Staib
00lunedì 13 marzo 2006 23:37
Sbobinato personalmente, magari me lo copio nel blog perchè mi è costato un bel mal di testa. L'ordine delle frasi è stato un pò complicato da decidere visto che spesso e volentieri si accavallavano le voci ma dovrebbe risultare fedele. Se trovate errori sono i loro
Parto dagli ultimi sette minuti perchè sono quelli che sono riuscito a trovare subito su Internet. D'altra parte sono proprio il momento in cui inizia lo scontro.
Berlusconi: L'85% della grande stampa, legata non a editori puri, ma a poteri economici forti, che evidentemente hanno molto interesse a farsi proteggere dalla sinistra esprime quindi una stampa che è tutta o quasi tutta a sinistra. I giornali per la destra, sono rimasti veramente meno... si contano su meno delle dita di una mano.
Annunziata: Caro presidente, diciamo che quello che lei dice è vero. Il prossimo passo...
B: Mi fa dire qualcosa che può interessare agli elettori?
A: No no no, ma adesso stiamo arrivando ad un punto vicino, non dica questo...
B: No, adesso le dico io... vorrei che lei invece... vorrei che lei mi domandasse perchè gli elettori devono votare per noi e non per la sinistra. Allora, la sinistra ha un programma...
A: Ma guardi lei avrà a disposizione... lei ha a disposizione moltissime, lei... ascolti, lei farà...
B: NO! Io ho a disposizione questa intervista... bene lei è una violenta e mi sta veramente cercando di non far dire le cose
A: Violenta io? No, ma io vorrei...
B: Sì ma lei sta esprimendo una violenza nei miei confronti
A: Presidente io vorrei avere il privilegio di essere una delle poche persone che con lei riesce a fare delle domande invece semplicemente di sentirsi dire che cosa si deve sentir dire. Mi piacerebbe farle le domande e continuare a fargliele. Questa è un'intervista, lei avrà i dibattiti...
B: Lei sta approfittando della mia educazione... buona educazione, Continuiamo!
A: No, no, siamo tutti e due di buonissima educazione, presidente, rimane il fatto che le domande qui in casa mia le faccio io, allora io gliele volevo dire questo...
B: Credevo che questa fosse la casa della RAI, di tutti gli italiani, invece è la casa sua.
A: Be'è casa mia per quel piccolissimo pezzo che è mio, è mio, presidente.
B: Allora mi domanda che cosa ha fatto il governo in questi cinque anni
A: Volevo sapere perchè in questi cinque anni...
B: mi domanda cosa farà il governo nei prossimi cinque anni
A: Ci arriviamo, ci arriviamo
B: Ci arriviamo alla fine della trasmissione? Complimenti!
A: No, ci stiamo arrivando adesso siamo ancora a quattordici minuti, guardi. Dobbiamo farne trenta.
B: Bene allora me li faccia impiegare in cose che interessano agli spettatori non che interessano solo a lei.
A: Lei mi deve spiegare, no... vabbè, insomma voglio dire, voglio dire presidente, questa è una trasmissione fatta da me, avrà altre situazioni, altri giornalisti, altri posti, non è detto che i giornalisti debbano fare tutti la stessa cosa. Chiudiamo questo...
B: Allora le chiedo cortesemente di farmi dire qualcosa di concreto invece che queste storie che riguardano al passato.
A: Se dopo cinque anni, come lei dice, di governo, tutti i poteri forti che esprimono per altro anche il corriere non sono d'accordo con lei, a partire dall'orientamento del Corriere ma anche dall'orientamento del capo della Confindustria che è Montezemolo, lei che ha dire su questo.
B: Una notizia importante...
A: Be'è una notizia importante, direi.
B: Sì, sì...
A: Non pensa che questo è il segno di un fallimento per lei?
B: Ma al contrario! Penso che noi abbiamo fatto una politica, sociale, importante, che ha guardato non agli interessi di pochi privilegiati ma agli interessi di tutti gli italiani, una politica che ha fatto crescere i posti di lavoro contro ciò che invece è accaduto in tutta Europa, una politica per cui siamo riusciti in un momento di difficoltà economica dell'Europa a non aumentare le tasse, a non mettere le mani nelle tasche degli italiani, anzi, ad aumentare le pensioni per un milione ottocento cinquantuno mila anziani a cui la sinistra non aveva pensato e a colmare quel gap che abbiamo ereditato, quel deficit terribile di infrastrutture con l'apertura di settantuno cantieri e con la messa in circolazione di oltre cento quaranta mila miliardi di vecchie lire contro i quattordici mila miliardi della sinistra nei suoi cinque anni di governo abbiamo dato una prova (A: e allora?) di capacità operativa dieci volte quella della sinistra... e allora succede che noi siamo riusciti a fare quasi il miracolo di tenere in conti in ordine...
A: Ma la confindustria non l'ha capito!
B: Ma non è la confindustria! Montezemolo è il presidente della confindustria! Io ho rapporti con centinaia di associati alla confindustria tra l'altro anche le imprese pubbliche sono associate nella confindustria, parlo con i loro presidenti eccetera... ritengono che un imprenditore abbia il dovere di essere ottimista perchè diffondendo come fa la sinistra pessimismo...
A: Quello che dice significa che Montezemolo non rappresenta la Confindustria, presidente?
B: No, Montezemolo è il presidente della Confindustria, non è vero che sia contro di noi perchè questo non è vero, vuol dire esagerare certe dichiarazioni che lui ha fatto anche indicando un programma che auspica sia il programma del futuro governo, a cui noi rispondiamo praticamente al cento per cento. Non c'è una richiesta di confindustria, sensata, e hanno fatto richieste sensate, a cui noi non abbiamo dato ascolto e che non abbiamo trasformato in concreti provvedimenti di governo. Quindi abbiamo...
A: Però la confindustria pone un problema sostanziale, credo che questo abbia a che fare con il suo desiderio di parlare il suo programma. La confindustria sottolinea quelli che sono i dati di un'Italia economicamente ferma. Su questo io non sono riuscita a capire in tutti i suoi interventi televisivi come può dire che ha fatto interventi così efficaci...
B: Se lei mi dà un minuto senza interrompermi io glielo spiego
A: Va bene, gli ho dato più di un minuto, però eh!
B: L'Italia, il governo, nostro ha fatto meglio del governo di sinistra. Perchè... il governo di sinistra in un momento di espansione economica ha sviluppato una politica che ha portato l'Italia ad uno sviluppo inferiore a quello della media europea dello 0,9%. Noi abbiamo portato l'Italia ad uno sviluppo inferiore rispetto alla media europea dello 0,8% quindi in relazione a quello che ha fatto la sinistra noi siamo andati meglio, ma ci sono...
A: Gli ultimi dati di sviluppo sono però due.,, sono allo 0,2
B: Non c'entra niente. Capisco che lei non sia molto pratica di economia (A: certo mi rendo conto che non sono molto pratica...) però i dati sono questi: - 0,9 rispetto allo sviluppo europeo per la sinistra, - 0,8 per quanto ci riguarda. Ci sono delle carenze nel sistema Italia che sono strutturali, radicate nel passato che noi abbiamo ereditato. Gliene dico qualcuna: la prima, le infrastrutture, abbiamo trovato un deficit del 50% delle infrastrutture, colpiscono tutti, non solo costano a tutti gli italiani...
A: Guardi lei dice che non sono molto pratica di economia...
B: No no, lei adesso mi lascia parlare... lei adesso... lei adesso...
A: ... ma 102.000 posti di lavoro
B: Lei adesso mi fa la cortesia di lasciarmi rispondere, se no mi alzo e me ne vado, chiaro? Allora le stavo...
A: Presidente, scusi...
B: LEI MI HA FATTO UNA DOMANDA...
A: presidente, ritiri...presidente
B: IO ESIGO CHE LEI MI FACCIA RISPONDERE! Allora..
A: Presidente che lei si alza e se ne vada è una cosa che non può dire. Ritiri questo... ritiri questo per favore.
B: Allora io mi alzo e se ne vado e questo resterà come una macchia nella sua carriera professionale. Allora lei mi ha fatto una domanda, mi usa la cortesia di farmi rispondere?
A: Presidente, l'ho fatta rispondere..
B: MI HA FATTO UNA DOMANDA... NO! MI HA FATTO UNA DOMANDA e non mi ha dato il modo di rispondere lei mi ha domandato per quale motivo lo sviluppo italiano non è stato così...
A: Presidente, ritiri intanto il discorso sul mi alzo e me ne vado! Perchè questo non è accettabile...
B: Io mi alzo e - me - ne - vado! Se lei non mi lascia rispondere...
A: Presidente non lo faccia perchè sbaglierà lei, non sbaglio io.
B: Lei non può dire a me quello che faccio.
A: Neanche lei a me, però!
B: Io non decido per lei, lei non decide per me.
A: Ci sono delle regole nel mondo giornalistico
B: Allora, innanzitutto in Italia abbiamo avuto...
A: La prego di non dire che se ne va perchè non è questo il punto.
B: Allora, io posso dire quello che voglio e lei non mi può negare che io dica quello che voglio
A: Ma non può dettare le regole, però. Non può dettare le regole.
B: Questo vede dimostra perchè lei è di sinistra, lei pensa di decidere anche per gli altri mentre io sono un liberale e decido solo per me stesso.
B: Allora volevo dire perchè l'Italia...
A: Guardi, lei non è abituato ad avere colloqui con i giornalisti, presidente.
B: Va bene, arrivederla signora. Se lei non mi fa parlare la saluto. (si alza e dà porge la mano)
A: Arrivederci.
B: Complimenti, lei ha illustrato bene (A: benissimo) come si comporta una persona (A: mi dispiace) che ha pregiudizi e che sta a sinistra. Le posso dire una cosa, deve avere un pò di vergogna per come si è comportata.
A: Presidente, lei non sa trattare con i giornalisti, presidente...
B: Arrivederla.
B: (fuori campo) Arrivederci, vi ringrazio. La RAI è controllata da me, eh? Benissimo... vediamo.... Arrivederci signori, vi lascio a divertirvi per conto vostro.