAV ritrova Dario Koludrovic, guarito dai postumi di una fastidiosa in­fluenza. In ogni caso Pastore non è che abbia l'imbarazzo della scelta.


QUI LUGANO: Alcuni giocatori non sono al 100%.

Draughan ha provato ad allenar­si, ma i dolori alla coscia si sono ria­cutizzati e la sua assenza è data qua­si per certa, tanto quella di Abukar. In più alcuni altri giocatori, tra i qua­li Sanders, dolorante ad un ginoc­chio, non sono al cento per cento.


QUI MASSAGNO: Sempre emergenza in casa SAM.

L'infermeria della SAM Massa­gno conta sempre la presenza sia di Marco Magnani sia di Federico Fridel. Per oggi, però, Franco Fac­chinetti potrebbe recuperare Yan­nick Rokitzky, ammalato la setti­mana scorsa.


QUI RIVA: Fabrizio Rezzonico ritrova la Bordoli.

Per l'importante trasferta di Fri­burgo, il Riva ritrova nell'effettivo la Bordoli, assente la settimana scorsa per motivi personali. Per il resto, Rezzonico è alle prese con le solite assenze e dovrà fare di ne­cessità virtù.





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!maro!
00martedì 26 aprile 2011 22:19



02.04.2010.







Lugano-SAM, come gli altri 5 derby?
(TI-PRESS)




Playoff: il via ai quarti di finale .



All'elvetico il derby tra Lugano e SAM.
La SAV Vacallo incomincia a Monthey.




di CRISTINA CASARI.

L'ora ics scocca nel tardo pomeriggio di oggi, quando otto squadre si ritrove­ranno di fronte per la prima partita dei quarti di finale dei playoff (best of 5). Che le tre formazioni ticinesi siano tut­te qualificate è motivo di orgoglio per un movimento che riesce a garantire continuità al panorama cestistico na­zionale. La prossima stagione si ritrove­ranno d'altra parte nuovamente di fron­te, avendo tutte ottenuto la licenza in prima istanza. È però musica del futu­ro. Ora tutte le squadre sono concentra­te unicamente sulle sfide che le atten­dono: per il Ticino un derby è già certo, il secondo potrebbe arrivare se il Vacal­lo superasse il Monthey. Per chi anco­ra non lo sapesse questi sono gli abbi­namenti dei quarti: Lugano Tigers - SAM Massagno; Olympic Friburgo - Boncourt; Lions Ginevra - Starwings Basilea e Monthey - SAV Vacallo. La sfi­da più interessante sembra essere pro­prio quest'ultima. Entrambe le squadre hanno chiuso la stagione regolare con lo stesso numero di punti ed entrambe hanno un livello tecnico simile. A fare la differenza saranno i dettagli e la mag­gior determinazione.
Da parte nostra abbiamo voluto inter­pellare i presidenti dei tre club ticinesi ed avere da loro una prima visione sul­l'avventura playoff e sui loro obiettivi. Queste le loro risposte.



Alessandro Cedraschi (Tigers).


«Non nascondo che attendo con impa­zienza l'inizio di questi playoff. Altret­tanto, però, mi preoccupano gli infortu­ni capitati ad alcuni nostri giocatori, tra cui Sanders, in quest'ultima settimana. Ciò non ci ha permesso di allenarci con continuità, ma dagli acciacchi ci stiamo riprendendo. Come squadra e come so­cietà prendiamo molto seriamente la sfi­da contro la SAM Massagno. Anche se sulla carta siamo i favoriti, personalmen­te non sono tranquillo: è comunque un derby e loro lo sentono molto, molto più di noi forse, visto che hanno più ticine­si in squadra e più giocatori svizzeri ri­spetto a noi. Se dovessimo superare i quarti, ad attenderci ci sarà o il Vacallo, e un altro derby, o il Monthey. Avremo il vantaggio del fattore campo, anche se arrivati a questo punto ciò non ha più molta importanza. Sia il Vacallo, che ci ha già battuto, sia il Monthey sono squa­dre combattive e sapranno certo met­terci in difficoltà. La strada però è anco­ra lunga e dovremo prima qualificarci per le semifinali. Non ho un avversario preferito. Nei playoff, se vuoi arrivare al­la fine e sollevare il trofeo devi batterle tutte. Altrimenti non sei degno di vince­re il titolo».



Luigi Barattolo (SAV Vacallo).


«Diciamo che per noi, affrontare i val­lesani non è il massimo. Durante il cam­pionato il Monthey si è rinforzato ed ha ottenuto dei buoni risultati. Nel primo turno li avevamo sconfitti, ma era tut­ta un'altra situazione, nostra e loro. Per quanto ci concerne, cercheremo di gio­carci la serie nelle due partite che di­sputeremo in Vallese, cercando di fare di tutto per vincerne almeno una, per poi approfittare del fattore campo quando saremo al Palapenz. Diciamo­lo chiaro, non partiamo certo nelle ve­sti di favoriti, ma sicuramente sarà una serie tirata, visti i valori messi in cam­po, i quali sono molto simili per entram­be le squadre. Per i tifosi e gli appassio­nati si tratterà certamente di una bella serie, che potrebbe svilupparsi sulle cin­que partite. Superare il turno non sarà facile, ma non è nemmeno impossibi­le. I nostri giocatori sono ragazzi abi­tuati a questo tipo di pressione ed è pro­prio in momenti come questi che san­no rendere al massimo. Li ho visti mol­to concentrati e determinati. Inoltre, sappiamo che avremo l'incondiziona­to sostegno dei nostri tifosi, molti dei quali faranno la trasferta con noi oggi in Vallese: siamo infatti gemellati con il Monthey e quindi, oltre ad essere una partita di playoff, sarà anche una bella festa».



Luigi Bruschetti (SAM).


«Per quanto ci riguarda, l'obiettivo spor­tivo e societario l'abbiamo già raggiun­to con la qualificazione ai playoff. Non per questo però ci riteniamo soddisfat­ti: contro il Lugano non ci tireremo in­dietro e cercheremo di metterli in diffi­coltà, magari vincendo uno o più incon­tro. D'altro canto, bisogna anche essere realisti ed essere consapevoli della loro forza. A noi basta uscire a testa alta da una stagione che ci ha regalato molte soddisfazioni: abbiamo ottenuto lo stes­so numero di punti dello scorso anno, con tre partite in meno e con giocatori che provengono prevalentemente dal nostro settore giovanile, uno tra i miglio­ri in Svizzera e nostro fiore all'occhiello. Sono certo che avremmo ottenuto ben altri risultati se avessimo potuto gioca­re tutta la stagione regolare anche con Fässler, Magnani e Federico Fridel, che sono assenti da un mese e mezzo per infortunio. D'accordo con la società, Franco Facchinetti - al quale abbiamo permesso di lavorare con serenità e senza pressione alcuna - ha fatto gio­strare ben otto giocatori U20, chi a ro­tazione, chi in modo fisso. A dimostra­zione del valore del nostro settore gio­vanile, posso solo fare un esempio: Fe­derico Fridel, che ripeto ha solo 20 an­ni, si è ritagliato il suo spazio, sino a diventare il giocatore svizzero più im­portante della squadra. Siamo davve­ro molto fieri dei nostri giovani, che sono campioni svizzeri U20 e che set­timana scorsa si sono aggiudicati per la sesta volta di fila la Coppa Ticino: una forza indigena che vale e che bi­sogna valorizzare. È il credo della no­stra società e se uno di loro staccherà un contratto altrove per noi sarà solo motivo d'orgoglio. Il lavoro fatto da Gu­bitosa è stato encomiabile e soprattut­to andiamo fieri della collaborazione esistente tra lui e Facchinetti, persona molto intelligente e che stimo. I quar­ti di finale sono una lotteria, sia per noi sia per il Lugano. Lasciamoci sorpren­dere e auguriamoci che lo spettacolo sia degno di questo nome. E poi, che vinca il migliore».



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!maro!
00martedì 26 aprile 2011 22:21
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