"Il governo mentì sugli Ogm"

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vanni-merlin
00domenica 18 novembre 2007 00:43
14/11/2007 -
SCONTRO SUGLI ORGANISMI GENETICAMENTE MODIFICATI «QUELLO NATURALE CONTIENE TOSSINE CANCEROGENE»


"Il governo mentì sugli Ogm"


VANNI CORNERO

Sul mais Ogm questa volta lo scontro si tinge di giallo. Ieri il coordinamento «Sagri», costituito da ricercatori e associazioni favorevoli alle biotecnologie agrarie, in una conferenza stampa a Roma ha denunciato l’insabbiamento dei risultati di uno studio sul mais geneticamente modificato condotto in Italia.

«Questa ricerca - afferma il “Sagri” - era stata commissionata nel 2005 dall’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (l’Inran) del ministero per le Politiche Agricole a un docente dell’Università di Milano, Tommaso Maggiore. Il professor Maggiore era tenuto per contratto a non divulgare i dati, mentre l’Inran ha omesso dalle proprie comunicazioni una parte rilevante dei risultati, nonostante fossero stati ottenuti con fondi pubblici e avessero evidenti ricadute per le politiche a tutela della salute dei consumatori». Un’accusa confermata dallo stesso Maggiore a Gilberto Corbellini, professore di Storia della Medicina all’Università La Sapienza: «Anche in Italia abbiamo da tempo le prove che il mais Ogm ha una resa maggiore ed è più sicuro per la salute - ha rivelato Maggiore al collega - ma queste prove, comprese quelle che ho raccolto personalmente, sono state nascoste».

Sempre secondo le accuse del «Sagri» lo studio, condotto per conto dell’Inran, ha rinvenuto nel mais convenzionale un contenuto allarmante di fumonisine, superiore alle soglie consentite dalla normativa europea. Questo valore si è dimostrato 100 volte più alto di quello del mais Ogm (il mais Bt) resistente alla piralide (il peggior parassita del granturco) e coltivato nello stesso campo sperimentale. Le fumonisine sono sostanze cancerogene e teratogene, prodotte dal fungo Fusarium, che prolifera in presenza della piralide. Il parassita e le tossine che si accumulano in sua presenza rappresentano un problema cronico per la maiscoltura italiana. E nelle conclusioni del coordinamento si stima che metà del mais italiano contenga livelli di fumonisine superiori al tetto fissato dal regolamento 1126/2007 e quindi vada considerato fuorilegge per il consumo umano.

La linea degli scienziati del coordinamento «Sagri» si può riassumere così: il mais Bt (ovvero geneticamente modificato) dà una resa maggiore e, facendo un calcolo sommario in base al prezzo di mercato del 2005, si può stimare che, coltivandolo al posto di quello convenzionale, gli agricoltori italiani avrebbero ricavato già due anni fa un miliardo di euro in più. Inoltre è più sicuro per la salute.

Di conseguenza per il «Sagri» è assurdo che si continui a discutere dei rischi teorici degli Ogm, mentre si nascondono i rischi reali dei prodotti convenzionali a cui l’ingegneria genetica consentirebbe di rimediare. «E’ inoltre gravissimo - sottolineano al coordinamento - che il legislatore e i consumatori siano stati tenuti all’oscuro di informazioni utili per proteggere la salute degli Italiani».

Fin qui le accuse, ma in serata è giunta una smentita alle affermazioni del «Sagri» dal presidente dell’Inran, Carlo Cannella. «Nessuno ha svolto indagini per conto nostro sulle microtossine, se non il Laboratorio deputato dell’Istituto Superiore della Sanità - ha precisato -. Inoltre nessuno ha mai voluto occultare nulla. Le ricerche sulla presenza di microtossine nel mais hanno rilevato solo in un caso su 100 una presenza sopra i limiti che comunque era nell’ordine del 20% e non 100 volte superiore. Non si è ritenuto di comunicare l’unico dato riscontrato oltre la norma sui numerosi campioni, in quanto, appunto, isolato e non attendibile. Un solo dato anomalo non significa che tutta la produzione italiana di mais sia inquinata. E per la cronaca - conclude il presidente dell’Inran - nelle analisi svolte dal laboratorio dell’Iss risultava che anche i campioni di mais Ogm non erano esenti da microtossine».


da: www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/scienza/grubrica.asp?ID_blog=38&ID_articolo=438&ID_sezione=243&sezi...

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