[CRONACA] Berlusconi: "Farabutti in tv, stampa e politica

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Hareios
00mercoledì 16 settembre 2009 11:47
A "Porta a Porta", il premier parla della ricostruzione all'Aquila, poi va giù duro
"Delinquenziale parlare di libertà di stampa a rischio". Poi Fini, i rapporti con l'Udc e i "comunisti"

Berlusconi: "Farabutti in tv, stampa e politica
Repubblica superpartito che mi attacca"

Sulla trasmissione in prima serata, il Cavaliere confessa: "Avrei preferito il Milan"


ROMA - Mentre su Rai2 va in onda un poliziesco all'italiana, su Rai3 un film sugli ultimi giorni di Hitler (Ballarò è stato cancellato), e su Canale 5 Matrix è sostituito da un serial sulla mafia, Berlusconi è "costretto" a monopolizzare Rai1 per più di tre ore. "Costretto" perché se fosse stato per lui, avrebbe preferito guardare il Milan: "Ero nettamente contrario allo spostamento in prima serata della trasmissione. Come proprietario del Milan, avrei grandemente voluto assistere alla partita di stasera di Champions league. Ma ho accettato l'invito".

Trascorsi i primi 45 miniuti sul terremoto all'Aquila e i progetti di ricostruzione ("Entro dicembre tutti gli sfollati avranno un tetto sulla testa e senza alcuna tassa aggiuntiva perché stanzieremo 30 miliardi di euro"), Silvio Berlusconi ha aperto il fuoco sulla libertà di stampa: "Siamo circondati da farabutti in tivù, stampa e politica. La Rai è l'unica rete pubblica che parla male del governo con i soldi dei contribuenti".

E poi una bordata a Repubblica: "E' un giornale retto da un editore svizzero, con un direttore dichiaratamente evasore fiscale". Vespa prova ad interromperlo: "Mauro dice che non è vero", ma Berlusconi insiste: "Lei ha un gran senso dell'umorismo, ma è delinquenziale parlare di attentato alla libertà di stampa. Denunciare quella testata era il minimo che potessi fare".

Non poteva mancare un accenno ai dissapori in casa Pdl: "Con Fini non ci sono problemi da parte mia", ha detto Berlusconi. "Ci sono due concezioni diverse in campo. Io vedo i partiti come movimenti che devono organizzarsi nei momenti elettorali. Per Fini e i professionisti della politica - e io non lo sono - il partito deve discutere le decisioni che devono essere prese dal governo. Due concezioni diverse, ma nessun problema con Fini".

Spara invece sull'Udc: "Fa parte del PPE e mi parrebbe logico e conseguente che si alleasse con noi, mentre fa calcoli di convenienza con la sinistra nelle regioni rosse solo per avere assessori e fette di potere". Pier Ferdinando Casini interviene in diretta per spiegare che è l'unica forza politica all'opposizione con il vecchio governo e con l'attuale: "Perché a noi - dice il presidente dell'Udc - piace stare con chi governa bene. E comunque, se Berlusconi dice che puntiamo alle clientele, vuol dire che non faremo alleanze con il Pdl alle regionali". Ma il Berlusconi gela il dialogo prima ancora che nasca, e laconico replica: "Auguri".

Poi il Cavaliere torna ad incensarsi. "Il mio esecutivo è meglio quello di De Gasperi", dice convinto: "Lui fu il padre della patria, ma il mio esecutivo è il migliore". E quando parla dell'opposizione, Berlusconi non perde l'abitudine di definarla "comunista". Anche Vespa tenta timidamente di contraddirlo ("Non esistono più i comunisti. Si chiamano Pd"), ma il premier ha insistito: "Sono e saranno sempre dei vecchi comunisti. D'Alema è un vetero comunista che sta lì a fare il comunista da 40 anni. Le accuse che rivolge al governo sono espressioni da puro stalinista. Serve un cambiamento generazionale".

E a Vespa che gli fa osservare come sia paradossale che a invocare il cambiamento generazionale sia proprio lui, Berlusconi, che di anni ne ha 73, il premier replica piccato: "Io sono il più giovane: non è l'età che fa l'innovazione. E' il cervello, caro dottore".

(15 settembre 2009)
Repubblica.it

Hareios
00mercoledì 16 settembre 2009 11:55
Dati di ascolto

Porta a porta con Berlusconi
battuto da L'Onore e il Rispetto

Vespa ha avuto un ascolto del 13,47%, mentre la fiction di Canale 5 ha fatto oltre il 22%

MILANO - L'Onore e il Rispetto con Gabriel Garko batte Porta a porta con Berlusconi. Nello speciale di Vespa andato in onda ieri sera con il presidente del Consiglio sulla consegna delle case ai terremotati, ha avuto un ascolto del 13,47%, per un totale di 3.219.000 spettatori. Di solito il programma di Vespa ha un ascolto del 18,30% per le prime serate e del 17,50% per le seconde (dati ufficio stampa Rai 2008-2009). Martedì sera Vespa è stato quindi stato battuto dalla "corrazzata" di Canale 5 che ha mandato in onda L'Onore e il rispetto. La fiction della rete Mediaset con Gabriel Garko ha raggiunto il 22,61% con 5.750.000 spettatori. La fiction è andata in onda dalle 21.16 alle 23.20, mentre Porta a porta dalle 21.12 alle 23.45.

LE REAZIONI - «Berlusconi ha fatto flop, solo 13% di share in prima serata su Rai 1». Così Beppe Giulietti, deputato e portavoce di Articolo 21, parla dei risultati «ufficiali» sugli ascolti. «Un dato clamoroso- dice ancora Giulietti- che adesso non so come tenteranno di manipolare, ma resta il fatto che ieri sera Berlusconi ha registrato ascolti pari all'ispettore Coliandro in onda su Rai 2 e lo spettacolo di varietà su Rete 4, e non voglio infierire paragonandolo ai dati delle partite». Di fronte a questa debacle, prosegue Giulietti, «adesso mi aspetto le dimissioni dei responsabili della Rai, che quasi si sentono dei funzionari al servizio della concorrenza, visto quello che hanno fatto per mandare in onda da 'sola' Porta a porta. Questi dirigenti- osserva- stanno portando al disastro il servizio pubblico televisivo, stanno creando un enorme danno erariale. L'Autorità garante non può far finta di nulla, deve intervenire con decisione». Giulietti ne ha anche per il direttore generale della Rai, Masi, che dopo le critiche dei politici è intervenuto a difesa di Bruno Vespa e del direttore del Tg 1, Augusto Minzolini: «Visti i risultati- dice Giulietti- mi aspetto una sua presa di posizione, di critica verso se stesso». Rocco Buttiglione (Udc), vicepresidente della Camera, commenta così: «Solo il 13% di ascolti? No, io ieri sera Berlusconi non l'ho visto, mi spiace per Vespa. Comunque- aggiunge- Goebbels aveva ragione: a forza di ripetere la gente si convince; ma non aveva tenuto conto del fatto che a forza di ripetere la gente si stufa anche».

16 settembre 2009
Corriere.it
Hareios
00mercoledì 16 settembre 2009 12:28
Mi dispiace per gli ascolti, vi sono stati momenti che meritavano (altro che zelig)


Pius Augustus
00mercoledì 16 settembre 2009 13:11
che schifo. Il regime è affermato ormai. Non hanno nemmeno dato notizia delle partite in tv al tg1 perchè questo avrebbe attirato gli ascolti via dallo show del nanoide.
DarkWalker
00mercoledì 16 settembre 2009 15:27
da vomito. Ma c'è una luce se alla fine molti beoni italiani hanno preferito vedere una fiction sulla mafia che non un reality del regime.
-Giona-
00giovedì 17 settembre 2009 17:49
Re:
DarkWalker, 16/09/2009 15.27:

da vomito. Ma c'è una luce se alla fine molti beoni italiani hanno preferito vedere una fiction sulla mafia che non un reality del regime.


In realtà le puntate speciali di "Porta a porta" in prima serata quasi mai hanno avuto la maggioranza degli ascolti, salvo che nel caso di ecenti eccezionali quali gli attentati dell'11 settembre 2001 o di elezioni, e qui non era né l'uno né l'altro caso.

Lux-86
00giovedì 17 settembre 2009 18:21
Siamo arrivati a quella parte della dittatura in cui i servi si prodigano di favori pensando di fare il volere del capo... e combinano un casino. Se lo mettevano in seconda serata dopo ballarò e matrix probabilmente aveva uno share più alto.
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